Nell’ultima panoramica sui nuovi luoghi birrari, pubblicata a fine maggio, sottolineammo la presenza di ben tre birrerie indipendenti su quattro indirizzi segnalati. Il dato può sembrare banale, ma non lo è: negli ultimi anni le nuove aperture avevano riguardato soprattutto i locali dei birrifici, decretando una piccola crisi per i “normali” pub. Così in quell’occasione salutammo l’inversione di tendenza come una probabile eccezione, che ora tuttavia sembra un po’ meno straordinaria – nel senso di “non ordinaria”. Nella carrellata odierna, infatti, riusciamo a mettere in fila altre quattro novità non riconducibili a birrifici, che quasi ci fanno annunciare il ritorno delle birrerie indipendenti. I numeri sono troppo esigui per parlare di una tendenza, ma appaiono sicuramente confortanti.
Dabòun
Rinunciare dopo quasi 18 anni a un buon contratto a tempo indeterminato per creare qualcosa di personale. È questa la scelta di vita compiuta da Elena Portioli, che nel marzo del 2023 cominciò a cercare a un locale a Correggio (RE) per aprire il suo beershop. Una decisione guidata dalla passione, che ha messo Elena di fronte a non poche difficoltà, prima di riuscire a superarle e realizzare finalmente il suo sogno. Così il primo agosto ha aperto a San Martino in Rio (RE) il beerhop Dabòun, che dopo qualche settimana di rodaggio è partito con un fitto programma di degustazioni e appuntamenti con birrai. Questo è uno degli aspetti che contraddistinguono Dabòun e arricchiscono l’impostazione da beershop moderno: ampia selezione di bottiglie e lattine, ma anche un piccolo banco per la somministrazione, con tre spine a disponibili. Un occhio di riguardo è riservato ai produttori emiliani ed è presente un angolo lettura con alcune proposte da scrittori locali. Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook del locale.
Dabòun
Viale della Resistenza 14
42018 San Martino in Rio (RE)
Sorso
A giugno invece ha aperto i battenti ad Aosta la birreria Sorso, che ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento in città, non solo per la birra artigianale. L’impianto di spillatura consta di sei vie, ma il pub vanta anche un’ampia selezione di lattine e bottiglie. Davvero interessante la proposta gastronomica, con una gustosa offerta classica (smash burger, stinco di maiale) arricchita da alcune divagazioni nella cucina romana (primi della tradizione), secondi piatti e tapas. Il locale punta a promuovere i birrifici locali, ma anche a dare spazio ai produttori del resto d’Italia (Birrificio Clandestino, Croce di Malto, Testadariete, Altotevere, Calibro 22, Canediguerra e altri). Da segnalare anche l’organizzazione di eventi e degustazioni. Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook di Sorso.
Sorso
Via Croce di Città, 37
11100 Aosta
Sottopressione
Dalla Valle d’Aosta spostiamoci di nuovo in Emilia, perché a fine marzo ha aperto a Bologna la birreria Sottopressione. L’impostazione è quella del piccolo pub di quartiere (siamo in zona Bolognina), con una scelta ragionata di spine (impianto da 4 vie) e di bottiglie e lattine. Spazio è riservato ai prodotti dei birrifici italiani (Malcantone, Muttnik, Claterna, MFB, De Lab Fermentazioni, Jungle Juice, Manerba, Edit, Lambrate, ecc.), ma anche a quelli stranieri (De Ranke, De La Senne, Rulles, Samuel Smith, Dupont). Completano l’offerta drink e amari. Per conoscere nel dettaglio Sottopressione potete dare un’occhiata alla relativa pagina Facebook.
Sottopressione
Via Nicolò Dall’Arca, 44/D
40129 Bologna
Maremoto Brewing
Concludiamo con un salto a Milano, dove da qualche mese è attivo il locale di Maremoto Brewing. Si tratta di una neonata beerfirm – è per questo che non lo consideriamo il locale di un marchio birrario già esistente – che ha aperto il proprio pub a due passi da Corso Indipendenza. Si ispira dichiaratamente ai beer bar americani, con uno spazioso bancone, diverse tv che trasmettono eventi sportivi, sala biliardo e freccette. Anche la proposta gastronomica strizza l’occhio agli Stati Uniti, con pastrami sandwich, pulled pork, smash burger, chicken wings e costolette di maiale, nonché tortillas e quesadillas. L’impianto di spillatura è di quelli importanti, con 15 vie e una pompa inglese che ospitano le birre della casa, ma anche produzioni di diversi birrifici italiani e stranieri (Alder, Crak, Nama Brewing, Gaia, Hibu, To Ol, ecc.). Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook di Maremoto Brewing.
Maremoto Brewing
Via Castel Morrone, 1/A
20129 Milano