Eh sì, solo poco più di una settimana fa avevo dedicato un post alle novità brassicole dei produttori italiani, con un elenco anche piuttosto corposo. In realtà dopo pochi giorni mi vedo costretto ad aggiornare la situazione, poiché le notizie in tal senso continuano a susseguirsi. Meglio così, mi vien da pensare, ma per non lasciare il 2010 con birre inevase, non resta che scoprire le produzioni inedite dei birrifici nostrani. In realtà della prima birra mi ero semplicemente dimenticato di parlare, visto che la sua presentazione risale addirittura al passato Salone del Gusto. Si tratta della K-beer del brewpub meneghino Lambrate, che dunque, confermando la recente svolta produttiva, continua a sfornare nuove creature a ritmo impressionante.
A inizio novembre è stata dunque presentata questa nuova birra, che definire “particolare” è poco. Ecco come viene descritta nel comunicato ufficiale (appena un po’ fuori di testa 😛 ), riportato sul forum di MoBI:
K-beer è la nuova birra del BIRRIFICIO LAMBRATE con l’aroma e il gusto inconfondibile del kketnnip, (깻잎) una pianta aromatica molto usata nella cucina tradizionale coreana e ricchissima di prodotti attivi sui TR(I)P. K-beer nasce dalla ricerca scientifica, dall’amore per la tradizione gastronomica e dal gusto per la sfida. Passato e futuro, Oriente ed Occidente. Attiva i tuoi TR(I)P: la nuova via delle spezie passa da qui.
A quanto pare l’impiego della pianta si rivela all’assaggio in una nota piuttosto marcata di anice, oltre a una speziatura non ben definita. Chi era abituato alla vecchia politica del Lambrate, incentrata su pochi prodotti aderenti a stili classici, si chiede se si sentisse il bisogno di questa novità. E’ lo stesso quesito che mi pongo anche io e che mi spinge a domandarvi: vi piace questo nuovo corso intrapreso dal birrificio milanese?
Passando invece a notizie ben più recenti, spulciando il blog di Moreno Ercolani (birraio de L’Olmaia) ho letto che lunedì 20 l’impianto della Birra del Borgo ospiterà una bella cotta collettiva. L’obiettivo è dare vita alla Dozzinale, una ricetta nata da un’idea malsana, della quale il nome offre qualche indizio. Centrale è il numero 12: dodici mani all’opera (quindi 6 birrai), dodici gradi alcolici, dodici diversi malti, dodici diverse qualità di luppolo. Il risultato? Speriamo non sia un mischione senza arte né parte 🙂 .
Dalle informazioni rivelate, i birrai partecipanti all’impresa saranno Valter Loverier (Loverbeer), Riccardo Franzosi (Montegioco), ovviamente Leonardo Di Vincenzo, lo stesso Moreno Ercolani e altri due ancora avvolti dal mistero. Gli ultimi due nomi usciranno chiaramente dalla sfilza di birrai ospiti presenti a Birre sotto l’albero, manifestazione in programma sabato e domenica e che avrà il suo prologo oggi al Blind Pig. Piccola nota di colore: in questo momento su Roma sta nevicando (quasi) copiosamente… è un evento meteorologico più unico che raro, che aggiunge ulteriore magia al festival che terrà banco nel fine settimana 🙂 .
Tornando alle novità birrarie, segnalo che il Bauscia ha pronto il suo Barley Wine, giusto in tempo per le feste natalizie. Si chiama Ambaradan ed è realizzato con l’aggiunta di fichi secchi e zucchero di canna, misura 12,7% alc. Sono state prodotte solo 100 bottiglie, ognuna delle quali presenta un’etichetta completamente scritta a mano. E’ disponibile nel formato da 75cl.
Concludiamo infine con la nuova birra del campano Aeffe, che come probabilmente saprete chiama (quasi) ogni sua creazione con i nomi della smorfia napoletana. Questa volta tocca al 33, anche detto “‘a ricchezza”. Trattasi di una Scotch Ale, tipico stile scozzese, da 6% alc. e confezionata nel formato da 37,5 cl. Come si può leggere sul profilo Facebook di Nabbirra, la birra regala profumi delicati e piacevoli, con un intenso biscotto unito a un fruttato tra pera e mela cotogna. Unico neo è una carbonazione eccessiva per la tipologia, che risulta aggressiva al palato, prima di lasciare il terreno a una gradevolissima nota maltata.
Roma , neve e birra…..what else?
ps Trenitalia almeno questa volta non tirare pacchi , please!
Provate la Boheme Blanche della Brasseria Alpina di San Germano Chisone!!
Ho avuto piacere e privilegio di assaggiare Ambaradan in anteprima: una bomba, vale la scazzottata per una delle 100 bottiglie.
Più che la scazzottata temo il prezzo, che come mercato insegna, in caso di offerta limitata darà una regolata anche alla domanda..
@ Leo
Grazie! molto gentile
@Davide
Il prezzo della bottiglia da cl 75 è di € 1250.
Il motivo per cui costerà questa cifra leggermente alta è: prima di tutto Fico Bianco del Cilento DOP raccolti a mano durante la notte. Etichetta scritta a mano con un blend di inchiostro e oro fuso da una ragazza giovane, illibata e che non ha mai toccato un uomo , quindi con la mano molto ferma.
@polliadb
Spero tu abbia dimenticato una virgola da qualche parte.. 🙂
pensavo l’avesse “scritta” Trentalance 😀
Non ha la mano ferma.