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Toccata e fuga a Perugia, con considerazioni sulla relativa scena birraria

Se mi seguite su Twitter o Facebook, probabilmente avrete letto che ieri sono stato a Perugia per condurre una lezione del corso ADB sulla birra. Quindi sono uscito un po’ prima da lavoro, mi sono seduto in macchina e in un paio d’ore ho raggiunto (clamorosamente senza problemi di traffico!) il capoluogo umbro. A Perugia ero stato un paio di volte per puro gusto personale e mai per la birra, sebbene in qualcuna delle precedenti visite avevo cercato d’inserirla in qualche modo – senza successo peraltro, ma direi principalmente per colpa mia. Stavolta invece la capatina aveva un solo fine, che mi ha permesso anche di farmi una vaga idea della “scena” della birra artigianale perugina.

Partiamo dal corso. Qualche giorno fa Maurizio Maestrelli affermava che probabilmente il più grande successo di Paolo Polli (presidente ADB) è stato l’Italia Beer Festival. Secondo me invece la migliore intuizione che ha avuto è stata l’esportazione della formula dei suoi corsi in giro per l’Italia. Fino a oggi sono stato docente in tre città: Roma, Napoli e naturalmente Perugia. Roma è un mondo a parte per quanto riguarda la birra, quindi una buona risposta di pubblico rientra nelle aspettative. Quando però gli stessi risultati si ottengono in città meno propense alla birra come Napoli, oppure in centri molto più piccoli come Perugia, allora si capisce che l’intuizione del Polli nazionale fu a suo tempo estremamente azzeccata.

Quindi anche ieri, come in tutte le lezioni che ho sostenuto fino a oggi, c’era una platea numerosa e attenta. Ormai ho acquisito un minimo di esperienza al riguardo e sono arrivato alla conclusione che solitamente coloro che frequentano il corso si dividono in tre tipologie: ci sono i semplici curiosi o appassionati; ci sono gli assaggiatori ed esperti di vino che vogliono allargare la propria visione; ci sono infine gli operatori del settore (publican, ma non solo) che vogliono approfondire le proprie conoscenze per offrire un servizio sempre migliore. Al di là di queste curiose “categorie”, la cosa importante è che ogni corso conferma quanta crescente attenzione ci sia nei confronti della birra artigianale. Da questo punto di vista, direi che per il futuro possiamo stare tranquilli.

Una notizia confortante soprattutto per chi si trova a operare nel settore, magari in città in cui la birra artigianale ancora non ha raggiunto consumi costanti. Abituato come sono a Roma, dove ormai beershop e pub con prodotti di qualità sono all’ordine del giorno, rimango decisamente entusiasta di fronte a chi si getta a capofitto in progetti simili, ma in contesti tutt’altro che consolidati. Perciò ieri mi ha fatto molto piacere conoscere Barbara del giovane Pachamama (ristorante-birreria con sole etichette di micro italiani), che mi ha confermato l’ottima partenza del suo locale, e Natale dell’Elfo’s Pub.

Dopo la lezione quest’ultimo mi ha convinto a seguirlo, insieme ad altri corsisti, nel suo centralissimo locale. Considerate che erano le 23,00 e dovevo rimettermi in macchina per il viaggio di ritorno 🙂 , ma ho voluto comunque fare questa mezza pazzia. Il locale è arredato come un classico pub, ma è molto caldo e accogliente. E soprattutto, per essere un lunedì sera, era pienissimo di ragazzi. Spine artigianali (con qualche inevitabile residuo industriale, ma che passa inosservato 😉 ) e lista interessantissima di bottiglie. E poi tanta passione e comunicazione, portata avanti ben sapendo che c’è un grandissimo lavoro da fare per “educare” i consumatori.

Per essere poi una città in cui la birra artigianale non è diffusa, fa piacere conoscere un gruppo affiatato e operoso come Umbria Birra. Insieme ai due locali citati ha aderito alla scorsa Settimana della Birra Artigianale e i suoi soci sono molto attivi: organizzano diverse serate e altre iniziative, oltre a curate un sito dettagliato e sempre aggiornato.

Insomma, Perugia non sarà ancora stata colpita dallo tsunami della birra artigianale, ma direi che il terreno è abbastanza fertile per una futura evoluzione in senso positivo. Tornerò nel capoluogo umbro a inizio aprile per l’ultima lezione sugli stili birrari. Già so che sarà difficile riuscire a ripartire per Roma una volta concluso il corso 🙂 .

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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8 Commenti

  1. Sbaglio o te e Polli non siete grandi amici…..
    Come mai tieni le lezioni ADB?

    • Perché Polli non lo sa! 😀 Scherzi a parte, a volte ci siamo ci siamo fatti belle litigate (sempre virtuali), ma alla fine c’è rispetto reciproco. Lui è fatto in un certo modo, io in un altro (a quanto dice) e quindi amen… questo non ci impedisce di avere rapporti di questo tipo

  2. Stiamo cercando di fare un po’ di movimento e serate quella di ieri sera ci confortano. Vedere tante persone che parlano e si confrontano (magari ti assediano pure per eccesso di euforia) sulla birra di qualità fa piacere. Anche se è vero che c’è molta strada da fare.
    Comunque prendila se vuoi come una minaccia, ma so che per la tua prossima tua visita, Natale dell’Elfo sta preparando altre birre da fare assaggiare. Anzi, rincaro la dose. Abbiamo anche le nostre birre, (che volevamo portare per la lezione sui difetti 🙂 ) e che sarai costretto a degustare. A parte gli scherzi è stata una serata veramente piacevole.

  3. Fino allo scorso anno avevo dei solidi progetti riguardo Perugia, mi ero ben informato con un paio di sopralluoghi di qualche giorno. Purtoppo ho avuto una fotografia della realtà perugina tutt’altro che rosea sotto tutti i punti di vista: un forte calo di studenti (per diverse motivazioni), un centro storico difficilmente agibile causa ztl infrangibile e parcheggi a 2€ l’ora, e una realtà molto piccola ormai ben divisa tra i pochi locali alla moda. Un beershop appea aperto che faceva la fame e le sterminate serrande chiuse piene di “affittasi” non erano di certo incoraggianti..
    Insomma, non nascondo di essere un pò scettico riguardo la realtà della birra artigianale a Perugia, ma probabilmente dovrei tornarci adesso per cambiare idea..

  4. Rauchbierlover

    A proposito di Perugia, qualcuno sa che fine ha fatto il Birrificio Bacherotti di Città delle Pieve? L’anno scorso erano presenti all’IBF di Roma, ora non è più disponibile neanche il sito internet e non trovo info a riguardo.

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