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Letture sotto l’ombrellone: tre segnalazioni sulla birra artigianale

Beh lo ammetto, il titolo è leggermente fuorviante, influenzato da uno dei tormentoni estivi più inflazionati su quotidiani e telegiornali nazionali in questo periodo. Per un motivo o per l’altro, infatti, i tre libri che vi segnalo oggi non si adattano alla lettura in spiaggia. A parte questo dettaglio pressoché irrilevante, si tratta di tre pubblicazioni molto diverse tra loro ma tutte ugualmente interessanti. Parto da una lettura che ho concluso proprio in questi giorni e per la quale devo ringraziare Stefano Ricci, che ne ha segnalato la presenza su Amazon quando l’opera era ancora gratuita. Sto parlando di Beer Lover’s Britain dell’amico Jeff Evans, che, come si può leggere nel sottotitolo, è da considerarsi come una guida elettronica al mondo birrario del Regno Unito.

Il lavoro affronta i tantissimi aspetti della cultura della birra di qualità in Gran Bretagna, una delle superpotenze mondiali in questo senso. Il primo capitolo si concentra sulla birra in quanto tale, spiegando come viene brassata, quali sono i principali stili ad alta fermentazione e altre questioni di importanza primaria. Nel secondo capitolo Jeff va alla scoperta dei più importanti produttori nazionali, divisi in birrifici di rilevanza internazionale, birrifici nazionali, birrifici regionali, microbirrifici e infine brewpub. Nel terzo capitolo l’autore inizia a parlare dei pub, approfondendo il discorso nell’ampio quarto capitolo: le public house anglosassoni rappresentano evidentemente il cuore di tutta l’opera.  Il quinto capitolo descrive altri luoghi dove trovare birra (ristoranti, supermercati, club, ecc.), mentre il sesto e il settimo capitolo sono due brevi compendi finali sui viaggi birrari e i festival.

L’e-book è rivolto a un pubblico che per la prima volta si affaccia sul mondo della birra di qualità anglosassone. Per questa ragione, alcuni passaggi potranno sembrare poco interessanti agli appassionati, mentre altri riveleranno dettagli e usanze sconosciute anche a chi beve birra artigianale da diversi anni. In generale, Jeff affronta davvero ogni singolo aspetto della cultura birraria del paese, fino a spiegare persino la rete di distribuzione della birra, le usanze tra compagni di bevute nei pub, il modo di interfacciare col publican in diverse occasioni. E’ un libro dalla natura ibrida: un po’ guida – e in questo caso è immaginabile un suo uso sul posto – un po’ saggio. Per questa ragione, nonostante quanto espresso sopra, è molto probabile che Beer Lover’s Britain piaccia anche agli appassionati più esperti.

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Se vi interessa, il libro è disponibile su Amazon per i sistemi Kindle al prezzo di 3,08 euro. Attenzione però, perché non sarete costretti ad avere un dispositivo Kindle per leggerlo: io ho Android e mi è bastato scarica l’app Kindle (gratuita) dal market. La stessa cosa si dovrebbe poter fare per i sistemi iOs (iPhone e iPad). Il testo è tutto in inglese, ma facilmente comprensibile da chi mastica un minimo la lingua.

Passiamo a un altro libro in lingua inglese, uscito ormai da diversi mesi e accolto come la bibbia definitiva nell’ambiente. Qualcuno di voi avrà capito che mi sto riferendo a The Oxford Companion to Beer, edito da Garrett Oliver e nato dal contribuito dei maggiori esperti internazionali (tra cui il nostro Lorenzo “Kuaska” Dabove, unico italiano). Il libro mi è stato regalato dall’amico Lorenzo (che non posso non ringraziare) e già ho avuto modo di consultarlo in diverse occasioni, al punto che credo di essermi fatto un’idea abbastanza precisa al riguardo.

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Il tomo nasconde un lavoro davvero impressionante, sicuramente possibile grazie al gran numero di collaboratori, ma indubbiamente approfondito e di eccelsa qualità. Descriverlo è facilissimo: si tratta a tutti gli effetti di un’enciclopedia tematica, che copre tutti (o quasi, come vedremo) gli aspetti del mondo birrario. Devo ammettere che le voci che coprono la produzione sono tantissime e molto dettagliate, per il piacere di coloro che si sono lanciati nell’hobby (o nel lavoro) di produrre birra in proprio. Ma certamente non sono tralasciati aspetti storici, culturali e concettuali relativi alla nostra bevanda preferita.

Come già detto la qualità è ottima, tuttavia si nota una certa disomogeneità nel modo in cui sono approfonditi diversi argomenti: alcuni concetti secondari sono affrontati con ricchezza di dettagli, mentre altri più importanti non godono della stessa attenzione. In più, sono rimasto stupefatto dell’assenza della voce “Zoigl” e di altre, comunque meno importanti. Da quando possiedo il libro, lo tengo sempre vicino per una rapida consultazione. Se volete farvi un’idea più precisa prima dell’acquisto, considerate che costa 65 dollari e che l’inglese utilizzato è semplice, ma accompagnato ovviamente da diversi termini tecnici. In giro per la Rete trovate diverse recensioni pubblicate al tempo della pubblicazione.

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Concludiamo con un’opera italiana e più precisamente con il secondo libro di Antonio “Doc” Di Gilio, intitolato Homebrewer per caso. Si tratta di una sorta di diario di bordo della carriera dell’autore nel mondo della birrificazione casalinga, iniziata con i kit e poi evolutasi fino alla tecnica All Grain. Grazie a questo “espediente narrativo”, il lettore homebrewer può crescere seguendo le traccie di Antonio, che tra l’altro espone una serie di ricette utili per mettere in pratica i vari insegnamenti. Le ricette non sono solo quelle ideate dall’autore negli anni, ma anche quelle di birrai professionisti e homebrewer che hanno contribuito alla realizzazione del libro.

Delle tre opere segnalate, è l’unica sulla quale non ho messo le mani, quindi non posso esprimere un giudizio in merito. Conoscendo però la passione e le capacità di Antonio, sono convinto che sarà sicuramente un lavoro estremamente utile per ogni aspirante birraio. Homebrewer per caso è disponibile su Youcanprint al prezzo di 17,50 euro.

Beer Lover’s Britain
Scritto da Jeff Evans
Edito da Inside Beer
Pagine 77
Lingua inglese

The Oxford Companion to Beer
Edito da Oxford University Press
Pagine 920
Lingua Inglese

Homebrewer per caso
Scritto da Antonio Di Gilio
Edito da Youcanprint
Pagine 208

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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10 Commenti

  1. Bello l’Oxford Companion To Beer, la cui struttura, dimensione e leggibilità sono quanto di meno indicato sotto l’ombrellone.
    Non mi sembra così rilevante l’assenza del termine Zoigl.

    • Quello del Turco era un esempio.
      Ed in realtà è abbastanza “grave”, se consideri che magari ci sono due pagine intere dedicate alla raspa con cui si grattava le chiappe il cugino del priore dell’abbazia di San Crispino.

      • E nella fattispecie, io mi aspetto di trovarlo su un’Enciclopedia birraria il termine Zoigl. Lo considero fondamentale per tutto ciò che esso rappresenta in un contesto di cultura della birra.

        • che poi viene citato in praticamente tutti i libri birrai che mi è capitato di leggere. Anche secondo me non è una mancanza da poco.

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