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Noir de Dottignies – De Ranke

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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4 Commenti

  1. De Ranke è senza dubbio uno dei miei birrifici preferiti. Negli anni è stato capace di proporre prodotti inusuali senza tradire le tradizioni brassicole belghe e senza rincorrere mode e isterie collettive. La sua linea di birre è composta da veri gioielli, ognuno dei quali ha rappresentato una novità: la XXBitter è stata tra le prime incarnazioni di Belgian Ale extra luppolate, la Guldenberg uno dei primi esempi di impiego di brettanomiceti dopo la famosa Orval, la Père Noel una natalizia sui generis, la Kriek un prodotto di nicchia che difficilmente si trova nell’offerta di birrifici “standard”. In tutto ciò meraviglia il livello qualitativo generale, che si assesta su livelli altissimi, e che la Noir de Dottignies conferma in pieno. Provata alla spina al Ma che siete, questa scura di De Ranke è una birra splendida, che offre un ventaglio di aromi e profumi impressionante: si parte con note tostate e speziate, a cui si aggiunge un deciso fruttato, il tutto accompagnato dai sentori provenienti dalla generosa luppolatura. Il finale è perfetto, con un’eleganza e un equilibrio eccelsi. Ah, il tenore alcolico è ragguardevole (9% alc.), ma difficilmente ve ne accorgerete.

  2. Devo ammettere che quando nel 2008 cel’avevamo alla spina anche noi mi lascio molto deluso. Anche quando l’assagiai in Belgio era indecente. Cioè fatta bene, senza errori banali, al massimo una punta di HSA, ma i malti tostati, il luppolo e l’alcohol non erano assolutamente bilanciati e generavano questo cocktail di sapori slegati abbastanza sgradevole. Infatti accantonai la birra senza più ritornarci. Magari le prime cotte… Riassaggerò assolutamente!

  3. Quando si parla di De Ranke neanche servirebbe,ma confermo le sensazioni del Presidente:birra straordinaria.Sempre alla spina al Macche,poche volte ho provato una birra capace di nascondere una gradazione così sostenuta dietro un equilibrio del genere.Aspetto fantastico,complesse note di liquirizia,speziate,di caffè e caramello ripulite da un finale splendidamente luppolato.Mé cojoni che birra..

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