Cimec

Iniziative anti Coronavirus: le ultime novità dal settore della birra artigianale

Da quando è cominciata l’emergenza Coronavirus, qui su Cronache di Birra stiamo cercando di aggiornarvi costantemente su quanto sta accadendo nel nostro settore. Un settore che è praticamente fermo, ma che paradossalmente non è mai stato così attivo: i vari soggetti coinvolti nella filiera – birrifici, locali, distributori, fornitori, ecc. – stanno infatti cercando alternative per sostenere e differenziare il proprio business, provando magari contemporaneamente ad aiutare le fasce sociali più deboli. In questi giorni abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni di diversa natura, quindi direi che è arrivato il momento di mettere ordine ai vari progetti in corso, alcuni molto interessanti. Ci tengo a precisare che non è un elenco completo, né esauriente: ho cercato di riportate quanto mi è stato segnalato e quanto ho trovato in rete in questi giorni. Non aggiornerò il contenuto dell’articolo, quindi se avete altre iniziative che secondo voi sono meritevoli di menzione, illustratemele via email e proverò a scriverne in futuro. Intanto ecco un aggiornamento dal comparto italiano (e non solo) della birra artigianale.

Iniziative di beneficenza

Il mondo della birra artigianale si è sempre dimostrato molto sensibile ai temi di solidarietà sociale e questa propensione si è naturalmente amplificata con l’emergenza Coronavirus. Vale allora la pena segnalare altre iniziative di beneficenza oltre a quelle citate negli scorsi giorni. Sulla stregua di quanto proposto da alcuni birrifici stranieri, non ultimo Brewdog, il Birrificio Bari ha recentemente prodotto il suo disinfettante per mani in collaborazione con il CNA locale e l’associazione De Gustibus. Il disinfettante è stato donato al Comune di Bari affinché sia utilizzato nelle situazioni che l’amministrazione riterrà utili. In Sardegna, invece, il birrificio Brew Bay di Quartu (CA) ha donato 110 mascherine e un centinaio di birre al personale sanitario di due ospedali cagliaritani. Le cifre riguardano il primo carico, a cui dovrebbero esserne seguiti altri.

Anche il sito 1001 Birre ha voluto dire la sua, predisponendo sulla sua piattaforma di e-commerce una selezione di bicchieri il cui ricavato sarà totalmente devoluto in beneficenza (consultabile qui) nell’ottica della lotta al Coronavirus. Infine segnaliamo che in Trentino Birra del Bosco ha deciso di destinare il 15% del ricavato di aprile al sistema sanitario locale e e un intero bancale di birra ai sanitari dell’ospedale Santa Chiara di Trento.

Piattaforme di cooperazione

La necessità di fare fronte comune da parte di birrifici e locali sta stimolando la nascita di alcune interessanti piattaforme digitali. In Italia è da poco attivo il sito Salviamo la Birra, che vuole unire produttori e publican al fine di realizzare un meccanismo di supporto comune. Ideato dalla beer firm Il Confine e il beershop La Sete, il sito si presenta come un normale e-commerce sulla birra in cui sono venduti i prodotti dei birrifici aderenti. Gli utili delle vendite sono però ripartiti in parti uguali tra tutti i soggetti sottoscrittori dell’iniziativa (quindi gli stessi birrifici e i locali “amici” presenti sul sito), in modo da creare una sorta di cooperativa digitale. Una quota degli utili sarà poi destinata alla Protezione Civile, aggiungendo quindi un carattere sociale all’intera iniziativa. Tra i partecipanti a Salviamo la Birra al momento ci sono Canediguerra, Darf, Picobrew, Vetra e Serra Storta, oltre ai due soggetti fondatori.

Ha invece carattere internazionale il sito Beer is Here, realizzato dall’azienda Simply Hops con la collaborazione di importanti partner del settore, come Lallemand, Simpsons, Muntons, Siba e molti altri. L’iniziativa, senza scopo di lucro, si propone come una directory mondiale in cui sono elencati birrifici e locali attivi in questo periodo con servizi di delivery. Il funzionamento è molto semplice, perché basta specificare la propria nazione di residenza e il codice postale per ottenere un elenco dei soggetti operativi ordinati per vicinanza. Tra gli aderenti ci sono diverse realtà italiane, ma il numero potrebbe essere decisamente più corposo: se avete un’attività di produzione o rivendita, vi consiglio di aderire a Beer is Here.

Idee per la ripartenza

In questi giorni si stanno moltiplicando le ipotesi su quando e, soprattutto, come riapriranno i locali dopo l’emergenza Coronavirus. Non ci sono certezze al momento, ma sembra appurato che il tutto sarà all’insegna della sicurezza e del distanziamento sociale. Così c’è chi si sta muovendo in anticipo per proporre soluzioni efficaci nel prossimo futuro, come lo scanner per la misurazione della temperatura corporea battezzato TAACFatto. L’idea è dell’imprenditore friulano Marco Zorzettig, fondatore tra le altre cose del birrificio agricolo Gjulia, realizzata in collaborazione con Gimmi Bodigoi dello studio SBengineering. TAACFatto consiste in una colonnina da installare all’entrata dei locali, che è in grado di misurare la temperatura corporea e quindi visualizzare una luce verde o rossa in base alla rilevazione. Lo scanner è facile da installare, occupa poco spazio, funziona autonomamente e ha un prezzo di circa 2.500 euro, metà dei quali detraibili in base all’ultima Legge di Bilancio.

Altre iniziative

Come sottolineato in passato, in questo momento c’è anche bisogno di momenti di evasione, un’espressione che mai come ora acquista un sapore particolare. A tal proposito segnaliamo che lunedì si è aperta la Social Beer Week di Mastri Birrai Umbri, un’iniziativa “social” che si accompagna a una promozione commerciale al fine di favorire la vicinanza tra le persone, quantomeno con il pensiero. Acquistando infatti un box di birre della linea Monkey o Cotta, si potrà indicare l’indirizzo di un amico a cui sarà recapitato gratuitamente un altro box (solo del tipo Cotta). L’iniziativa precede l’adesione di noti testimonial come Fido e Tinto di Decanter (Radio 2) e punta a raccogliere tutte le testimonianze delle bevute in casa con l’hashtag #socialbeerweek.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

Leggi anche

Intelligenza artificiale e gusto della birra: arriva dal Belgio uno studio innovativo

L’intelligenza artificiale (IA) si sta rapidamente affermando come un potente strumento per l’innovazione in diversi …

Ancora un record per i birrifici italiani al Barcelona Beer Challenge: 77 medaglie tra cui 23 ori

Venerdì scorso si è tenuta la cerimonia di premiazione del Barcelona Beer Challenge, uno dei …

Un commento

  1. Fede e Tinto 🙂

Rispondi a Gigi Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *