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Nuovi marchi birrari: Dank Brewing, Linfa Brewery, Birra Egregia e Birra X/O

Sebbene il mercato birrario nazionale continui a offrire indicazioni confortanti, finora nel complesso il 2023 non si è rivelato un anno facile e difficilmente si concluderà in maniera diversa. Tuttavia negli scorsi mesi l’ambiente  ha visto la nascita di alcuni interessanti progetti brassicoli, che confermano non solo una certa vitalità del settore, ma anche standard qualitativi già alti per chi si affaccia sul mercato. E rispetto agli ultimi anni c’è anche un curioso ritorno delle beer firm, fenomeno probabilmente alimentato da una situazione economica diversa dal passato, che si aggiunge al nuovo filone dei “marchi paralleli” dei birrifici: brand autonomi per identità e ricette, ma spesso legati a doppio filo con il birrificio con il quale collaborano o dal quale nascono. Insomma, la situazione è molto liquida e in fermento – per usare due termini legati alla nostra bevanda – e oggi ve ne offriamo uno spaccato segnalando quattro novità assolute.

Dank Brewing

Cominciamo proprio da un nuovo marchio sinergico: Dank Brewing , presentato ufficialmente a livello nazionale solo qualche giorno fa. Alla base del progetto c’è la collaborazione con Blink Brewery di Pesaro, meglio conosciuto in passato come birrificio Birracruda. Non è un caso dunque che l’head brewer di Dank Brewing sia Emanuele Lucarini di Blink, un birraio giovanissimo (classe ’99) con alle spalle un percorso formativo di primo livello e diverse esperienze in birrifici italiani. Emanuele continuerà a lavorare in Blink come secondo birraio, ma nel frattempo ha assunto questo ruolo di responsabilità per Dank Brewing . Al momento ha realizzato due birre: La Jolla (8,5%), una DDH Double IPA luppolata con varietà Citra, Idaho 7, El Dorado e Talus, e la Stay Chill (4,5%), una Session IPA con luppoli Citra, Mosaic, Talus e Azacca. Seguirà a breve la Fak (6%), una DDH IPA che sarà rilasciata entro la fine di agosto.

Dank Brewing è un progetto ambizioso e interessante, confermato anche dalla cura nei dettagli. Le etichette ad esempio sono opera di Diego Furia, artista romano di spicco della scena tattoo con collaborazioni in Italia e in Europa. Maggiori informazioni su Dank Brewing sono disponibili sul relativo sito web.

Linfa Brewery

Recentissimo è anche l’esordio di Linfa Brewery, marchio romano partito ufficialmente a metà giugno in zona Romanina. Nonostante sia un progetto nuovo, è guidato da nomi inseriti nell’ambiente birrario da anni: Roberto Antonini, Francesco “Brunello” De Santis e il birraio Andrea “Plastika” Nardi. La gamma è già abbastanza ampia e mostra una buona varietà tra stili di diverse culture brassicole. Al momento il ruolo di flagship beer sembra esserselo guadagnato la Reef (5,1%), una Pils leggera ma di carattere, che gioca sull’equilibrio tra i malti tedeschi e i luppoli di origine ceca (Saaz e Kazbek). A lei si affiancano la Seahorse (4,7%), una Pale Ale in cui la resa aromatica dei luppoli americani (Centennial e Citra) si sposa con quella del lievito Kveik Voss; la Mimmo (6%), una IPA di stampo statunitense (luppoli Lemondrop, Citra e Simcoe) con uno “spin” dato dallo zest di limone; la Sugar on my Tongue (8%), una Tripel che gioca tra tradizione e modernità (luppoli Styrian Golding e Mandarina Bavaria), valorizzata dall’impiego di scorza d’arancia.

Anche nel caso di Linfa Brewery è possibile apprezzare una certa attenzione alle grafiche, che restituiscono un’identità visiva coerente e riconoscibile. Per saperne di potete consultare la pagina Facebook del birrificio.

Birra Egregia

Si chiama Birra Egregia la nuova beer firm aperta a inizio maggio a Rolo, in provincia di Reggio Emilia, da una coppia di appassionati: Thomas Luzzi e Laura Lodi Rizzini. Il primo, che si occupa anche della produzione, è diplomato presso l’accademia Dieffe di Padova; la seconda invece è designer con uno spiccato interesse per la birra artigianale. L’obiettivo di Birra Egregia è produrre birre di qualità utilizzando prodotti locali e di prossimità, con un’attenzione alla sostenibilità ambientale. Da qui la scelta di confezionare le birre in lattina e di collaborare con l’Agribirrificio Luppolajo per la produzione delle ricette, impiegando malto da orzo coltivato in loco e sfruttando l’impianto fotovoltaico dell’azienda.

La gamma al momento consta di due birre. La Ponte Rosso (6%) è un’American IPA luppolata con varietà Loral ed Ekuanot che conferiscono note tropicali e floreali; l’Ariolas (4,9%) è invece una Pils piuttosto classica (luppoli Tettnanger) se non fosse per la presenza di una piccola percentuale di fiocchi di riso a integrazione del malto d’orzo. Il marchio ha anche un suo punto vendita a Rolo. Ulteriori informazioni su Birra Egregia sono disponibili sulla rispettiva pagina Facebook.

Birra X/O

Torniamo a Roma per presentare una nuova realtà brassicola, un progetto parallelo nato dal birrificio LöW Brewery. Il neonato marchio si chiama Birra X/O e nasce dall’idea di spingersi oltre i dettami dei classici stili birrari, ricorrendo a ingredienti poco convenzionali, ma integrati con attenzione alle materie prime tipiche della birra. Il birraio si chiama Cosimo del Balzo e le birre di partenza sono tre: la Yellow (4,7%) è una DDH Session IPA con note agrumate di pompelmo, ananas e limone provenienti dai luppoli (varietà Citra e BRU-1); la Sunny (7,1%) è una Double IPA in chiave West Coast moderna, con una secchezza meno marcata e un profilo che vira sulla frutta esotica (luppoli Idaho 7, Mosaic e Centennial); la Modern (4,9%), infine, è un’Italian Pils sui generis, che prevede l’impiego di luppolo Lemondrop e l’aggiunta di melissa che dona un twist inaspettato. Per conoscere meglio il progetto potete seguire la pagina Instagram di Birra X/O.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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