Di tanto in tanto capita di leggere qualche novità in riferimento alla sicurezza stradale, che quasi sempre ha a che fare con l’assunzione di alcolici. In passato abbiamo parlato delle diverse (e poco condivisibili) idee in merito, come l’abbassamento del limite minimo di alcool nel sangue per poter guidare, oppure l’obbligo per i locali di munirsi delle famigerate tabelle controlla-alcool. Proprio quest’ultime sono implicitamente considerate inutili dalla nuova proposta in materia, secondo la quale i locali che somministrano bevande alcoliche saranno costretti a dotarsi di etilometro. Il progetto (rigorosamente bipartisan) sarà valutato dalla commissione lavori pubblici del Senato, che si esprimerà al riguardo nelle prime settimane di novembre.
Nel dettaglio, la proposta è finalizzata a fornire ai clienti di pub e ristoranti uno strumento per valutare il proprio livello di alcool nel sangue e capire se è il caso di mettersi alla guida o meno. Ancora non è chiaro su chi ricadrà l’onere economico della fornitura degli apparecchi, ma visti i precedenti, non è difficile credere che sia a carico dei locali. A quanto pare la spesa sarebbe quasi irrisoria, intorno ai 40-50 euro, ma si può immaginare la reazione dei gestori, che in un modo o nell’altro vengono sempre vessati dai nuovi provvedimenti. Che debba essere un privato a farsi carico dei problemi che lo Stato non riesce a risolvere è un meccanismo aberrante, ma almeno stavolta il sacrificio è (si presume) contenuto.
La possibilità di valutare immediatamente se ci si può mettere alla guida sarebbe un’interessante novità . In sè mi sembra una trovata da non disprezzare, che tuttavia rivela la solita visione miope del problema già ravvisata in passato. Su questo aspetto tornerò dopo, ora mi preme spiegare gli elementi che trovo condivisibili in questa proposta.
Il primo vantaggio è l’accesso a uno strumento davvero utile per capire se si è nei limiti consentiti per la guida. Come fa notare Simone Lazzarini, amministratore delegato della società AvMap:
Accogliamo con piacere ed ottimismo la notizia di una propostadi legge per rendere obbligatorio l’uso di un etilometro di precisione nei locali che somministrano alcolici. Le attuali tabelle alcolemiche obbligatorie sono di difficile applicazione proprio perché gli effetti dell’alcol sull’organismo sono influenzati da numerose variabili come il sesso, le condizioni di salute, il peso, il cibo ingerito e così via, mentre i guidatori hanno bisogno di un etilometro preciso, affidabile e possibilmente gratuito che permetta di sapere se è il caso di mettersi alla guida.
D’accordo, si tratta di una voce interessata, ma è interessante il modo in cui vengono smontate le già citate tabelle. Segno che ciò che dicemmo al tempo non era proprio campato per aria.
Un secondo aspetto positivo è che dopo tanto tempo non siamo di fronte a una norma repressiva. I clienti dei locali non saranno obbligati a sottoporsi al test – anche perché sarebbe di difficile attuazione – ma potranno decidere liberamente se farlo o meno. L’azione spontanea è sicuramente il modo migliore per instaurare una cultura del bere responsabile, lo stesso non si può affermare per le costrizioni. E’ possibile che nel lungo termine la disponibilità di questi strumenti diffonda l’abitudine ad usarli, con tutto ciò che ne consegue.
Terzo aspetto positivo, è la possibilità di sapere in quasiasi momento se si sta violando la legge o meno. Senza uno strumento come l’etilometro, infatti, nessuno può avere la certezza di essere al di sotto dei limiti di alcool consentito, essendo costretto a muoversi all’interno di una situazione piuttosto frustrante. Spesso chi è preoccupato da questo aspetto preferisce non bere a priori… in questo caso potrebbe gestirsi in autonomia, con ripercussioni abbastanza vantaggiose anche per gli esercenti.
Ora passiamo alle note dolenti della proposta, oltre a quelle già descritte. A mio modo di vedere, ancora una volta si cerca di aggirare il problema, o quantomeno di non prenderlo per le corna. Per tutti i motivi già spiegati, l’idea degli etilometri nei locali potrebbe portare a conseguenze positive, ma come sempre deve essere supportata da una serie di iniziative collaterali, altrimenti rischia si risultare inutile. A quanto pare invece sarà un intervento assolutamente estemporaneo.
Inoltre c’è ancora poca chiarezza sui criteri di attuazione: è evidente che per ottenere vantaggi reali, la proposta deve prevedere l’installazione di strumenti precisi, certificati dallo Stato e installati secondo un criterio di opportunità . Tra i favorevoli al progetto c’è lo chef Moreno Cedroni del ristorante Madonnina del Pescatore di Senigallia, che spiega:
Può essere inteÂressante per chi poi vuole metÂtersi in viaggio garantito. Ma va fatto con eleganza, magari in una saletta a parte, lontano dalla curiosità . Serve per misuÂrare se stessi, lo proverei anÂche su di me, la salvaguardia è importante. Comunque non può essere a carico del ristoranÂte né del cliente.
