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Federbirra, l’associazione di categoria che esiste da 10 anni (ma nessuno conosceva)

federbirraCom’era il mondo della birra artigianale in Italia dieci anni fa? Sicuramente molto diverso da oggi: i birrifici erano circa un centinaio, i locali degni di nota pochissimi e le dimensioni del fenomeno incomparabili a quelle odierne. Nel 2005 Unionbirrai era alle prese con la prima edizione di Birra dell’anno, l’Associazione Degustatori Birra un progetto in fasce e Assobirra ancora relegata al solo comparto industriale. Nessuno di noi sapeva però che proprio in quell’anno nasceva Federbirra, la Federazione Italiana della Birra Artigianale. Federbirra? E cosa sarebbe? Molti di voi si staranno rivolgendo queste domande e non vi nascondo che sono le stesse che mi sono posto io questa mattina, quando per caso ho incrociato questo fantomatico nome in un articolo comparso su Beverfood. Chiaramente è anomalo che per dieci anni nessuno nell’ambiente abbia sentito parlare di questa associazione, quindi qualche dubbio è naturale. Dubbi che sono aumentati dopo una rapida indagine…

Partiamo dall’inizio. Il comunicato stampa rilanciato da Beverfood è stato inviato proprio da Federbirra per comunicare la notizia dell’aumento di vendita di birra artigianale nel 2014. Ne riporto un estratto:

Cresce del + 10% la vendita di Birra Artigianale Italiana nel mercato interno, mentre, nel mercato estero, si riscontra un aumento del + 30%. A trainare le vendite sono soprattutto il numero crescente di aziende produttrici, ma anche di locali e luoghi di acquisto dedicati al prodotto. Da evidenziare che la grande distruzione ha dato un forte impulso al mercato con una sempre più crescente presenza di birra artigianale sugli scaffali.

Leggendo queste righe innanzitutto sono rimasto meravigliato della presenza tanto auspicata di dati certi sul mercato della birra artigianale in Italia. Il mio secondo pensiero è stato di recuperare la ricerca per mezzo della quale si era arrivati a tali conclusioni, ma ecco la sorpresa: sul sito di Federbirra non c’è alcun link per scaricare il documento, né gratuitamente né a pagamento. Si fa semplicemente riferimento all’analisi di una certa agenzia Ipsum, della quale non ho trovato altre informazioni su Internet. A quel punto le cifre tonde citate nel comunicato stampa (10% e 30%) mi sono sembrate a dir poco sospette. Ho deciso di fare un giro sul sito dell’associazione.

Il sito ha un’impostazione molto istituzionale e ci rivela diversi dettagli sull’ente. Innanzitutto le sue finalità:

L’Associazione, senza scopo di lucro, nata nel 2005, ha quale finalità, la promozione e la valorizzazione degli interessi generali nel settore della Birra Artigianale Italiana, favorendo lo sviluppo tra i soci e tra i cittadini di iniziative destinate all’informazione, al miglioramento del rapporto con le Istituzioni, alla sensibilizzazione verso le tematiche di categoria e di maggiore interesse.

Al di là della mission, che ci rivela la curiosa data di nascita dell’associazione, sul sito scopriamo che Federbirra conta la bellezza di quasi 2.000 soci, suddivisi in birrifici e beer firm, rivenditori, degustatori e altre tipologie. In particolare i produttori aderenti sarebbero ben 137: un numero impressionante per un’associazione sconosciuta a tutti fino a 12 ore fa. A quel punto la mossa successiva è automatica: vedere quali sono i produttori che si sono associati. Purtroppo non ci è dato di saperlo, perché la sezione “Soci” non fa minimamente menzione dei suoi componenti. Curioso, non trovate?

