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L’inaugurazione di Domus Birrae a Roma

Ieri pomeriggio si è tenuto il battesimo di Domus Birrae, il nuovo punto di riferimento per la birra artigianale a Roma. Del progetto ormai si vociferava da tempo, anche se tutto sommato i protagonisti sono riusciti a mantenere un certo riserbo sui dettagli. Cosa non facile, ammettiamolo, viste le proporzioni di questa avventura e i nomi prestigiosi che coinvolge. Il più altisonante è quello di Manuele Colonna, ma molti appassionati conosceranno anche gli altri: Luca Chen, Aleandro e Luca “Cammello”. In pratica una buona fetta dei locali Ma che siete e bir&fud, di cui questo nuovo beershop è una diretta emanazione.

Colonna alle spine, sempre e comunque!
Colonna alle spine, sempre e comunque!

Ma definire il Domus Birrae un semplice beershop – tra l’altro in un momento in cui in città ne stanno aprendo tantissimi – è assolutamente riduttivo. I motivi sono almeno tre: la presenza di un angolo destinato all’homebrewing, la vendita di tanti articoli extra-birrari e l’organizzazione di eventi a tema. Su tali aspetti tornerò più avanti, intanto partiamo dalle informazioni di base. Il Domus Birrae è situato in via Cavour 88, all’altezza con Piazza dell’Equilino. Una posizione centrale e prestigiosa, che sicuramente attrarrà anche tanti stranieri. Il negozio rimane aperto fino alle 21,00, quindi non sono esclusi acquisti dell’ultimo minuto in orari pre-cena 🙂 .

Un fomentatissimo Luca Chen
Un fomentatissimo Luca Chen

All’interno è molto ampio e si snoda attraverso diverse sale, con la birra sempre in bella evidenza. A proposito di birra, l’offerta è decisamente incentrata sulla produzione nazionale, tanto che i prodotti stranieri sono rilegati a una riduttissima selezione, che però si distingue per l’ottimo livello qualitativo (De Dolle, Beer Here, Struise, ecc.). L’idea è di proporre almeno un birrificio per ogni regione italiana: così accanto a produttori affermati anche nella Capitale, si possono trovare interessanti novità, come il Birrificio Aosta.

Una piccola porzione della selezione di bottiglie
Una piccola porzione della selezione di bottiglie

L’assortimento di birre italiane è impressionante, colpisce per quantità e qualità. Giusto qualche nome: Montegioco, Loverbeer, Lambrate, B94, Maltus Faber, Toccalmatto, Amiata, Grado Plato, Pasturana, Cittavecchia, Opperbacco, Birra del Borgo, Turan, Almond, Karma, ecc. Una lista sconfinata, nella quale perdersi per ore, scoprendo anche chicche imperdibili. Se amate la birra artigianale e in particolare quella italiana, vorrete prendere la residenza al Domus Birrae.

L'angolo homebrewing
L'angolo homebrewing

Discorso homebrewing, che farà gola a molti. Come accennavo, il beershop è anche il primo punto vendita della Capitale specializzato nella vendita di materiale per la produzione casalinga di birra. Gli appassionati romani potranno finalmente rivolgersi a un negozio dedicato al loro hobby, senza doversi affidare necessariamente a Internet o a negozi di tutt’altra natura. Un ampio angolo del locale è infatti destinato alla vendita di kit, ingredienti e accessori vari: un vero paradiso per tutti gli homebrewers.

Inoltre, l’homebrewing non sarà solo un’attività collaterale del Domus Birrae, che al contrario vuole proporsi come punto di riferimento per chi coltiva questa passione. Gli eventi che verrano organizzati a scadenza fissa all’interno del beershop sono infatti pensati come incontri tra birrai professionisti e homebrewers, durante i quali i primi sveleranno i propri segreti produttivi e i secondi potranno far assaggiare le proprie birre. L’evento di debutto, che si terrà martedì prossimo, è proprio pensato in questa direzione. Domani ne saprete di più…

Prodotti gastronomici
Prodotti gastronomici

Un altro angolo del Domus Birrae è poi dedicato alla vendita di prodotti gastronomici di qualità, come pasta, confetture, miele, legumi e passate di pomodoro. Infine, in giro per il locale si possono trovare altri articoli a tema, come bicchieri, libri, accessori, nonché le ormai storiche magliette del Ma che siete venuti a fà.

