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Tour birrario in Scozia (parte I): l’elegante Edimburgo

Considero la Scozia uno dei paesi più affascinanti d’Europa.  L’eleganza di Edimburgo, la dinamicità di Glasgow, il fascino delle Highlands e la natura selvaggia delle isole la rendono uno dei luoghi più interessanti da visitare. Oltre al folklore, al suono delle cornamuse e al whisky, la Scozia presenta un’importante tradizione birraria. Per questo, in occasione dell’ultima lezione del mio corso di Beer Sommelier, ho colto al balzo l’occasione per approfondire la mia conoscenza della scena birraria scozzese. Edimburgo, Glasgow e l’isola di Arran sono state le tappe del mio viaggio. Oggi partiamo parlando della capitale.

Edimburgo è una città molto poco scozzese. Signorile e ordinata, è il centro finanziario della Scozia e la sede della maggior parte delle imprese e delle multinazionali del paese. Molto frequentata da stranieri, è una città cosmopolita, sempre viva e dalla fervida vita culturale.

pub caledonian brewery

La mia prima tappa è stata la Caledonian Brewery (sito web), dove si teneva il mio corso. Il birrificio si trova nel quartiere di Shandon, a dieci minuti a piedi dalla stazione dei treni di Haymarket e a cinque minuti a piedi dallo Stadio degli Heart of Midlothian. La gente del posto lo chiama “The Caley”, è stato fondato nel 1869 e si tratta dell’ultimo birrificio superstite di oltre quaranta presenti a Edimburgo nel XIX secolo.

La Caledonian Brewery produce 3 birre principali e diverse stagionali. La più conosciuta, e senza dubbio la più bevuta in città, è la Deuchars IPA, una India Pale Ale leggera e molto bevibile. Le altre sono la Edinburgh Castle (una Scottish Ale, fino a qualche anno fa conosciuta come Caledonian 80, scura e dal sapore tostato) e la Flying Scotsman (una bitter).

Il birrificio è all’avanguardia, ma l’interno in muratura mantiene intatto il fascino del passato. La chicca è la presenza di un pub per i dipendenti, con le birre della Caledonian alla spina e in bottiglia. Una Edinburgh Castle gustata con una scottish pie dopo una dura giornata di lavoro non è affatto male!

BowBar

Il tour birraio di Edimburgo è continuato con altri due bar scovati su internet. Il primo è il conosciutissimo Bow Bar (80 West Bow, sito web), situato nella città vecchia a pochi minuti di cammino dal castello. L’aspetto è da vecchio bar scozzese con finiture in legno e cimeli sui muri, ma la selezione delle birre è decisamente al passo coi tempi. Sono presenti 8 birre a pompa e 4 alla spina, tutte di birrifici artigianali del Regno Unito. Ottima è anche la scelta delle birre in bottiglia, con diverse birre norvegesi e americane, così come quella dei whisky, che ovviamente da quelle parti rappresenta un elemento fondamentale per giudicare un buon pub.

La clientela è molto varia e va da gente del posto a turisti, fino ai beer hunter come il sottoscritto. I prezzi purtroppo non sono molto economici, ma si paga la posizione nel cuore della vecchia Edimburgo. Ho assaggiato una Happy Chappy, una Pale Ale molto luppolata del birrificio scozzese Cromarty, e una Highland Orkney Porter, una Porter molto corposa proveniente dalle Isole Orcadi (birrificio Highland).

The Hanging Bat, Lothian Road, Edinburgh (interior bar)

L’altro pub che ho visitato è l’Hanging Bat (133 Lothian Road, sito web). Per arrivarci occorre percorrere, partendo dal centro, buona parte di Lothian Road, la strada principale che passa sotto il castello. L’Hanging Bat è un vero paradiso da beer geek: 20 birre tra spine e handpump e più di 100 in bottiglia. Fra quelle alla spina si segnala un’ottima scelta di Saison e Farmhouse Ale: io ho assaggiato una Saison prodotta dal birrificio del locale e denominata Hibernation Series #2 (maturata 3 mesi in botti di Calvados) e una Milk Stout della Bristol Beer Factory.

La particolarità del locale è che non serve le classiche pinte, unico bar in Scozia a distinguersi per questa peculiarità come riportato esplicitamente sul menu. Le birre invece sono servite nel cosiddetto “schooner” corrispondente a circa 2/3 di pinta. Nella selezione a farla da padrone sono i birrifici della “new wave” birraria inglese, ma non mancano parecchi produttori americani, diverse birre belghe e un paio di Toccalmalto. Nel retro è presente un microbirrificio, Hanging Brewing Co, che stagionalmente produce delle birre per il locale. Ottima la cucina (delizioso lo smoked pork) e prezzi buoni. La lontananza dal circuito turistico si avverte nettamente.

Per Edimburgo è tutto. Nella seconda parte del report parleremo di Glasgow e dell’isola di Arran.

L'autore: Niccolo' Querci

Bergamasco di nascita. Vive a Bruxelles dal 2011 dove si occupa di fondi europei. Ha ottenuto la qualifica di Beer Sommelier presso la Beer Academy di Londra, ha scritto una guida birraria su Bruxelles ed è membro della British Guild of Beer Writers. Ama girovagare per il Belgio e per l'Europa per scoprire nuovi birrifici e nuove birre. Ha una predilezione per le Saison e una venerazione per la birra trappista Orval.

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2 Commenti

  1. Buon pomeriggio…

    Mi permetto una piccola correzione essendo tifoso e membro della FoH (Foundation of Hearts) Il nome corretto della squadra è Heart of Midlothian senza la s!!! Questa s viene aggiunta solo quando il nome della squadra viene compresso diventando Hearts… Perdonami per l’appunto ma essendo io tifoso ci tengo molto!!!

    PS: Deuchars IPA e Edinburgh Castle 80/- sono due resident beer del pub dove il nostro gruppo di tifosi, Scozzesi e Italiani, si trova sempre prima e dopo le partite casalinghe al Tynecastle Park… La cosa che mi manca di più quando purtroppo sono in Italia oltre agli amici e ai miei amati Hearts sono proprio queste due Ale……

    • Correggiamo, figurati. Io rompo le scatole se dici “la” Lambic e non “il” Lambic, quindi capisco benissimo 🙂

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