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Nuovi birrifici e beer firm: Cerbero, Feelbeer, Birrificio Adriatico e Alchemist Ale

Se, come sosteneva Benjamin Franklin, “la birra è la prova che Dio ci ama e vuole che siamo felici”, allora possiamo aspettarci molta gioia grazie alle numerose nuove aperture di birrifici e beer firm in tutta la penisola italiana. Con la crescita del movimento della birra artigianale, nuove realtà emergenti stanno guadagnando rapidamente terreno e contribuendo a ridefinire il panorama dell’offerta di qualità. Non solo offrono un’alternativa valida alle birre commerciali di massa, ma rappresentano anche una forma di espressione creativa e un’incarnazione dell’eccellenza artigianale. Inoltre, molti di questi nuovi birrifici e beer firm si distinguono per l’utilizzo di materie prime regionali, promuovendo la filiera corta e sostenendo l’economia locale. Grazie a queste iniziative, si sta creando una comunità di appassionati più ricca e variegata, che va oltre il semplice atto di bere una birra, trasformando l’esperienza in un viaggio di scoperta e condivisione.

Oggi vogliamo focalizzarci su quattro nuove realtà che si distinguono per la loro forte identità e la determinazione a lasciare un’impronta duratura nel settore della birra artigianale italiana.

Cerbero Brewing

“Affamati di sfida!” è il motto della nuova realtà che si è recentemente affacciata sulla scena brassicola veronese. Dopo anni di passione, dedizione e ricerca nasce un progetto che trova nel mondo della birra un punto di unione: Cerbero Brewing. L’obiettivo di questo nuovo marchio è quello di produrre e proporre al pubblico birre di qualità in grado di valorizzare le tipicità del territorio in cui è nato. Perché Cerbero? Questo animale mitologico è composto da tre teste distinte in un solo corpo, proprio come la squadra che sta dietro al progetto: tre birrai, ognuno con le proprie idee e il proprio stile, e un quarto membro, che rafforza e dà gambe. C’è Nicolò, il giovane e dinamico head brewer, esperto homebrewer con recenti esperienze in altri birrifici, che mette energia e un tocco innovativo ad ogni produzione.  La seconda testa è quella di Mattia, l’old brewer, con più di dieci anni di esperienza come birraio. Consulente ed esperto di impianti, garantisce un tocco di qualità ad ogni cotta. Infine Francesco, con una vasta esperienza nelle cantine vinicole del territorio, capace di gestire al meglio le fermentazioni e le maturazioni, per garantire sempre un prodotto stabile e longevo. Ma cosa sarebbe un Cerbero senza un solido e robusto corpo? Questo è Matteo, che si prende cura della gestione burocratica con le capacità di un grande capitano d’azienda.

La produzione che lancia il progetto è la Kellerbier (4,8%) una bassa fermentazione di stampo tedesco, fresca e beverina, che porta in etichetta proprio il Cerbero. In poche parole, la birra di punta del marchio. La seconda nata è la Zio (4%) una Session IPA, velata e paurosamente beverina, prodotta in collaborazione con il Birrificio Abruzzese di Castel di Sangro. I luppoli Talus, Mosaic, Citra e Centennial, combinati con il lievito Vermont, conferiscono a questa birra un ventaglio di aromi freschi che vanno dalla frutta gialla al tropicale, con leggere note di cocco e caramello. Se volete saperne di più date un’occhiata alla pagina Instagram di Cerbero Brewing.

Feelbeer

Le radici del marchio Feelbeer affondano a inizio 2013, quando, tre anni dopo la laurea in Agraria, Filippo Scandurra avverte la voglia di reinventarsi e dare sfogo alla sua passione, iniziando a produrre birra nella tavernetta della casa al mare di Cefalù. Nel 2016 intraprende il percorso di studi presso l’Accademia delle Professioni di Padova, ottenendo il titolo di Birraio Artigiano, e successivamente comincia a collaborare con diversi birrifici del Nord Italia. Finalmente il progetto Feelbeer debutta con l’evento di presentazione della prima produzione presso il B Locale di Milano: è la West Flavours (6,2%) una Common IPA – cioè un anello di congiunzione tra California Common e American IPA – maltata, omaggio ai sapori della West Coast dove tradizione e moderno si incontrano.

