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L'homebrewing sarà illegale in Italia

ATTENZIONE: questo è un passato Pesce d’Aprile!

E’ questa senza mezzi termini una delle conseguenze a cui punta una serie di provvedimenti previsti per il 2010 dal Ministero della Sanità per combattere l’abuso di alcol tra i giovani. Dopo le campagne sulla guida, dopo i tentativi di abbassare il limite alcolometrico allo 0,2 (se non oltre), dopo le ordinanze comunali sulla movida notturna, i divieti, gli allarmismi, le restrizioni, sono ancora una volta gli appassionati a vedersi danneggati da una politica incomprensibile.

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I provvedimenti allo studio di una commissione bicamerale ad hoc prevedono una serie di interventi atti a disciplinare il rapporto dei cittadini con l’alcol. Tra questi si prevede: l’estensione a tutte le città del divieto di vendita di bibite alcoliche da asporto dopo le 21, sulla falsariga dell’ordinanza entrata in vigore nella Capitale in via sperimentale negli scorsi mesi; il divieto totale di pubblicità su qualsiasi mezzo di bevande superalcoliche; l’obbligo di pubblicazione di informazioni concernenti i danni dell’alcol sulle etichette delle bevande indirizzate ai giovani (si parla di alcolpops, ma la cosa potrebbe riguardare anche la birra).

Come accennato, tristemente è oggetto di queste disposizioni anche l’homebrewing, che improvvisamente pare essere stato scoperto dal legislatore italiano. I provvedimenti, infatti, vieteranno a chiunque di prodursi birra in casa, mettendo di fatto la parola fine a un hobby che non solo coinvolge tanti appassionati, ma soprattutto ha rappresentato il volano per tutto il movimento birrario nazionale.

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La norma al vaglio della commissione sembra tra l’altro piuttosto precisa:

E’ vietata la produzione casalinga di birra o di altre bevande nate dalla fermentazione del malto d’orzo o suoi derivati, realizzate con qualsiasi mezzo o strumento, ivi compresi specifici kit di produzione.

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Il motivo di questo improvviso accanimento contro l’homebrewing è spiegato dall’on. Maria Rossella:

Negli ultimi anni si è diffusa in Italia questa attività […] definita homebrewing, per mezzo della quale chiunque può produrre svariati litri di birra direttamente tra le propria mura domestiche. I dati della commissione rilevano come l’homebrewing abbia coinvolto rapidamente un vasto numero di giovani, che hanno dunque possibilità di accedere a una grande quantità di birra senza che ci sia alcun controllo.

Il successo di questa moda dipende dal prezzo contenuto dell’attrezzatura necessaria per realizzare birra in casa. In altri paesi si sta cercando di combattere la reperibilità di bevande alcoliche a basso prezzo ed è proprio ciò che vogliamo replicare anche da noi.

Inoltre questa attività comporta altre importanti implicazioni. In primis la mancanza di un controllo sulle condizioni igieniche dei macchinari utlizzati, col rischio di provocare seri danni alla salute di chi beve queste birre fatte in casa. In secondo luogo l’homebrewing nasconde tutto un mercato sommerso, visto che solitamente chi produce è abituato a vendere bottiglie di birra autoprodotta a conoscenti, amici e colleghi.

Da questa parole non solo emerge una totale ignoranza in materia, ma soprattutto l’ennesima azione di repressione nei confronti di un problema – quello del binge drinking – che da noi è assolutamente marginale. Inutile evidenziare l’assoluta follia alla base delle tesi contro l’homebrewing, che è un hobby ben lontano dal ritratto che ne ha fatto il parlamentare in questione.

La disposizione lascia ancor più esterrefatti se si pensa che proprio nei giorni scorsi l’homebrewing è tornato legale nello stato americano dello Utah. E le dichiarazioni dell’on. Christine A. Johnson, promotrice della legalizzazione, vanno in una direzione diametralmente opposta a quella dei nostri politici: “l’homebrewing è negli USA un hobby sano e vivo”.