Durante l’inaugurazione mi sono anche intrufolato nell’ampio magazzino sotteraneo, che se tutto va bene diventerà il teatro di future “situazioni molto interessanti”, per dirla alla Colonna 🙂 . Intanto campeggiavano ovunque scatoloni pieni di bottiglie, tra cui delle squisitezze di primissimo livello (ho contato una quindicina di confezioni targate Mummia).

Per il resto rimane poco da dire, si tratta di un luogo di perdizione per ogni appassionato. Dimenticavo: il negozio sarà una delle tappe del Beer By Bike di sabato prossimo. In bocca al lupo ai ragazzi del Domus Birrae!

Domus Birrae
Via Cavour 88
00184 Roma
06 97997570
www.domusbirrae.com
Aperto fino alle 21,00

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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29 Commenti

  1. Spettacolo!!!

    Assalterò presto l’angolo HB

  2. Complimenti per l’inaugurazione del nuovo locale e per la scelta di tenere prodotti per l’homebrewing!
    …e sottoscrivo l’idea che dovremmo ripartire il numero di questo tipo di attività in giro per l’Italia eheh 😉

  3. Il Chen è il meglio pezzo……;)))

  4. In bocca al lupo

  5. E adesso a piazza Colonna. In zona che non serve a niente, Montecitorio.

  6. Ieri sono stato al negozio e posso dire che hanno allestito veramente un bel punto di ritrovo sia per gli amanti della birra artigianale che per gli homebrewers: la quantità e la qualità delle birre è impressionante, i prodotti per gli homebrewers sono di prima qualità, la struttura è accogliente e invitante…avete fatto un gran bel lavoro!
    L’unico consiglio che do ai due Luca ed Aleandro è il seguente: mettete una f**a alla cassa che quella tira semrpre!! (banale e becero, ma è vero)

    In bocca al lupo, anzi, al luppolo!!!

  7. come non augurare un in bocca al lupo agli amici del Bir & Fud e del Makke il mio personalissimo augurio è rivolto ai 4 protagonisti di un’avventura che si preannuncia vittoriosa visto le precedenti dei locali di Trastevere.
    AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

  8. si tutto fantastico, soprattutto per l’incredibile selezione di birre italiane e l’inedito angolo rivolto all’homebrewing…peccato però che i prezzi siano sempre i soliti………….

  9. In bocca al lupo!
    @Dan: I prezzi non si abbasseranno mai, anche se ne apriranno altri 15 di negozi. Forse aumenteranno.
    Ciao Mirko

  10. gran bella selezione! Confermo che si punta sull’Italia, il Chen non mi ha voluto vendere una Oerbier Riserva…sarà perché non c’ha feeling con la mia ragazza… 😛

  11. Non ci ha invitato nessuno… 😀

  12. Che bel posto di qualità!
    C’è anche la mitica pasta Cav.Cocco
    In Bocca al lupo!

  13. Giuseppe Del Giudice

    Non so dove si trova ma auguri comunque…..

  14. @Mirko I prezzi non si abbasseranno mai, anche se ne apriranno altri 15 di negozi. Forse aumenteranno.
    Secondo me invece no… Vuoi scommettere???

  15. Visitato e approvato il locale.
    L’angolo homebrewing ha sedotto in modo particolare ed il fatto che ci sarà da lunedì un esperto lo renderà un sicuro punto di riferimento.

  16. >Luca: Secondo me invece no… Vuoi scommettere???

    se vendi una Gonzo online a 5,64 euri mi sa che sono già aumentati 🙂

  17. @Mirko
    Spero che la gente, se i prezzi dovessero aumentare, cominci a guardare con più interesse all’Homebrewing. Una All Grain stiamo intorno 1/2 euro al litro;
    @Luca
    Purtroppo stiamo parlando, in merito alle birre italiane, di realtà troppo giovani che sul prezzo finale caricano gli investimenti iniziali non indifferenti anche se, a mio parere, 8/10 euro per una bottiglia sono un’esagerazione;

  18. “I prezzi non si abbasseranno mai, anche se ne apriranno altri 15 di negozi. Forse aumenteranno”

    ah si???…sono già diventati pochi 12-16€al litro???…va benissimo, ma si tenga bene a mente una semplice considerazione:la maggior parte di noi è gente appassionata, non fessa…posta questa piccola premessa non c’è proprio problema all’aumento dei prezzi della birra artigianale italiana…