Quindi si può concludere che si tratta di un’idea interessante, che, se attuata nei giusti termini, può favorire la lotta al problema e lo sviluppo di una cultura del bere responsabile, almeno in riferimento alla guida. Come tutte le novità nel campo, le opinioni saranno discordanti. Aspetto le vostre considerazioni…
Ma visto che tutto ciò lo Stato lo fa per tutelare la salute dei propri cittadini che responsabilmente vogliono verificare il proprio stato alcolemico, renderà le precisissime macchine etilometriche fruibili solo previo inserimento della moneta da 1€ come tutte le macchinette di adesso, o forse tutelare la salute dei cittadini potrebbe costare anche qualcosa meno e quindi non sarà l’ennesimo pretesto per la speculazione di qualcuno?
@Slevin
Lo considero uno dei tanti criteri di attuazione che determiranno la bontà o meno della proposta. Pensa se quell’euro fosse un investimento, del tipo: se l’etilometro ti becca ubriaco, ti stampa un biglietto dell’autobus con cui tornare a casa 😉
Ti proporrei di entrare in politica, ma purtroppo hai idee troppo sensate e intelligenti! 😉
Ahahahah, cattiveria gratuita (l’entrare in politica)
Andrea, manca un elemento fondamentale: l’uso sarà gratis o no? scommettiamo che sarà a discrezione del locale e l’uso sarà distorto dalle esigenze dell’esercente? nel caso, ecco pronto un nuovo modo per arrotondare gli incazzi (z non messe a caso…) stile videopoker per la maggioranza dei locali. e per i più illuminati un servizio di qualità da dare al cliente a costo risibile (stiamo parlando di 50 euro una tantum…) a fronte di un possibile aumento del fatturato (sono sotto mi faccio un’altra birra) anche se secondo me l’effetto boomerang è elevatissimo (sono sopra mi fermo ma avrei continuato) ma cmq una cosa che farebbe piacere all’avventore (io per primo)
così avremo la trattoria sulle colline che te lo offre gratis ed il pub in centro pieno di giovani che si fulminano che lo installa sopra lo sciacquone del bagno e te lo mette a 5 euro la prova
sulla necessità mi pare ci sia poco da discutere. per me ha la stessa valenza dei semafori, se vuoi regolare una cosa, devi dare strumenti alla gente per sapere se sono in regola. che tale legge sia frutto di menti obnubilate, per millanta ragioni, credo di essere stato fra i primi e fra i pochi in italia a cercare di farlo notare alla nostra classe politica…
attendo sempre fiducioso una campagna sistematica di pari entità sulla droga e fondi per dotare la stradale di test antidroga su cocaina e droghe sintetiche varie. se dovessi stabilire una priorità , mi fa più paura pensare al ventenne esaurito carico di coca che pensa di essere Massa e che passa indenne il solito palloncino piuttosto che a mio zio che si è fatto l’ammazzacaffé prima di mettersi al volante e perde patente, lavoro e trova guai legali infiniti per uno 0.8 che, dati alla mano, influisce sugli incidenti meno del mancato uso degli indicatori di direzione
@SR
anche se fosse a pagamento, credo che il prezzo sarebbe uguale ovunque…
che poi stiamo parlando di uno degli ultimi motivi di insicurezza stradale, siamo d’accordo…
Estremizzo! Servono auto con il controllo automatico di alcool e droghe.
Se sei positivo, non si accende. Se manometti, ti do l’ergastolo.
@Supersonic
Esistono giÃ
@Supersonic
io prenderei in considerazione la reintroduzione della pena di morte, l’ergastolo mi sembra un po’ blando
Il problema è un po’ complesso: di chi è la responsabilità se l’etilometro del gestore dà una rilevazione diversa e inferiore a quello della pattuglia fuori dal locale che pizzica l’avventore? e se l’avventore uscito dal locale con lo scontrino del tasso alcolico in regola si fa un’altra ceres e poi viene pizzicato, chi può escludere che (in mala fede) cercherà di far valere la responsabilità del gestore rispetto alla pretesa errata rilevazione del tasso alcolemico?
ehm…dalle mie parti (Venezi-Treviso-Padova) è ormai frequene trovare questi etilometri eh…c’era addirittura fuori del tendone della sagra aNoale per darvi l’idea….
ma ovviamente non gratis: 0.50€…che non sono granchè ma cmqnemmeno invogliano al test…
@Andrea
non avevo letto l’articolo del corriere, ora lo propongo sulle macchine cinesi che fanno ad isernia.