Così come è curioso scoprire i tanti progetti che promuove Federbirra sul territorio. Ve li riporto nel dettaglio:

  • Città della Birra – Una certificazione da assegnare ai comuni che possiedono particolari caratteristiche birrarie, come la presenza di produttori, locali, manifestazioni, ecc. Iniziativa che a mio parere ha poco senso, ma ok. Il progetto ha un suo sito web specifico, al momento in ristrutturazione.
  • Best Italian Beer – Concorso nato addirittura nel 2011 per premiare le migliori birre italiane, giudicate da “esperti di fama nazionale e internazionale”. Ne avete mai sentito parlare? Io no. Allora sono andato sul sito del concorso per vedere i vincitori delle precedenti edizioni, salvo scoprire che i link agli anni passati rimandano alla homepage. La location del 2015 sarà svelata in futuro, mentre regolamento e partner saranno resi noti il 15 aprile. Basterà quindi aspettare qualche mese per avere finalmente informazioni precise.
  • Birrifici Aperti – Iniziativa che immagino alla stregua di Cantine Aperte e che si è tenuto per la prima volta nel 2014, con la partecipazione di 83 birrifici e di quasi 24.000 visitatori. Avete mai sentito parlare di questo evento? Io no. E sì che con un numero così alto di birrifici aderenti una mezza voce mi sarebbe dovuta giungere, almeno per inserirlo nel calendario degli appuntamenti. Il sito dedicato non è ancora attivo, peccato.
  • Strade della Birra – Progetto di valorizzazione turistica delle aree italiane attraverso percorsi segnalati per siti che sposano valori naturalistici e culturali con la presenza di birra artigianale. Al di là del valore dell’iniziativa, mi sembra qualcosa di estremamente simile al recente disegno di legge umbro sui percorsi della birra artigianale. Il sito dedicato – indovinate un po’ – non è ancora attivo.
  • A.De.Bi.A. – O per meglio dire l’Associazione Italiana Degustatori Birra Artigianale, che siamo sicuri farà felice Paolo Polli e la sua ADB – direi che ci sono i margini per il plagio. Le finalità poi sono proprio le stesse: realizzazione di eventi, corsi di formazione e degustazione del prodotto. Qui non esiste un sito dedicato.

Essendo un’associazione, ovviamente chiunque operi nell’ambiente può richiedere di associarsi a Federbirra. Esistono diverse quote in base alla natura del soggetto (birrificio, degustatore, rivenditori, ecc.), che variano dai 50 ai 200 € annuali per i soci ordinari e dai 200 agli 8.000 € per quelli sostenitori. Fa sorridere leggere a chi è rivolta la categoria D: non solo degustatori e appassionati, ma anche “homebrewing”. Speriamo si tratti di un semplice refuso e non di poca conoscenza dei termini birrari.

Dopo 10 anni di esistenza, ieri alcuni birrifici italiani hanno ricevuto le prime mail in assoluto da parte di Federbirra, con la proposta di adesione e il lungo elenco di progetti promossi. Tutti coloro che ho sentito fino a oggi erano all’oscuro dell’esistenza di questo ente, compresa Unionbirrai. Per la cronaca la sede è a Roma in via di Torre Argentina 76, mentre il dominio è stato registrato da una certa Associazione Culturale Comunica di Teramo.

La birra artigianale in Italia sta vivendo un momento d’oro e per questa ragione è ogni giorno più esposta a chi vi cerca solo facili guadagni, magari con progetti fasulli e millantando competenze inesistenti. Non si può escludere che alla base di Federbirra ci sia un disegno pulito e onesto, ma le cose che non tornano e le coincidenze negative sembrano davvero troppe. È quindi sacrosanto sollevare dubbi e accogliere la notizia della sua (antica) nascita con più di qualche perplessità. Credo sia normale per chiunque ami la birra artigianale e il nostro mondo.

Cosa ne pensate?

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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15 Commenti

  1. Se vai sul sito dell’agenzia delle entrate (http://tinyurl.com/npc4372) e verifichi la partita iva esce questo:

    La verifica per la partita Iva 01918250679 ha prodotto il seguente risultato:
    PARTITA IVA ATTIVA
    Denominazione/Cognome e nome: FEDERBIRRA – FEDERAZIONE ITALIANA BIRRA ARTIGIANALE
    Data inizio attività: 05/01/2015

    • Già fatto, ma non avevo notato l’informazione più importante, quella sulla data di inizio attività! Altro che 2005…

  2. Questi sono gli estremi del dominio:

    Domain: federbirra.it
    Status: ok
    Created: 2014-09-04 16:25:35
    Last Update: 2014-09-04 17:40:38
    Expire Date: 2015-09-04