  19. @ Dan: io parlo di prezzi già ridotti al minimo per alcuni beershop che vendono in maniera onesta.
    Mi spiego meglio: ci sono dei beershop (almeno qui a Roma) e mi ci metto dentro pure io, che praticano dei ricarichi onesti e fanno uscire le birre a prezzi onesti (considerando il prezzo di partenza) e devo esser sincero, meno di quei prezzi non si può scendere, a meno che i rivenditori non abbassino ulteriormente. Per questo motivo ti dicevo “I prezzi non si abbasseranno mai, anche se ne apriranno altri 15 di negozi. Forse aumenteranno” e NON perchè più siamo e più gudagneremo aumentando i prezzi.
    Noi riceviamo richieste da fuori roma per alcune birre che vendiamo anche a 1/2 euro in meno di alcune parti d’Italia. Ora ti chiedo: se io la birra x la vendo al minimo che posso fare a 7 euro (calcolando il mio ricarico che mi serve per vivere e pagare le spese etc.) se aprono altri 4 beershop io a quanto la dovrei vendere per la concorrenza? Se già ci sto al limite che faccio svendo?
    E questo te lo dico sapendo che ho dei prezzi bassi di partenza e di scaffale, pensa altri…discorso cmq lungo, se vuoi mi puoi mandare una mail o chiamare al negozio, lieto di fare una chiacchera o di discutere di altro. Qui nessuno è fesso ci mancherebbe.
    Mirko

  20. Mirko, quando fai il marshaliano mi mandi in sollucchero…

    http://it.wikipedia.org/wiki/Surplus_del_produttore

  21. @Mirko
    Se la concorrenza è il Bedandbeer, dai prezzi più alti di Roma e la selezione del Todis, avrai lunga vita
    🙂

  22. Io comunque ribadisco: ma se la Rulles viene venduta da Gregory a 2,50 al litro e io la ricevo a 7…Quanto me la devo rivendere?
    La soluzione è stata trovata facendo fare la birra da altre parti…Che so, magari la Oyster invece dal Porterhouse ce la facciamo fare da Boostel oppure la Brooklyn la produciamo da Amarcord…Mi ero chiesto infatti del costo “basso” delle birre del biondo Oliver in Italia…

    Aò, senza polemica, eh?
    🙂

  23. La Brooklyn da Amarcord ? Già non capivo cosa ci si trovava in quella birra prima, a maggior ragione adesso se la fanno in Italia da Amarcord. Se penso a chi distribuisce le birre citate fra un pò mi sa che lì ne faranno pure qualcuna italiana ben nota..

  24. Appena tornato dal negozio

    Spettacolare!!!

    Ho già iniziato con le spesa da HB preso qualche malto per la prossima cotta, una bella Oatmeal stout 😀

    Se viene buona ve la porto al negozio promesso

  25. @Giors: ho preso dei nomi a caso, ne avevo bisogno per dare più enfasi all’esempio…Midodiodiomio, ho appena guardato sui fusti il codice accisa della produzione, c’è un IT…Forse sono stato buon profeta! Direi però che la Brooklyn Lager potrebbe venire dalla Carlsberg in Danimarca, chissà, sparo lì pure questa…Solo perchè è una terra di biondi!

  26. @ Colonna: Annamocele a prende da soli le birre de Gregory, che me pare che l’ultima volta era pure un po “incaxxato” su come venivano trattate…

  27. @Mirko
    Il problema infatti non è il tuo ricarico ma i costi di produzione. Leggevo tempo fa’ che un’intervista al fondatore del Birrificio Italiano che nei 8/10 euro che oggi paghiamo l’80% sono costi fissi sostenuti dall’azienda (attrezzature, tasse, distributori) e quindi non convinciamoci che una birra a quel prezzo è dovuta alla qualità e al fatto che compriamo “birra artigianale” (anche l’Affligem e la Blance de Namur che costano 3,5 euro lo sono).
    Io per il momento continuo a comprare direttamente malti e luppoli, spendi al massimo 2 euro al litro per una birra di qualità, e me la faccio da solo.
    Quindi ribadisco viva l’Homebrewing.

  28. non mi pare che il Birrificio Italiano sia distribuito da nessuno, vende direttamente

  29. @ Bienk
    Scusa per la Oer riserva ma per motivi di tempo e sfighe erano arrivate 2 ore prima dell’apertura quindi non abbiamo avuto il tempo per prezzarle ed inserirle nel programma. La prossima volta sarà tua. Comunque non mi sta antipatica Terry!
    Alla prossima

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