Come per il passato rischio di abbassamento dei valori alcolometrici compatibili con la guida, non resta che sperare che, anche in questa occasione, si faccia sentire la voce degli appassionati. Solo coordinando gli sforzi tra homebrewers, associazioni locali, appassionati – senza dimenticare chi lavora e vive su questa splendido hobby – si può pensare di evitare un destino che, al momento, appare segnato.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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26 Commenti

  1. sto seriamente innervosendomi, se potessi parlare liberamente bestemmierei e farei scendere tutti i santi dal paradiso!!!

    ma come ca*** ragionano!?!

    e perchè mai anche in questa occasione nn si parla di vino?

    e se parlano di “mancanza di un controllo sulle condizioni igieniche dei macchinari utlizzati, col rischio di provocare seri danni alla salute di chi beve queste birre fatte in casa” perchè nn vietano anche la produzione di conserve (marmellate, pelati), olio e ancora vino?!?

    e in ultimo “Il successo di questa moda dipende dal prezzo contenuto dell’attrezzatura necessaria per realizzare birra in casa.”??? ma dico scherziamo!?! questi si credono che tutti quanti prendiamo milioni di stipendio per mezza giornata di lavoro o credono che i soldi li prendiamo sugli alberi?!?

    vergognoso…

  2. Leggevo, leggevo….e mi incazzavo!! Proprio in macchina 5 minuti fa ascoltavo un podcast americano (www.basicbrewing.com) che parlava del succsso degli HB in Utah, e quindi ero…carico! Poi, mio fratello mi ha chiesto la data di oggie…..Tuuuurcoooo!!!! Staccami l’amo!!!!!

    ciao

    Tony

  3. complimenti Turco!
    Questo articolo è un strumento per far capire alla gente (in modo particolare HB) che non si può credere a tutto quello che si legge su internet (il “post lungo” non è sinonimo di verità…). 😀

  4. Uhm, dovevo disattivare almeno temporaneamente i commenti! 😉
    Quella della Nana è storica, credo che non sarà riproponibile!

  5. “Ebriamen però nel frattempo ha ammazzato qualcuno!”

    ero lìlì per uccidere un politico qualunque, ma mi sa che dopo un paio di giorni di vergogna salirò a roma per “salutare” Turco…

    p.s. scherzo, ma i due giorni di vergogna me li faccio lo stesso…

  6. Ahah dai su Ebriamen, quanto meno hai evitato che il post di oggi fosse completamente inutile 😉
    (ah per una buona offerta sono disposto a cancellare il tuo primo commento 😛 )

  7. Caspita, non giochiamo con i sentimenti della gente 🙂
    Questa sarebbe stata la classica ultima goccia verso un governo che non mi sta molto simpatico, ero già pronto a gesti insani contro questo on. Maria Rossella.
    Il sollievo quando ho capito che era un pesce d’aprile!
    Al prossimo 1 aprile mi chiuderò in casa e rifiuterò ogni contatto con l’esterno

  8. Ci avevo creduto subito pure io….stavo già pensando dove nascondere al sicuro tutto l'”armamentario”…però ti prego di togliere questo post prima che qualche nostro politico lo legga e lo faccia veramente! 😛

  9. Mah, il binge drinking lo percepisco come un problema reale e concreto ma che nulla ha a che vedere con l’homebrewing! Quando dice: “possibilità di accedere a una grande quantità di birra senza che ci sia alcun controllo” fa ridere. Un genitore non s’accorge del fusto, delle decine di bottiglie, di tutto il necessario per farsi la birra a casa? E’ ridicolo. Il binge drinker guarda alla quantità, agli HAPPY HOUR con birra scrausa, non allo sbattone per farsi una birra buona!!!

  10. AHAHAHAHA!
    Grande Turco… se non c’erano i commenti ero già su hobbybirra a infamare la classe politica…
    Ci sono cascato come un bischero!

    Grande!

  11. ragazzi son matti mettiamo gli etilometri sugli scranni dei parlamentari così se sono positivi non possono legiferare o proporre leggi cazzate!!!!
    loro la sera al ristorante o a fare festa ci vanno con autisti e auto blu pagate da noi … meditate!

  12. bastardi!!…son stato male x 24 ore dopo averlo letto!!..avevo gia’ iniziato a ordinare rimozi di luppolo dalla germania e pensavo a come maltare l’orzo da me….naaaaaaa……….

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