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La storia dell’Old Forge, il pub più sperduto del Regno Unito gestito dagli abitanti del posto

Foto di Graeme Kerr

Vi siete mai chiesti qual è il pub più sperduto del mondo? Se restiamo nei confini del Regno Unito, il primato spetta all’Old Forge, situato sulle rive del Loch Nevis nel villaggio di Inverie. Come probabilmente avrete capito ci troviamo in Scozia e più precisamente sulla penisola Knoydart, nel cuore delle Highlands. Inverie è un centro abitato molto particolare, perché non è collegato alla rete stradale britannica: per raggiungere il villaggio occorre effettuare un’escursione di 27 chilometri su un terreno montuoso oppure prendere un traghetto che parte dalla città di Maillag, situata 11 km più a ovest sulla penisola di Morar. La popolazione supera di poco le cento unità e l’Old Forge è il punto di riferimento per la comunità locale.

Oltre a essere il pub più isolato del Regno Unito, l’Old Forge vanta una storia piuttosto appassionante. Per un decennio fu gestito dal belga Jean-Pierre Robinet, che nel 2014 finì al centro di una vicenda legale quando la polizia, facendo irruzione nell’Old Forge, trovò alcune armi da fuoco non regolarmente registrate. L’uomo, che era solito andare a caccia di cervi, semplicemente non era a conoscenza delle leggi britanniche: aveva un porto d’armi rilasciato in Belgio e pensava che la licenza valesse anche nel Regno Unito.

Nota di colore a parte, all’inizio degli anni ’20 Robinet decise di vendere il pub, creando non poco allarme tra gli abitanti di Inverie. La comunità locale allora fondò la Old Forge Community Benefit Society e, grazie alla partecipazione di 90 azionisti (cioè il 75% della popolazione locale), acquistò il pub. L’operazione fu possibile non solo attraverso finanziamenti diretti, ma anche grazie a una campagna di crowdfunding e ai sussidi del Fondo nazionale per le terre e comunità scozzesi.

L’anno scorso l’Old Forge è rimasto chiuso da gennaio ad agosto per lavori di ristrutturazione avvenuti in seguito al passaggio di proprietà. Gli interventi hanno permesso di rinnovare i locali e di riattivare la cucina a pieno regime, mentre il nuovo staff è subentrato nella gestione di un locale che ora è completamente in mano alla comunità locale. La riapertura ha coinciso con un rinnovato interesse di appassionati nei confronti dell’Old Forge, che spesso è visto come tappa ultima di un piano di escursioni nelle Highland scozzesi. Qualche mese fa il pub propose addirittura una pinta gratuita a chiunque lo avesse raggiunto.

Come spesso accade per il concetto di pub in Regno Unito, l’Old Forge è considerato molto più di un semplice locale dove mangiare e bere. È il luogo di riferimento della popolazione del villaggio, dove tutto accade: feste di compleanno, matrimoni, celebrazioni di vario genere, oltre a serate musicali o tornei ludici. Per gli abitanti di Inverie l’Old Forge rappresenta qualcosa di speciale, un posto collegato con la loro stessa identità collettiva. Per questa ragione la proposta di partecipazione popolare all’acquisto del pub ebbe una così ampia diffusione.

Quali birre sono disponibili all’Old Forge per i temerari che decidono di raggiungerlo? Una scelta non banale, perché è possibile bere in cask le birre della Knoydart Brewery (sito web), che produce Pale Ale, Golden Ale, Porter e Bitter, nonché una birra realizzata appositamente per la riapertura dell’Old Forge: si chiama The Old Forge Revival (4,2%) ed è una classica Pale Ale di stampo britannico, disponibile esclusivamente in cask.

Se cercate una destinazione per il vostro prossimo viaggio, l’Old Forge potrebbe rappresentare la tappa definitiva di uno speciale tour tra le birre (e i whisky) delle Highland scozzesi.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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