@Abe
Credo che per come il progetto è pensato, l’etilometro dei locali non fornirà alcuno scontrino del tasso alcolemico. E’ uno strumento che restituisce un’indicazione (precisa, si spera) sul tuo stato, ma non nessuna “certificazione” da presentare alle forze dell’ordine presenti a un eventuale blocco.
Comprendo: ma (al di là dell’eventuale scontrino, che accede unicamente al regime delle prove) il cliente può fare affidamento o meno sulla rilevazione e cioè la responsabilità del gestore (nei confronti del cliente) si può stabilire o meno se la rilevazione è sbagliata (per difetto, ovviamente)? C’è un tema giuridico. Soprattutto se il gestore è tenuto per legge a dotarsi della macchinetta.
Ma giriamo anche il problema: se il gestore non è responsabile (nei confronti del cliente) dell’esattezza della rilevazione, come cliente che fai, se sei stato rilevato un po’ borderline? ti fidi e ti metti alla guida (a tuo rischio patente, ma allora non serviva la macchinetta)? assumi un atteggiamento conservativo e non guidi (prudente, ma allora non serviva la macchinetta).
Insomma, un po’ un rebus. E poi: il tasso alcolemico – se non ho appreso male – cambia (anche in aumento) qualche minuto dopo aver assunto alcolici: quindi un tasso 0,49 all’uscita del pub dopo al terza boccia di taras bulba potrebbe diventare 0,55 un quarto d’ora dopo, al controllo della polizia.
@Abe
E’ chiaro che ci sono 2 problemi. Il primo è sull’autorevolezza del risultato degli etilometri, per questo dovrebbero essere quantomeno certificati da qualche ente riconosciuto valido. Il secondo è che la certezza di essere nella legalità non ci sarà mai, per tutti i motivi che hai sollevato. Bisogna considerarlo come uno strumento indicativo (parecchio indicativo, si spera) in base al quale trarre le proprie conclusioni. C’è chi risultando al di sotto dei valori si fiderà , chi no, chi si accorgerà di aver “sballato” alla grande, chi cercherà comunque di sfidare la sorte. Però meglio avere un indicazione di questo tipo che lasciare il tutto alla mera fantasia…
io lo ho comprato portatile e lo uso con i miei amici a chi fa il punteggio più alto. Al momento il record lo detiene il ciolo che ha raggiunto 2.6 ma sono certo si possa fare di meglio. Spero che i locali si dotino di strumenti precisi così da rendere le nostra scomesse più regolari!
Andrea, convengo con te che siamo nel campo della responsabilità individuale rispetto all’assunzione del comportamento corretto da tenere alla guida e che più etilometri sono accessibili al pubblico meglio qualche persona prudente si saprà regolare. E’ però per questo che mi spaventa vedere che il legislatore con proposta bipartisan riprende in mano il pallino del giuoco. È evidentemente più facile e politicamente spendibile aumentare il numero delle leggi che farle rispettare (se una volta i poliziotti ti testano che sei quasi positivo, la volta successiva che bevi e guidi stai molto ma molto più attento; se non ti testano mai, sei più portato a stare un po’ al limite).
@Abe
completamente d’accordo
ps.supersonic,hai un nemico in più 😉
@allo
Come diceva quel tale, tanti nemici tanto onore 😉
Affidare uno strumento discrezionale al buon senso della gente è come chiedere di farlo 1 volta l’anno per limitare la futura disoccupazione..
Si creerà una situazione divertente: tutti attaccati a sta macchina per vedere chi ce l’ha “più grosso”, pagherei io per vedere un tipo che si fa il test tutto preoccupato se andare a casa in macchina o meno, forse un marziano…Ovviamente il costo ricadrà sui locali, con il compiacimento della ditta che produrra simili e inutili attrezzi…
Continuo a ripetere che se sganciassero più soldi per gli straordinari delle “guardie”, basterebbero un paio di LEGITTIMI (il lungotevere dopo le tre di notte del fine settimana diventa un autodromo di imbecilli diciottenni) posti di blocco per responsabilizzare (in termini più realistici: far cagare sotto) chi si mette alla guida, durante l’estate erano frequenti e a Roma si circolava con un pò più di calma.
Senza considerare che la legge proibisce ai gestori di dar da bere a un tizio ubriaco, ovviamente mai rispettata.
Sempre detto: la birra è sempre esistita, se oggi ci sono questi problemi la colpa non è certo di un pò di luppolo in più, certi cervelli girano al contrario…avranno anticipato i cambiamenti magnetici del 2012…
Abbiamo messo l’etilometro all’interno del pub, ma è stata una gara continua a chi aveva il tasso più alto…così ora abbiamo attivato l’iniziativa di offrire analcolici a chi viene con amici e non beve per guidare!!! Più educativo ed ugualmente remunerativo!!
E poi che faranno? Incentivare il servizio pubblico no!