Complice l’ormai imminente Beer & Food Attraction, fiera di settore per eccellenza, negli ultimi giorni i birrifici italiani hanno annunciato diverse nuove birre. Il laziale Eastside ne ha lanciate addirittura due a distanza di neanche una settimana, che rientrano nei due filoni su cui il produttore di Latina si è specializzato in questi anni: gli stili “quotidiani” britannici e le Imperial Stout con ingredienti speciali. Alla prima tipologia appartiene la Miss White (4,2%), una Pale Ale che si muove nel solco della tradizione, ma con un tocco di modernità . Il mix di luppoli infatti prevede non solo il classico East Kent Golding, ma anche l’americano Citra che aggiunge sfumature agrumate e resinose a un profilo aromatico contraddistinto da note di cereali, miele ed erba sfalciata. L’altra novità di Eastside si chiama Prima Guardia (11%) ed è una Russian Imperial Stout arricchita da caffè specialty vietnamita Dung K’no della torrefazione Aliena, grue di cacao ghanese e cubi di rovere americana precedentemente tenuti a bagno nel Cordiale per 2 mesi (questi ultimi servono per simulare un passaggio in botte). Entrambe le birre sono state presentate in anteprima lo scorso weekend, rispettivamente alla Scurreria di Genova e al Ma che siete di Roma.
Sarà invece presentata a Beer & Food Attraction la nuova versione della Black-X (5,5%) del birrificio The Wall (sito web), una scura che cambia ricetta a ogni release. Questa volta siamo al cospetto di una Chocolate Stout con lamponi, che sembra quasi un’evoluzione della precedente Black-X: anche all’epoca (ottobre 2022) la ricetta di partenza fu quella di una Chocolate Stout, senza aggiunta di frutta ma impreziosita dalla presenza di fave Tonka. In questo caso la ricetta invece prevede l’impiego di fave di cacao monorigine del Ghana, oltre a lamponi in fase di fermentazione. Il risultato è una birra da corpo scorrevole, che si lascia apprezzare per sentori di cacao e di caramello a cui subentrato le pennellate dolci e aromatiche provenienti dai lamponi e quelle speziate delle fave di cacao. Per assaggiarla dovrete attendere la fine della kermesse riminese: la novità di The Wall sarà disponibile a partire dal 23 febbraio.
Sempre a Beer & Food Attraction sarà presentata la Billy Hard (4,2%), la neonata del birrificio toscana Renton prodotta in collaborazione con il marchio inglese Rooster’s Brewing Co. (sito web). La birra è definita una Modern Best Bitter, perché rivista in chiave contemporanea uno degli stili fondamentali della cultura brassicola britannica. I malti e il lievito sono rigorosamente inglesi, ma ovviamente la contaminazione riguarda i luppoli, di origine americana. Ad aggiungere modernità alla ricetta c’è il ricorso alla tecnica del dip hopping, un metodo di luppolatura che è emerso solo negli ultimi anni. Il risultato è una birra ben valorizzata dai malti inglesi, che tuttavia lasciano il campo alla spinta fruttata e agrumata dei luppoli. Il corpo leggero e la moderata carbonazione completano l’opera. La Billy Hard sarà presente anche in un evento per operatori del settore che Renton sta organizzando proprio nei giorni della fiera riminese.
Sono due le creazioni inedite annunciate di recente dal birrificio Kashmir (sito web), che al momento è probabilmente il produttore più attivo in Italia da questo punto di vista. La prima si chiama Yoshimura (6,5%) ed è una Hazy IPA realizzata con i tre luppoli preferiti dal birraio Romain Verrecchia (usati anche in double dry hopping): Citra, Mosaic e Sorachi Ace. Il grist è composto non solo da malto Pils e avena, ma anche da malto Cara 30 che contribuisce a bilanciare l’abbondante luppolatura, fornendo un corpo ben definito. Il ventaglio aromatico si muove tra suggestioni di cocco, pesca bianca, albicocca e agrumi, accompagnate da un amaro piuttosto educato. Nota di colore: l’illustrazione in etichetta è ottenuta con il supporto dell’intelligenza artificiale. Appartiene invece allo stile delle Best Bitter la Eric (3,8%), sebbene anche in questo caso ci sia una deviazione dai dettami britannici per l’impiego di luppoli americani Cascade e Willamette (entrambi comunque imparentati con l’inglese Fuggle). Oltre a un leggero agrumato, troviamo le caratteristiche standard di una Bitter: crosta di pane, biscotto, leggero caramello e un accenno terroso. Infine segnaliamo anche la nuova versione della Double IPA Lamortesua (8,1%), realizzata con luppoli dell’area del Pacifico (Nectaron, Vic Secret e Galaxy).
È stata annunciata solo qualche giorno fa l’ultima creazione del birrificio Torre Mozza (sito web), produttore veneto piuttosto giovane ma già ben inserito nell’ambiente. La suo Fuko (7%) rientra nella tipologia delle New England IPA, che nella loro versione più autentica – anche se sarebbe più corretto parlare di Hazy IPA – si trovano sempre meno facilmente in commercio. La Fuko invece sembra ripercorrere fedelmente il modello stilistico: chiara, torbida e morbida al palato (c’è una percentuale di fiocchi d’avena), con profumi esplosivi di ananas e pesca e un finale moderatamente amaro. Se vi mancano le IPA opalescenti in stile East Coast sapete cosa bere, considerando che dovrebbe essere disponibile sia in fusto che in lattina (33 cl) proprio a partire da questa settimana.
E concludiamo con un’Italian Pils, quella lanciata di recente dal campano Birrificio del Sannio (sito web). La birra si chiama Lux (5,3%) e sembra inserirsi perfettamente nella variante di Pils che si è diffusa nel nostro paese, per poi conquistare anche i birrifici e i bevitori stranieri. La Lux, infatti, è una Pils focalizzata sul luppolo, ma in maniera elegante, senza svilire il contributo dei malti che si esprime con toni di cereali e miele. Poi però arriva la sferzata luppolata, erbacea e floreale, che dona profondità e freschezza alla bevuta, lasciando una buona sensazione di appagamento. Come da copione è previsto dry hopping, ma ottenuto totalmente con varietà continentali (nello specifico Perle, Tettananger e Saaz).