Un buon inizio, che porta subito ad una seconda produzione: la Nightfall (9%) una Imperial Stout piena e appagante, arricchita dall’aggiuntadi grue di cacao del Ghana. Poi è la volta della Sweet Emotions Line, una linea di produzione legata al miele italiano di alta qualità, realizzata in collaborazione con Allodi Apicoltura, azienda emiliana che da 9 anni è presente nella guida Grandi Mieli d’Italia. Sono tre le birre al miele prodotte da Filippo: la Sweet Emotion (5,3%) una Honey Blonde caratterizzata da un bouquet floreale ottenuto grazie all’aggiunta di miele Millefiori paradiso, che conferisce note delicate di tè alla pesca e di fiori; la Foliage (7%) una Honey Belgian Ale di medio corpo, morbida e aromatica, grazie al miele di castagno che conferisce note floreali e balsamiche, mentre la scorza d’arancia amara rinfresca il palato bilanciando le note di frutta matura e banana, tipiche del lievito belga; infine la Nightwish (8,2%) una Winter Spicy Ale che armonizza il miele di castagno con note speziate di cannella e anice stellato, il corpo intenso e pieno di sapori viene snellito dalla presenza di scorza d’arancia amara che riequilibra e rinfresca la bevuta. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di Feelbeer.

Birrificio Adriatico

Cosa rappresenta il Birrificio Adriatico per i suoi fondatori, Lorenzo e Rodrigo? In poche parole: la concretizzazione di un’idea. Raccontandolo con parole loro, per Lorenzo si tratta di “Una sfida, un sogno. Cercare di arrivare a più persone possibili con una birra buona, genuina e che racconti la storia del mare davanti al quale sono cresciuto!”. Secondo Rodrigo “La birra accompagna i momenti migliori della vita, che sia un’alba sul mare, una chiacchierata dopo un’immersione o una serata in rada. Allora meglio che sia una buona birra! Ho sempre voluto sapori che si facessero ricordare, per poterli associare ai momenti per me importanti. Birrificio Adriatico è anche questo.”

Anni di sperimentazioni e notti insonni passate a provare nuove ricette nel piccolo impianto pilota hanno convinto Lorenzo e Rodrigo a condividere il risultato della loro passione con chiunque abbia il desiderio di assaggiare produzioni artigianali ricercate e dal sapore deciso. Le birre attualmente in produzione con il marchio Birrificio Adriatico sono quattro: Verdesca (4,6%) una fresca Italian Pilsner arricchita da luppoli neozelandesi, che si presenta con un aroma fruttato e un retrogusto lievemente amaro e resinoso; Luna Rosa (6%) definita Pink Peppercorn IPA perché gli aromi provenienti dalla generosa luppolatura a freddo sono accompagnati da una speziatura al pepe rosa; Palombara (6,1%) una West Coast IPA profumata caratterizzata dall’utilizzo intenso di luppoli d’oltreoceano, che le conferiscono un aroma vigoroso e caratteristico, ma non invadente, con un finale piacevolmente amaro e dissetante; Birra del Capitano (7,7%) una Double IPA dal colore dorato, contraddistinta da una forte componente alcolica e una luppolatura intensa che lascia spazio ad un finale lievemente liquoroso. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Birrificio Adriatico.

Alchemist Ale

Da sempre l’alchimia e la produzione brassicola sono unite da un forte legame, rintracciabile non di rado in nomi e appellativi di birre e birrifici. È proprio a questa disciplina che si ispira Alchemist Ale, una beer firm nata alcuni mesi fa a Imola dallo spirito d’iniziativa di tre amici: Diego, Gabriele e Lorenzo. L’obiettivo è fondere le loro diverse competenze per creare prodotti ed emozioni originali, guidati dalle culture di due nazioni dalla grande storia birraria: Belgio e Inghilterra. Le produzioni di Alchemist Ale recuperano la facilità di bevuta e l’equilibrio delle Ale inglesi, ma con l’ingegno, la creatività e la cura che i birrai belgi mostrano per le materie prime e per le loro ricette. Le birre sono prodotte presso Serra Storta e confezionate in lattine dalla grafica originale e d’impatto.

Al momento la gamma di Alchemist Ale consta di tre produzioni. Aria (4,7%) è un’Italian Pilsner brassata con luppoli Saaz e Strisselspalt, delicata, profumata e con un amaro deciso ma non invasivo. La Fuoco (5,1%) è un’American Amber Ale potente e di stampo vagamente old-fashioned, con una trama maltata robusta e piena ben contrastata dalle note resinose ed erbacee del luppolo Northern Brewer. Infine Essenza (5,8%) è una Modern IPA luppolata con varietà Azacca, Galaxy e Waimea che forniscono toni tropicali e balsamici, combinati a sfumature mielate di malto e a una chiusura piacevolmente secca. Se volete saperne di più potete consultare il sito di Alchemist Ale.

L'autore: Davide Cappannari

Classe ‘76, nella vita si occupa di comunicazione nel senso più ampio del termine. Nasce professionalmente come IT manager e web specialist, negli ultimi anni si è specializzato nel settore dell’informazione diventando giornalista pubblicista e social media manager. È inoltre il fondatore e curatore del blog specialistico “La Toscana della Birra”.

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