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Brindare a Pasqua con la birra artigianale

Come saprete, quello alle porte è il week-end di Pasqua, e come per ogni festa che si rispetti non mancheranno i brindisi con parenti e amici. Quale miglior modo di festeggiare se non con una buona birra? Sebbene con minore fortuna rispetto al Natale, anche la Pasqua gode infatti di una serie di birre prodotte proprio per l’occasione. Bisogna dire che come usanza è piuttosto limitata, tuttavia non è difficile scovare una serie di birre pasquali molto interessanti.

La “easter ale” di gran lunga più famosa è la mitica Boskeun del birrificio belga De Dolle. Già famosa, tra le altre, per la Stille Nacht – altra sua birra stagionale commercializzata in occasione del Natale – l’azienda di Kris Herteleer ha anche in questo caso colpito nel segno: la Boskeun è una birra complessa ma equilibrata, con un livello alcolico elevato, ma celato abilmente. Ne ho parlato in passato quando fu disponibile a Roma per la prima volta alla spina (evento che si rinnoverà a breve).

Rimanendo in Belgio, anche la Het Anker ha in catalogo una birra pasquale, la Gouden Carolus Easter Ale. Anche in questo caso il successo di una stagionale per Natale (la Gouden Carolus Christmas) ha rappresentato un bel volano per la controparte di Pasqua.

Trasferendosi più a nord, ho scoperto che in Danimarca l’usanza di realizzare birre per la festività in questione è parecchio diffusa. Tanti birrifici commercializzano la propria birra pasquale, come si può dedurre da un articolo in danese pubblicato sul sito Politiken. Tra tutte spicca la Highland Easter della Ølfabrikken, mentre non mancano altri nomi conosciuti (come GourmetBryggeriet), tra cui non tutti artigianali.

Rimanendo in Danimarca, non poteva mancare una birra pasquale nello sconfinato catalogo di Mikkeller: la creazione si chiama Funky (e)★ (cioè “e-star”) ed è prodotta con brettanomiceti. Tra i birrifici più conosciuti dell’area scandinava non poteva mancare la norvegese Nogne-Ø, che entra in questa rassegna con la sua God Paske (Buona Pasqua).

Anche in Germania, dove ci aspetteremmo meno interesse per produzioni fuori dagli schemi, qualcosa si può trovare. Mi riferisco ad esempio alla Festenbier della Schlenkerla, antico birrificio di Bamberga famoso per le sue produzioni affumicate. Questa birra si può bere solo durante la Quaresima, dalla domenica delle ceneri fino alla Pasqua successiva.

E in Italia? Beh, ancora siamo in alto mare. Sebbene l’usanza delle birre natalizie sia ormai diffusa, quella delle controparti pasquali latita, evidentemente anche per discorsi di opportunità commerciali, che non sono ovviamente comparabili. Se escludiamo la Easter Ale della Birra del Borgo – tra l’altro finora destinata solo al mercato estero – non c’è traccia di birre prodotte per l’occasione. Per la verità non c’è traccia nella mia memoria e su Google, quindi magari questa affermazione è errata. In tal caso vi prego di scusarmi.

Rimanendo nei nostri confini nazionali, mancheranno pure “easter ale” italiane, ma è appena nata la prima colomba pasquale alla birra. L’idea è di Zago, famoso (e non molto amato tra i super-appassionati) per la sua HY e per altre produzioni.

E voi avete già in programma la vostra bella sfilza di bottiglie da stappare a Pasqua?

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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5 Commenti

  1. per pasqua ho una produzione di porter da stappare, hanno maturato per benino, ora è il momento di trarle giù (nello stomaco) con familiari e amici 🙂

    riguardo ad altre birra nn ho ancora “fatto la spesa”, ma credo che sia venuto il momento di aprire il sidro 2005 delle baladin…

    auguri a tutti 😉

  2. Bevuto ieri la Boskeun di 2 anni fa e quella di quest’anno, che dire senza parole. Poi non contenti abbiamo aperto una Stille Nacht di quest’anno.
    De Dolle per Pasqua e niente robe mischiate da mangiare, Pasquetone docet!

  3. Dopo un mini consulto su facebook ho optato per una Rodenbach Vintage 2007 da bere con l’ abbacchio, vado di contrasto.
    Il primo pensiero era per una bock o una amber ale, è arrivata un Orval che mi ha incuriosito, poi pensavo ad una sour proprio mentre Fabio Zaniol suggeriva una flemish, a casa ho delle Vintage 2007/9/10 e allora… poi ho pensato anche a stappare l’ unica ReAle Oak Aged, ma ha vinto il Belgio… Buona Pasqua!

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