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Regalare birra artigianale: 5 consigli per non sbagliare l’acquisto

Ormai da qualche giorno negozi e centri commerciali hanno rispolverato gli addobbi natalizi, quindi possiamo considerare sdoganato anche quest’anno l’argomento regali. Se siete particolarmente previdenti starete già pensando a cosa acquistare in vista delle prossime festività, ma la scelta può rivelarsi ostica nel caso della birra artigianale. Come essere sicuri di fare un dono birrario davvero gradito? O come orientarsi tra le mille possibilità quando si conosce poco o niente di birra? Nell’articolo di oggi cerchiamo di fornire qualche indicazione generale per rendere la scelta più semplice: non uno sterile elenco di prodotti, generalmente poco adattabile alle varie esigenze, ma alcuni suggerimenti di massima da cui partire per avere le idee più chiare. Perché regalare birra artigianale può dare grandi soddisfazioni, a patto di muoversi con consapevolezza.

Considera il suo grado di preparazione (e il tuo)

Il primo errore in cui spesso si incappa quando si regala birra artigianale è non considerare il livello di conoscenza del destinatario del dono. Se è un esperto e tu non lo sei, il rischio è di regalare un prodotto scontato, che magari per te è una chicca introvabile ma per lui una birra alquanto banale. A ruoli inversi, invece, il pericolo è di acquistare un prodotto fin troppo esclusivo: probabilmente un neofita si troverebbe in difficoltà con la tiratura limitata di qualche Gueuze o di una Imperial Stout affinata in botte, senza riuscire ad apprezzarla davvero. Inutile sottolineare che è meglio evitare le versioni natalizie dei grandi brand delle multinazionali, che spesso sono poco più che semplici operazioni commerciali.

Valuta un corso di degustazione

I corsi di degustazione rappresentano un ottimo regalo in ottica birraria. Esistono infatti sia iniziative entry-level, adatte quindi a chi è alle prime armi, sia di approfondimento, sicuramente gradite a chi è già esperto in materia o comunque possiede una valida conoscenza dell’argomento. In questo caso è difficile commettere errori, soprattutto se ci si affida a una piattaforma con un’offerta ampia e variegata. Sul nostro sito Formazione Birra, ad esempio, trovi diverse soluzioni, adatte a tutte le esigenze. Alterniamo iniziative online, comode e funzionali, con altre in presenza. Se il regalo è destinato a un neofita, la scelta più opportuna è un corso di degustazione di 1° livello: ne abbiamo in programma uno online all’inizio del 2024, quindi ideale come tempistiche. Se invece il dono è rivolto a una persona più smaliziata, allora potrai orientarti o su un corso di 2° livello, anche questo online, o sul nuovo master sugli abbinamenti, che inizierà a febbraio a Roma.

Pacchetti e box

Una soluzione standard, ma sempre molto apprezzata, è regalare una delle tante box natalizie proposte dai birrifici artigianali italiani. Si va da “semplici” confezioni regalo di birre natalizie a proposte più strutturate, con bottiglia, bicchieri e gadget. Una delle tendenze che si è sviluppata di più negli ultimi tempi è rappresentata dalle collaborazioni tra birrifici e produttori di panettoni per la creazione di box speciali con un abbinamento non convenzionale – per fortuna, aggiungiamo noi: basta con il solito spumante! Anche distributori ed ecommerce propongono pacchetti ad hoc per le festività: esclusi per ovvie ragioni i sempre diffusissimi calendari dell’Avvento, una buona alternativa sono le confezioni speciali con sole birre natalizie (o Kerstbier). Anche in questo caso però tieni a mente ciò che abbiamo scritto sopra come primo consiglio.

Occhio ai gadget

Talvolta i gadget birrari diventano l’alternativa a cui si punta quando non si hanno le idee chiare, soprattutto in un’ottica low-cost. Questa scelta però è soggetta a rischi evidenti, perché trovare un oggetto utile e davvero gradito è assai complicato. Il più delle volte infatti i gadget sembrano divertenti a prima vista, ma diventano presto noiosi e inadeguati. Senza considerare che se il destinatario del regalo è un esperto di birra, sarà già in possesso di decine di apribottiglie o magliette a tema. Attenzione quindi all’illusione del low-cost, perché quasi sicuramente porterà a doni fallimentari. Ma anche spendendo molto il rischio è di sbagliare totalmente acquisto: magari acquisterete un costoso spillatore da casa, per scoprire poi che è compatibile solo con birre industriali di bassa lega. Con i libri difficilmente andrete incontro a errori, ma anche qui occorre sapersi orientare un minimo (con il pericolo di scegliere un titolo già letto). Con una gift card, invece, dovreste cavarvela in maniera dignitosa, accettando però di fare un regalo più impersonale.

“Date a un uomo una birra e berrà un giorno…”

“…Insegnategli a fare birra e berrà tutta la vita”. L’adagio non recita proprio così, ma si adatta benissimo al nostro discorso. Una buona alternativa come regalo birrario può essere un kit per l’homebrewing, cioè destinato alla produzione casalinga di birra. È un’attività perfettamente legale e che può offrire grandi soddisfazioni, nonché aprire le porte verso un hobby con risvolti impensabili – il 90% dei birrai professionisti italiani viene da esperienze del genere. Un kit base per l’homebrewing è relativamente economico e permette di produrre oltre 20 litri di birra con uno sforzo minimo e senza competenze specifiche in materia, con risultati apprezzabili se si seguono le istruzioni con attenzione. Se il destinatario del regalo è già un homebrewer di suo, allora un dono gradito può essere qualsiasi strumento inerente il suo hobby. Attenzione però: più cresce l’esperienza in un campo, più salgono le aspettative. Anche in questo caso perciò è importante sapere cosa stai facendo (e regalando).

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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