Cimec

Whatabeer finalmente disponibile per Android: l’app di Cronache di Birra è realtà!

A metà agosto ci eravamo lasciati con una breaking news che aveva creato non poco fermento nell’ambiente: l’annuncio in anteprima di Whatabeer, la nuovissima app di Cronache di Birra dedicata agli appassionati del settore e alla promozione della cultura birraria. Dopo quel dettagliato antipasto, condito da una spiegazione generale del funzionamento dell’app, ora possiamo annunciare il suo rilascio ufficiale: da qualche ora Whatabeer è disponibile per Android, scaricabile direttamente da Google Play. Se siete possessori di uno smartphone con il sistema operativo di Google potete dunque effettuare il download e cominciare a prendere confidenza con l’app, ma prima vi consiglio di continuare a leggere per capire a grandi linee come funziona Whatabeer. Se invece siete utenti Apple dovrete attendere ancora qualche settimana: stiamo sistemando alcuni dettagli e spero che tutto sarà pronto per i primi di ottobre. Intanto però una bella fetta di utenti può cominciare a utilizzare Whatabeer, aggiungendosi a coloro che l’hanno già scaricata (alcuni beta tester e qualche curioso che questa mattina ha ricevuto la nostra newsletter Al Bancone).

Installa Whatabeer

Come spiegato a suo tempo, Whatabeer è un’app rivolta agli appassionati di birra. Il suo obiettivo è di promuovere la cultura birraria con un’impostazione tendenzialmente ludica, cercando di superare i limiti delle varie app di rating presenti sul mercato. Queste app, infatti, tendono per natura a premiare solo alcune tipologie di birre (quelle più rare, più costose o più alla moda), finendo per penalizzare realtà fondamentali per la storia e l’evoluzione della nostra bevanda, come i classici stili tedeschi o anglosassoni. È una dinamica aberrante che però è insita nel funzionamento stesso di queste app e che Whatabeer prova a evitare dettando i “temi” sui quali si esprimono i giudizi degli utenti. In che modo? Vediamolo insieme.

Il cuore del meccanismo di Whatabeer è in una serie di sfide 1 vs 1 tra birre. Nella sezione Challenge (la prima nel menu in basso) all’utente è chiesto di esprimere la propria preferenza rispetto a due birre mediante uno swipe verso destra – avete presente Tinder? Ecco. Una volta votata la birra preferita, viene visualizzata un’altra sfida, poi un’altra e poi un’altra ancora, proseguendo così fino alla conclusione del contest. E sì perché le varie sfide appartengono a contest, cioè a “tornei” con una durata predefinita che sono incentrati su determinati “argomenti”. Ci possono essere contest dedicati ai grandi classici del Belgio, o alle migliori Pils italiane, o alle birre estive prodotte con frumento. Chiaramente i temi di gara sono virtualmente infiniti: nuovi contest vengono definiti dallo staff di Whatabeer e pubblicati con l’app man mano che i precedenti si chiudono. Guidando gli argomenti è allora restituire dignità e visibilità a tutte le tipologie e a differenti culture birrarie.

È solo quando un contest termina che vengono svelati i risultati finali: a quel punto è possibile visualizzare la graduatoria delle birre partecipanti meglio piazzatesi in classifica. Il punteggio finale è espresso in forma di una percentuale che indica la prossimità della birra rispetto allo score massimo che avrebbe potuto ottenere in base alle sfide sostenute. Ogni vittoria infatti vale 2 punti, mentre una sconfitta comporta 0 punti. In caso di indecisione, l’utente può anche esprimere un pareggio (pulsante “Skip”) che assegna 1 punto a ciascuna birra. Inoltre per entrare nella classifica finale, ogni birre deve aver sostenuto un numero minimo di sfide affinché il suo punteggio risulti valido. A parità di percentuale sono i voti totali a fungere da discriminante.

Per ogni contest è inoltre presente una classifica degli utenti, visualizzata nella parte bassa della sezione Challenge. Una graduatoria generale degli stessi utenti è invece consultabile nella terza sezione Classifiche, accessibile mediante il terzo pulsante nel menu in basso. Qui sono presenti altre due importanti classifiche generali, relative rispettivamente alle birre e ai birrifici, che vengono alimentate e modificate ogni volta che si chiude un contest. Infine l’ultimo pulsante nel menu permette di accedere al proprio profilo personale, dove, tra le altre cose, sono visibili interessanti statistiche personali che rilevano le principali preferenze rispetto a birre e birrifici.

Whatabeer è un’app totalmente gratuita, ma per votare si “spendono” dei crediti. All’esaurimento dei crediti non è più possibile esprimere preferenze nella sezione Challenge e occorre attendere la ricarica (solitamente arriva dopo qualche ora), oppure eseguire qualche azione specifica (login con Facebook, visualizzazione di video reward, ecc.). Il meccanismo a crediti serve per evitare usi compulsivi e inappropriati dell’app e comunque la loro ricarica può avvenire anche in concomitanza di eventi speciali o al raggiungimento di determinati traguardi. Inoltre sono presenti tante funzionalità aggiuntive, alcune già attive e altre che speriamo di implementare al più presto.

Questo è a grandi linee il funzionamento di Whatabeer ma mai come in questo caso il suo utilizzo diretto è migliore di qualsiasi spiegazione. Al momento sono 3 i contest attivi nell’app:

  • Great Belgian Classics, incentrato su alcune delle birre che hanno scritto la storia di una delle scuole brassicole più importanti al mondo.
  • Sweet Summer Wheat, che mette a confronto birre italiane e straniere appartenenti a stili di frumento particolarmente adatti all’estate.
  • Villaggio della Birra 2019, ovviamente dedicato allo storico festival che si terrà il prossimo fine settimana e che si basa sull’intera batteria di birre (oltre 170) presenti durante la manifestazione.

A proposito dell’ultimo contest, sono orgoglioso di ribadire che al Villaggio della Birra ci sarà la prima uscita pubblica di Whatabeer. Quello dei contest dedicati agli eventi è una delle numerose funzionalità che l’app mette a disposizione degli operatori del settore. Potete cominciare a votare le vostre birre preferite del festival già da adesso, ma sarà ancora meglio farlo in loco: grazie infatti al sistema di geolocalizzazione, i visitatori del festival potranno giocare al contest dedicato al Villaggio della Birra senza spendere crediti. Poi la settimana successiva sveleremo i vincitori del contest.

Whatabeer è alla sua prima release e ovviamente non è esente da difetti. Vi prego di chiudere un occhio nel caso di bug e magari di segnalarli, così da poter intervenire rapidamente. Le classifiche generali sono già alimentate grazie alle preferenze espresse in fase di beta testing, ma chiaramente diventeranno più autorevoli con il passare del tempo e alla chiusura dei primi contest ufficiali. Come avrete capito, Whatabeer è un’app destinata agli appassionati di birra e uno strumento che diventerà sempre più utile di settimana in settimana. Se avete consigli o suggerimenti, ma anche se volete capire meglio come funziona, vi rimando al sito web dell’app.

Scaricatela e cominciate a usarla. Per restare aggiornati sulle evoluzioni e sui risultati dei contest vi suggerisco di continuare a leggere Cronache di Birra e di seguire i canali social di Whatabeer, in particolare Facebook e Instagram. Ci vediamo al Villaggio della Birra per una prova su strada!

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

Leggi anche

Intelligenza artificiale e gusto della birra: arriva dal Belgio uno studio innovativo

L’intelligenza artificiale (IA) si sta rapidamente affermando come un potente strumento per l’innovazione in diversi …

Ancora un record per i birrifici italiani al Barcelona Beer Challenge: 77 medaglie tra cui 23 ori

Venerdì scorso si è tenuta la cerimonia di premiazione del Barcelona Beer Challenge, uno dei …

2 Commenti

  1. Capisco che l’uscita dell’app debba essere concomitante con il Villaggio della Birra, però trovo un po’ discriminante il fatto che i “diversamente Android” non possano utilizzarla fin dall’inizio! Rimarrò estraniato dalle prossime discussioni tra amici … sigh

Rispondi a Andrea Turco Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *