Dedichiamo questo mercoledì a una rinnovata panoramica sui nuovi locali italiani e tra le novità della scorsa primavera bisogna segnalare il Porter di Limbiate, in piena Brianza. Può essere considerato un’hamburgeria con birra artigianale, ma in realtà il menu è piuttosto vario e prevede anche bbq, piatti di carne a cottura lenta (viene usato il forno a legna presente nel locale, ex pizzeria), street food, zuppe e insalate. A livello birrario sono disponibili quattro spine, un paio delle quali destinate alla beer firm Burp Beer (di cui è socio uno dei fondatori del Porter) e le restanti a produttori locali, come Rurale, The Wall, Railroad, Menaresta e Hammer. Da segnalare l’organizzazione di eventi e di concerti dal vivo. Per maggiori informazioni potete consultare la pagina Facebook del Porter.
Si definisce invece “beerstrot” il Roba da Malti, aperto recentemente in pieno centro storico a Terni. L’idea è di accompagnare la passione per la nostra bevanda con piatti ricercati, spesso cucinati con la birra: il menu comprende salmone marinato con Session Ipa, tartare di manzo marinata con Double Ipa, dolce alla Tripel, ecc. L’impianto di spillatura consta di 12 vie e l’idea, molto interessante e lodevole, è di dedicarne 4 o 5 a settimana per approfondire un determinato produttore e farlo conoscere meglio al pubblico. La selezione è di alto livello e attenta alle novità del momento, mentre l’offerta di alcolici prevede anche una selezione di amari, sidri e altro ancora. Ulteriori dettagli sono reperibili sulla pagina Facebook di Roba da Malti.
Ha inaugurato invece poco più di un mese fa La Piccola Birreria di Prato, situata ovviamente a Prato, in una zona piuttosto vivace. Il grande bancone di legno dispone di dodici spine, mentre la filosofia è quella “talebana” che sembrava un po’ persa nell’ambiente italiano degli ultimi tempi: offerta incentrata esclusivamente sulla birra artigianale, senza l’aggiunta di cocktail, bibite analcoliche o prodotti di altra natura. Tra le birre disponibili quelle della relativa beer firm Neu Alt, che si appoggia sull’impianto del birrificio Badalà. Per il resto La Piccola Birreria di Prato offre un piccolo buffet in orario aperitivo, ma è chiaro che il focus è tutto incentrato sulla birra.
Passando a parlare di beershop, occorre segnalare che anche la Basilicata ha il suo primo negozio specializzato, battezzato Cantiere delle Birre. Il nome non è stato scelto a caso, perché nelle intenzioni c’è l’idea di variare l’identità del locale nel tempo. Per il momento consta di una selezione di un centinaio di etichette, tra le quali si distinguono due produzioni proprie rientranti nel marchio Birre LuDog. Il proprietario, Mario Rosa, ha infatti frequentato il corso di birraio presso il Dieffe di Padova, sviluppando dunque anche un interesse nella produzione brassicola. Tornando al Cantiere delle Birre, il locale dispone anche di 4 spine indipendenti e di un’offerta gastronomica incentrata su panini e stuzzichini vari. La sede è a Lavello, comune della provincia di Potenza. Altre informazioni sono presenti su Facebook.
Tra i tanti beershop aperti recentemente in Italia il Kelkita di Silea, in provincia di Treviso, colpisce per gli ambienti ampi e l’arredamento originale. Aperto da poche settimane (l’inaugurazione risale a fine giugno), il Kelkita ha un’impostazione “classica” (quindi niente spine, solo bottiglie), sebbene sia presente un angolo degustazione per gli assaggi in loco fornito di tavoli e sgabelli. La selezione delle etichette copre la maggior parte delle nazioni birrarie del mondo (compresa l’Italia), con un occhio di riguardo per le trappiste (presenti tutte quelle riconosciute come tali) e le acide. Non mancano alcune rarità. Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook del beershop.