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Ottima Italia al Barcelona Beer Challenge: benissimo Bionoc, Serra Storta e Torre Mozza

Ad aprile dello scorso anno, mentre vivevamo uno dei momenti più cupi dall’inizio della pandemia, un lampo di soddisfazione arrivò dalla Catalogna grazie all’ottima prestazione dei birrifici italiani al Barcelona Beer Challenge. Qualche ora fa sono stati ufficializzati i risultati dell’edizione 2021 del concorso spagnolo e l’esito finale è ancora più confortante di quello di un anno fa: i nostri produttori sono infatti riusciti a migliorarsi, portando a 43 il numero di medaglie complessive, suddivise tra 18 ori, 13 argenti e 12 bronzi – speriamo di non aver sbagliato i calcoli poiché il pdf con i vari riconoscimenti non è di facile consultazione. Il nostro movimento ha dunque migliorato il record dell’edizione 2020 al giovane ma prestigioso concorso catalano, con ben 21 birrifici diversi andati a podio. Tra di essi si sono distinti Bionoc e Serra Storta (5 medaglie ciascuno), senza dimenticare l’ottimo risultato di Torre Mozza, capace di conquistare il premio di miglior birrificio debuttante.

Entrando nel dettaglio, Bionoc è tornato a casa con due ori, un argento e due bronzi. Gran parte del bottino è da rintracciare in una sola categoria, quella delle European Sour Ale, che il produttore trentino ha praticamente monopolizzato: l’oro è andato alla Albicoppe, l’argento alla Spontanea e il bronzo alla Impombera. Si tratta di un exploit sensazionale, ottenuto grazie alla linea Asso di Coppe che continua a dimostrare una costanza qualitativa elevatissima – lo scorso anno nello stessa categoria Impombera e Albicoppe erano arrivate rispettivamente prima e terza. Gli altri riconoscimenti di Bionoc sono stati ottenuti grazie alla Lipa (oro nelle English IPA) e alla Mr Miel (bronzo nelle birre con fermentabili alternativi).

Stessa distribuzione di medaglie per il birrificio agricolo Serra Storta. Il primo oro è stato conquistato nella categoria Kölsch e Dortmunder Export grazie alla Erica, che è riuscita a precedere un’altra birra italiana: la Cinque de La Villana, già oro nella stessa categoria nel 2020. Il secondo oro di Serra Storta è invece arrivato grazie alla Bianca, capace di sbaragliare la concorrenza delle altre Weizen iscritte al contest. L’ottima prestazione del birrificio di Buscate (MI) è stata completata dall’argento della Alba (birre affumicate) e dai bronzi della Zante (Amber Malty European Lager) e della Rosmary (Witbier).

Come accennato, però, oltre al mero conteggio delle medaglie c’è da segnalare il bellissimo trionfo del giovane birrificio Torre Mozza, insignito del titolo di miglior “rookie” dell’anno. Il produttore veneto è riuscito nell’impresa grazie a due ori e un argento, ottenuti con tre birre non scontante: la Koller (una Keller), prima tra le Amber Bitter European Beer; la Middleway (una White India Pale Lager), prima tra le birre “crossover”; la Oscar Mild (una Mild), seconda tra le Brown British Beer. Vale la pena notare che Torre Mozza fa parte di quella recente ondata di birrifici italiani che sin da subito si è dimostrata interessata a indagare gli antichi stili europei, senza badare troppo (almeno apparentemente) al loro ritorno commerciale. Oltre alle tre birre finite sul podio, infatti, la gamma di Torre Mozza è composta, tra le altre, da Old Ale, Rauchbier, Belgian Blond, British Strong Ale, ecc.

A proposito di giovani birrifici vale la pena menzionare anche Beha Brewing, che a livello puramente numerico di medaglie ottenute si è piazzato dopo i due birrifici menzionati all’inizio e prima di Torre Mozza. Il produttore romagnolo infatti ha conquistato un oro con la Festbier (categoria Amber Malty European Lager), due argenti con Giubilo (Belgian Pale Ale e Bière de Garde) e Spasso (Amber Bitter European Beer) e un bronzo con Gaudio (Dark European Lager). Da segnalare poi altri due birrifici italiani capaci di conquistare due medaglie d’oro: ci sono riusciti Lambrate (con l’Ausfahrt tra le German Pils e la storica Ghisa tra le affumicate) e Piccolo Birrificio Clandestino (con la Fortezza Nuova tra i Barley Wine e la Goslar 1826 tra le birre storiche). Come vedete non troviamo solo produttori giovani, ma anche quelli che hanno scritto la storia del movimento italiano.

È ovviamente impossibile citare tutte le medaglie italiane, quindi ci limitiamo solo sugli ori. Oltre alle birre già citate, il metallo più prezioso è andato alla Gatsby de La Villana tra le Bitter, alla Vineyard Cuvée di Birra Gaia (anche un bronzo) tra le Italian Grape Ale, alla Ghosst di Birrificio della Granda (anche un argento) tra le Belgian Blond e Strong Ale, a L’Erotica di Chianti Brew Fighters (anche un argento) tra le Double IPA, a L’Oro de Vergli di Birrificio Ciociaro tra le Tripel, alla Dr. Caligari di Toccalmatto tra le Fruit Beer e alla Evoqe Sour #3 di Evoqe tra le birre rientranti nella categoria Local Styles. Come potete verificare alcuni ori sono stati conquistati in categorie difficili e presumibilmente molto affollate. Ha poi un certo valore simbolico il ritorno della categoria Italian Grape Ale dopo l’assenza dello scorso anno.

Per quanto riguarda i premi generali, oltre a quello già citato e conquistato da Torre Mozza, il Barcelona Beer Challenge ha premiato Basqueland come miglior birrificio assoluto (10 medaglie di cui 4 d’oro) e Catedra Beer come azienda più innovativa. Complimenti allora ai nostri birrifici, che confermano l’ottima condizione del movimento brassicolo italiano nei concorsi internazionali. Il Barcelona Beer Challenge tornerà il prossimo anno in condizioni – si spera! – più normali e sarà importante mantenere i risultati di questa edizione, provando magari a migliorarli. Nel frattempo ci saranno altri concorsi internazionali che rappresenteranno un ottimo banco di provare per testare la salute della birra artigianale italiana.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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