    Registrant
    Organization: Associazione Culturale Comunica
    Address: C.da Cannuccia, 2
    PINETO
    64025
    TE
    IT
    Created: 2014-09-04 16:25:34
    Last Update: 2014-09-04 16:25:34

    Admin Contact
    Name: Davide Calcedonio Di Giacinto
    Organization: Associazione Culturale Comunica
    Address: C.da Cannuccia, 2
    PINETO
    64025
    TE
    IT
    Created: 2014-09-04 16:25:34
    Last Update: 2014-10-23 14:31:52

    Technical Contacts
    Name: Davide Calcedonio Di Giacinto
    Organization: Associazione Culturale Comunica
    Address: C.da Cannuccia, 2
    PINETO
    64025
    TE
    IT
    Created: 2014-09-04 16:25:34
    Last Update: 2014-10-23 14:31:52

  3. Fenomenali ! Il tuo post di ieri mi aveva fatto tornare nostalgia degli States e stavo già mettendo da parte un platfond per un tour NY-Boston-Rochester, ma credo che adesso farò un bel bonifico per diventare “sostenitore” !

  4. Cos’è? l’oramai tradizionale articolo del 1 aprile 😀

  5. mi chiedo perchè?????? la risposta è bho!!!!! e quindi?????
    quadra tutto, tutto chiaro e trasparente!!!!!
    come chiaro e trasparente è federbirra!!!!!!!!!!
    finisco con un ma!!!!!!

  6. Magari qualcuno ha voluto accaparrarsi il dominio per poi svilupparlo in futuro!! Certo però che millantare già degli iscritti…

  7. Visto che circola di nuovo il nome della fantomatica associazione Federbirra, non so se avete provato a cercare il nome del signor Davide Calcedonio Di Giacinto su internet, esce fuori il profilo fb (assessore alla provincia di Teramo!!!) e un bell’articolo del Fatto Teramano (http://www.ilfattoteramano.com/2014/04/23/vota-davide-calcedonio-il-santino-senza-piu-paradiso/) sulla sua fallita candidatura alle scorse Europee. Giusto per la cronaca … di birra.

    • Bellissima la storia del santino… quindi ha lasciato la candidatura al parlamento europeo e si è buttato nella birra. Sigh.

  8. Ciao,

    riapro la discussione sul post, visto che noi, come molte altre realtà italiane, abbiamo appena ricevuto un’invito a partecipare a Best Italian beer (http://www.federbirra.it/?page_id=10952 ), organizzato proprio da Federbirra. Volevo capire se qualcuno ne sa di più, sembra che comunque si siano svegliati.

  9. Brescia Beer Tour

    Come molti di voi, anche io ho “scoperto” qs’associazione poco fa, proprio in seguito all’evento “Birrifici Aperti”, per il quale ho chiesto info e x il quale mi sono stati richiesti costi di partecipazione che definirei “esagerati”: qualche migliaio di euro!!!La cosa divertente é stato il “rimbalzello” di persone che hanno risposto alle mie mails…prima mi veniva chiesto di scrivere a Tizio, poi pero ho ricevuto risposta da Caio, che mi suggeriva di scrivere a Sempronio….ehm si…L’ordine e la chiarezza non sembrano essere valori di qs associazione!!!
    Il mio dubbio si é fatto più concreto alla proposta di collaborazione con proposte turistiche…controllando dal sito NON vedo alcuna concreta proposta di tours/visite, quindi mi chiedo: come possa un cliente voler scegliere di fare un tour se non vi é alcuna promozione?
    Qualcuno di voi ha ricevuto proposte simili?O qualcuno ha approfondito l’argomento e verificato la veridicità del progetto?
    Sono davvero sfiduciata e scoraggiata: laddove c’é gente che crede nella birra artigianale e sta cercando di realizzare progetti seri in cui crede veramente, perchè deve sempre saltare fuori qualche gabola?! 🙁

  10. Alla fine sembra che il concorso ci sia stato veramente … ovvero qualcuno c’e’ cascato.

    http://www.bestitalianbeer.it/wp-content/uploads/2015/11/CLASSIFICA-FINALE-BIRRE_2015.pdf

    ma non solo anche l’evento dei birrifici aperti

    https://www.facebook.com/Birrifici-aperti-508904492583020/timeline

    Avete notizie nuove sull’associazione ?

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