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Nuove birre da Liquida, Ritual Lab, Eastside, Rebel’s, Lariano, Alder e molti altri

Nelle ultime panoramiche sulle nuove birre italiane ci siamo concentrati sul ritorno prepotente delle collaborazioni, quindi non deve meravigliare se la carrellata di oggi è ricca di novità rientranti  in questa particolare tipologia. Come la High Gravity (9%), una Triple IPA realizzata da Liquida (sito web) in collaborazione con Ritual Lab (sito web). Le Triple IPA sono un sottostile poco indagato in Italia e tra i più difficili da realizzare senza sfociare in prodotti pesanti e stucchevoli. C’è quindi grande attesa nei confronti di questa creazione, per la quale i birrai Luca Tassinati e Giovanni Faenza hanno deciso di valorizzare al massimo i luppoli Citra, Mosaic e Nelson Sauvin, innestandoli su una base maltata costituita da solo malto Pils tedesco. Il risultato è una birra morbida e vellutata, dagli intensi aromi fruttati e un tenore alcolico ben nascosto. Nel frattempo Liquida ha presentato anche l’ultima  declinazione della sua Passenger, con cui il birrificio sperimenta i luppoli provenienti da diversi coltivatori del mondo. La Maori Passenger (6%) è brassata con soli luppoli neozelandesi (Nelson Sauvin e Motueka) forniti dall’azienda Hop Revolution, in grado di regalare note di passion fruit, uva spina e pesca.

Sono invece due le collaborazioni in cui il birrificio laziale Eastside ha messo lo zampino recentemente. La prima è prodotta da Rebel’s (sito web), si chiama Glock (8%) ed è una Imperial Saison realizzata con la tecnica del double dry hopping. Aspettiamoci quindi una versione più alcolica e luppolata delle classiche Saison, caratterizzata dall’impiego della sola varietà Mosaic. La parte più interessante riguarda però la fermentazione, perché avvenuta tramite l’inoculo di due diversi lieviti: Belgian Saison e Saccharomyces “Bruxellensis” Trois. L’altra collaborazione uscirà invece a marchio Birrificio Lariano (sito web) ed è anch’essa una Triple IPA che promette faville: si chiama semplicemente Daje (10%) ed è brassata sul modello della West Coast, senza torbidità e morbidezza tattile ma piuttosto con un grande controllo della luppolatura, ottenuta con varietà Centennial, Mosaic e Vic Secret. Concludiamo la corposa parentesi dedicata a Eastside con la The Lawyer (4,5%), una classicissima Golden Ale britannica che si aggiunge alle altre birre dell’azienda di Latina dedicata agli stili del Regno Unito.

Continuiamo a tenerci alti con la gradazione alcolica introducendo l’ultima creazione a firma Alder (sito web), battezzata semplicemente Bar (9,2%). Si tratta di una Breakfast Stout, curioso filone delle tradizionali scure britanniche realizzate con ingredienti “da colazione”. La ricetta della Bar prevede infatti l’impiego di un 25% di avena, lattosio, vaniglia Bourbon e zucchero bruno, oltre all’aggiunta di caffè Brasile Bahia (Catuai e Catucai) fornito da His Majesty the Coffee e granella di fave di cacao Ecuador (Nacional Acriollado) fornita da Brave Beans. Il risultato è una birra dal corpo pieno, molto densa, oleosa e vellutata, in cui le note aromatiche del caffè si fondono con quelle del cacao, con un tocco delicato di vaniglia ad amalgamare il tutto. Al momento la Bar è disponibile solo presso la tap room di Seregno (MB), ma proprio in queste ore dovrebbe rendersi disponibile anche presso i consueti rivenditori.

Sarà invece disponibile a partire da domani la new entry del birrificio Brew Gruff (sito web) di Verona, anche questa frutto della partnership con un altro produttore italiano: il veneto Lucky Brews (sito web). La birra si chiama Grosse Koalition (5,8%) e può essere definita una Rauch Dunkelweizen perché aggiunge note affumicate all’antico stile delle birre scure tedesche di frumento tedesche. La particolarità risiede nell’affumicatura del malto, avvenuta su legno di quercia e non sul classico faggio, ch regala toni più complessi e “legnosi”. Il frumento maltato rappresenta il 57% della base fermentescibile, con una frazione dello stesso parimenti affumicata. È una birra di colore arancio, leggermente dolce come tutte le Weizen, ma con una base che vira più sul caramello. Ha un carattere forte e deciso derivante non tanto dal tenore alcolico, comunque contenuto, quanto dall’affumicatura dei malti.

Restiamo nell’ambito degli stili tedeschi per presentare la Zauberziege (6,5%), annunciata un paio di settimane fa dal birrificio Jungle Juice (sito web). Ispirata alle tradizionali Bock bavaresi – uno stile che si adatta particolarmente alla stagione in corso – la Zauberziege è realizzata con un mix di malti di varietà Monaco chiaro e scuro e Melanoidin e da una luppolatura delicata ottenuta con cultivar Perle e Hallertau Mittelfruh. Il risultato è una birra di colore ambrato carico, con un corpo medio-elevato e un bel profilo maltato, in cui si ritrovano note di pane tostato, biscotto e nocciola. La bevuta è calda e morbida, mentre il luppolo serve solo per contrastare la parte maltata, senza apportare un reale contributo in termini aromatici. Le classiche basse fermentazioni continuano a intrigare i birrifici italiani e noi non possiamo che esserne felici.

Concludiamo questa ampia panoramica piena di nomi importanti con la nuova creazione di Cask Irpinia (sito web). La cantina brassicola campana ha infatti da poco sfornato la sua Farmhouse Aglianico Grapes Brett (5%), gemella dell’altra Farmhouse della casa. Come il nome suggerisce, nel processo produttivo sono state usate bucce di uva Aglianico in macerazione per 4 mesi, fase a cui è seguito un affinamento in botte della cantina Casa Brecceto durato altri 9 mesi. A livello di microrganismi i protagonisti principali sono i Brettanomyces, che hanno reso la birra piuttosto secca, aggiungendo il loro immancabile tocco aromatico a un profilo comunque dominato dalla presenza dell’uva. Nel complesso la birra ricorda alla lontana un prosecco per le sfumature vinose provenienti dal passaggio in botte e soprattutto dalla macerazione delle bucce di Aglianico.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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