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Nuove birre da Altotevere, Birra Perugia, Eremo, Alder + Birrificio Italiano, Rurale e altri

L’Elfo Pub è un locale situato nel cuore di Perugia, che promuove la cultura birraria da molti anni, precisamente diciotto. La maggiore età è stata raggiunta lo scorso ottobre e, oltre a celebrare il traguardo con una settimana di festeggiamenti, il proprietario Natale Acri ha chiesto a tre birrifici del territorio di creare altrettante birre per l’occasione, con le quali apriamo l’articolo di oggi sulle novità del settore. La prima si chiama La Diciottenne (4,8%), è stata realizzata da Altotevere (sito web) ed è un’Italian Pils contraddistinta da un dry hopping di Kazbek, varietà ceca conosciuta anche con il soprannome di “Super Saaz”. Facile fa bere e asciutta, si contraddistingue per un fresco profilo agrumato con sfumature floreali e speziate e per la croccantezza dei malti. Ultima Buca (6%) è invece un’Hoppy Amber Ale realizzata da Birra Perugia (sito web), in cui il luppolo australiano Eclipse fornisce aromi di mandarino, resina e zest di limone, accompagnati da pennellate biscottate ed erbacee. Accetto il 18 (5%), infine, è una Blanche sui generis di Birra dell’Eremo (sito web), che in aggiunta ai classici coriandolo e scorza d’arancia prevede un’aromatizzazione con tè Eary Grey Blue Flower in maturazione.

Che succede quando due birrai amanti delle basse fermentazioni si incontrano per creare una birra a quattro mani? Succede che gli amanti delle Lager cominciano a salivare, soprattutto se i nomi coinvolti sono altisonanti. E il caso è proprio questo, perché da una parte troviamo Marco Valeriani di Alder (sito web), dall’altra Agostino Arioli del Birrificio Italiano (sito web). Dal loro incontro in sala cotte è nata la Zlata Ulicka (5%), una birra espressamente ispirata alla cultura brassicola della Repubblica Ceca, sulla scia di quanto sempre più spesso sta accadendo in Italia. La ricetta infatti si ispira alle scure Tmavý Ležák e ricorre a malti Pils boemi, malti speciali e torrefatti e luppoli nobili continentali. Di color ramato scuro, si lascia apprezzare per l’equilibrio tra il carattere tostato, le note dolci di malto e un aroma erbaceo e speziato. Il nome è quello del Vicolo d’Oro del centro di Praga, storico ritrovo degli alchimisti europei. Per assaggiare la Zlata Ulicka vi basterà attendere il 3 novembre, quando Marco e Agostino saranno in tour tra i locali di Seregno, Lurago Marinone e Milano.

Negli ultimi anni per i birrifici si sono moltiplicati i prodotti dedicati al processo produttivo, in particolare quelli destinati alla luppolatura. Le one shot diventano allora, sia per birrifici che per fornitori, il modo migliore per testare certe innovazioni, come successo ad esempio con l’ultima birra a firma Birrificio Rurale (sito web). La nuovissima Scent of Hops (8%), annunciata la scorsa settimana, è una Double IPA realizzata con “YCH 301 Trial” della Yakima Chief, frutto delle continue ricerche nei processi criogeni associati ai luppoli. L’obiettivo in questo caso è ottenere un contributo simile a quello del luppolo fresco, preservando al massimo l’aroma dei coni ed evitando di cedere alla birra tutte quelle componenti vegetali che tendono a comprometterne il gusto. La Scent of Hops è disponibile in lattina da 33 cl e in fusto.

Come qualcuno di voi saprà, lunedì 7 novembre parleremo di luppolo fresco nell’evento di Formazione Birra con Italian Hops Company e Porta Bruciata. La Wet Hop che berremo (la Gandover) non è ovviamente l’unica birra italiana prodotta con il raccolto dell’azienda modenese. Tra le tante creazioni che stanno vedendo la luce segnaliamo anche la Begun (6,4%), una Belgian IPA nata dalla collaborazione tra due giovani ma talentuosi birrifici marchigiani: Styles (sito web) e Birraformante (sito web), entrambi operanti nella provincia di Fermo. La ricetta gioca sull’armonia tra le varie anime della birra (la speziatura del lievito, il floreale dei luppoli, la grazia dei malti) nonché tra i diversi approcci dei due birrai: da una parte quello più fedele agli stili di Christian Barchetta (Styles), dall’altro quello più estroso e creativo di Marco Simoni (Birraformante).

E visto che ormai siamo entrati nell’argomento, concludiamo con un’altra Fresh Hop. È la Ops (4,5%), annunciata di recente dal Birrificio 17 (sito web) di Castello di Godego (TV) e realizzata ovviamente con luppolo appena raccolto. Lo stile di riferimento è quello delle Pale Ale di stampo britannico, a cui i fiori di luppolo conferiscono un amaro erbaceo e una leggera sfumatura resinosa. La birra è disponibile in lattine da 33 cl, nella nuova veste grafica che il birrificio veneto ha inaugurato di recente. Interessante la dicitura che si trova al centro dell’etichetta e che recita “birra non industriale”: un’espressione inedita per il nostro mondo, ma che da un punto di vista comunicativo può riservare sorprese interessanti per il birrificio.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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