Da qualche minuto si è conclusa la premiazione di Birra dell’anno, il consueto concorso di Unionbirrai che premia le migliori birre italiane divise in 45 categorie. Il premio più prestigioso è stato conquistato dal marchigiano MC-77, che è stato incoronato Birrificio dell’anno sulla base dei punti ottenuti grazie ai vari piazzamenti (da regolamento dovevano essere almeno tre riconoscimenti diversi in altrettante categorie). Si tratta di una vittoria di straordinaria importanza per l’azienda di Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani, che confermano la grande crescita mostrata negli ultimi anni e che a inizio 2020 aveva regalato loro anche un primo posto a Birraio dell’anno. In realtà è stata una vittoria sul filo di lana, poiché MC-77 ha ottenuto gli stessi punti di un altro birrificio: in tal caso il regolamento prevede che abbiano un peso maggiore le medaglie conquistate nelle categorie più numerose. Purtroppo in fase di premiazione (la cui diretta streaming è stata falcidiata da problemi tecnici e di impostazione) non è stato spiegato quale birrificio abbia conteso a Matteo e Cecilia la vittoria finale.
MC-77 è riuscito nell’impresa di ottenere il premio più ambito grazie a due ori e un argento. Il metallo più prezioso è stato accordato alla Breaking Hops (categoria Double IPA) e alla “storica” San Lorenzo (categoria Blanche); l’argento è invece andato alla più recente Zerbster Bitterbier (affinate in legno). Pubblicheremo domani la lista dei riconoscimenti assegnati nelle 45 categorie del concorso (comunque disponibile sul sito di Unionbirrai), commentandoli in maniera approfondita come ogni anno. Complimenti a MC-77!