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Nuove birra da Vetra + Lambrate, Ca’ del Brado, Crak, Eastside, Antikorpo e Bellazzi

Ieri è iniziata la Italy Beer Week e da domani cominceranno le dirette in streaming con i birrai del Ballo delle Debuttanti. Le 12 birre rientranti nella nostra iniziativa non sono chiaramente le uniche creazioni inedite di questo periodo, tanto che nel pezzo di oggi ve ne presentiamo molte altre partendo da una prestigiosa collaborazione tutta milanese. Una decina di giorni fa è stata infatti presentata al pubblico la Blastard (6,2%), una Cold IPA realizzata dai birrifici Vetra (sito web) e Lambrate (sito web), che dunque si ispira all’ultima variante luppolata proveniente dagli Stati Uniti. Come da copione il lievito è a bassa fermentazione, mentre non sono previsti cereali diversi dal malto d’orzo (come invece richiederebbe questo stile brassicolo). Il mix di luppoli è ottenuto con varietà moderne provenienti da entrambi gli emisferi. Il risultato è una birra scorrevole nonostante la gradazione alcolica non propriamente contenuta, con decisi aromi di frutto della passione, uva spina, mango e agrumi.

Cambiamo totalmente genere per introdurre la Battirame (5,5%), ultima creazione del birrificio Ca’ del Brado (sito web). La birra esce un po’ dai canoni a cui ci ha abituato il produttore emiliano, perché rientra nella corrente delle Breakfast Coffe Stout. È dunque una scura di ispirazione britannica, caratterizzata dall’impiego di un’alta percentuale di avena non maltata e soprattutto di caffè infuso a freddo e aggiunto dopo la fermentazione. La miscela, proveniente dalla torrefazione Orsonero e selezionata dal bistrot Allegra, è un blend di Brasile naturale ed Etiopia lavato. La birra entra al palato con un corpo pieno e setoso, una predominanza di note aromatiche da caffè (torrefatte e di cacao) e scorre ricca al palato senza rinunciare a un’ottima bevibilità. Il nome è un riferimento agli edifici fluviali situati a Bologna lungo il tratto urbano del canale Navile, che ospitavano officine per la lavorazione del rame e di altri metalli.

Molto particolare è la new entry del birrificio Crak (sito web), non tanto per la birra in sé, quanto per il contesto in cui è nata. Il primo marzo infatti ha debuttato il Racing Team Guerrilla Corse, sponsorizzato dal birrificio veneto. Il team composto da Anthony Pravato e Andrea Alverdi si è subito messo alla prova nel Panda Raid, un’emozionante competizione che si svolge nel cuore del Deserto del Sahara e a cui partecipano esclusivamente Fiat Panda 4×4: in altre parole è un rally di 2.000 km in puro stile anni ’80, dove sono ammesse solo mappe cartacee e una bussola come guida. Ovviamente per l’occasione Crak ha prodotto una birra celebrativa battezzata Panda Raid (5,8%), una Modern IPA in stile Guerrilla (l’ammiraglia della casa) extra luppolata con varietà Amarillo, Nelson Sauvin e Mosaic.

Sono ben tre le novità annunciate di recente dal birrificio Eastside (sito web), tutte molto diverse tra loro. Partiamo dalla Sangue Misto (13%), un Barley Wine frutto dell’assemblaggio di diverse birre maturate in legno per un minimo di 24 mesi. I singoli batch provengono da tre differenti botti, ognuna delle quali in grado di fornire un contributo aromatico specifico: una ex rum con note speziate, un’altra ex bourbon con pennellate di vaniglia, infine una ex whisky (utilizzata successivamente, per un intero anno, a nobilitare dello sciroppo d’acero) con una prepotente impronta di caramello bruciato. È una birra ovviamente complessa, calda e quasi completamente piatta. La seconda novità di Eastiside si chiama Wild Rover (4,3%) ed è una Irish Stout contraddistinta dall’uso massiccio di fiocchi d’orzo a integrazione del malto. Perfetta per il servizio a pompa o a carboazoto, è vellutata e molto aderente allo stile di ispirazione. Non la trovate disponibile perché è andata esaurita in pochissimo tempo, ma un fusto è stato messo da parte per essere attaccato la B-Side di Latina. Indovinate per quale ricorrenza? Esatto, San Patrizio. L’ultima inedita di Eastside è infine la Localz Only Marzen (5,8%), seconda incarnazione del progetto Localz Only dedicato a birre distribuite solo nei dintorni del birrificio. In questo caso è stato scelto il celebre stile tedesco, interpretato in maniera classica con aromi di miele, crosta di pane, un leggero floreale e sfumature di biscotto e frutta secca.

Sono invece due le birre inedite che il birrificio Antikorpo (sito web) ha annunciato negli ultimi giorni. La prima si chiama Black Wisdom (4,9%) ed è una classica Oatmeal Stout brassata con una discreta quantità di fiocchi d’avena. Morbida, avvolgente e cremosa, ha nei malti scuri i protagonisti principali a livello aromatico, con toni di cioccolato e nocciola e un finale di caffè. Il luppolo utilizzato, che funge fondamentalmente da supporto alla bevuta, è il tradizionale East Kent Golding. La Kitsune’s Curse (5,9%) è invece una IPA di stampo moderno, luppolata con le varietà Centennial, Wakatu e Wai.iti, il blend Cryo Pop e lo sperimentale HBC 630. Questo mix regala sentori di ribes nero, uva spina e bosso accompagnati da una decisa vena resinosa, prima di lasciare spazio a delicate pennellate di guava e candy all’uva fragola. Chiude amara, con un finale piacevolmente agrumato.

Concludiamo con un’altra Modern IPA, espressione sempre più utilizzata nell’ambiente della birra artigianale italiana. Si chiama Cico IPA (5,5%) ed è l’ultima creazione di Birra Bellazzi (sito web): base maltata semplice e leggera (ma non anonima), utile a valorizzare al massimo gli intensi profumi dei luppoli di origine americana e pacifica. Al palato emerge l’amaro che segna nettamente il finale, dove si avverte un ritorno di uva fragola e ribes. La Cico IPA è stata presentata lo scorso 8 marzo presso lo spaccio di Bellazzi, nonché in alcuni locali selezionati d’Italia.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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