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Nuove birre da Lucky Brews, Brasseria della Fonte, Railroad, Crak e Contromano

Con l’arrivo della bella stagione possiamo prevedere un moltiplicarsi di birre dai toni tropicali, prodotti peraltro ormai disponibili tutto l’anno. Una volta per rinfrescarci ci affidavamo al carattere agrumato e balsamico delle West Coast IPA, da qualche anno invece – complice l’ascesa delle New England IPA – cerchiamo refrigerio nella frutta esotica di determinate tipologie brassicole, che talvolta prendono a modello i cocktail di stampo “estivo”. Ed è proprio a loro che si ispira l’ultima creazione di Lucky Brews (sito web), una New England IPA battezzata Donn Citra (5,7%) e realizzata con solo luppolo Citra, che conferisce aromi di ananas, albicocca, limone, pesca, passion fruit e pompelmo. Come da copione il corpo è morbido e setoso e l’amaro poco pronunciato, mentre il tenore alcolico si attesta su livelli più bassi rispetto ai dettami della stile, rendendo la birra adatta anche alle giornate estive.  Il nome è un omaggio a Donn Beach, al secolo Ernest Raymond, inventore della cultura Tiki Pop.

Cambiamo completamente genere per introdurre la Hårgalaten (12,8%) di Brasseria della Fonte (sito web), una Imperial Stout barricata prodotta in collaborazione con La Bottega Matta di Montepulciano.  Il publican Silvio Belli ha curato la selezione della botte, un barrel verticale ex High Rye Whiskey della distilleria americana MGP; il birraio Samuele Cesaroni si è preoccupato di brassare una Imperial Stout potente e solida per sostenere nel migliore dei modi il lungo affinamento in legno, durato 13 mesi. Il risultato è una birra forte e suadente, con sfumature che abbracciano il cioccolato al latte, il cacao, le bacche di vaniglia, il legno tostato e il whisky. In particolare gli High Rye Whiskey sono prodotti con almeno il 95% di segale, che dona al distillato un carattere speziato rintracciabile anche nella Hårgalaten. In questo caso il nome omaggia un’antica leggenda popolare svedese, mentre l’etichetta è opera dell’illustratore Roberto Lucarelli.

Il birrificio lombardo Railroad (sito web) ha recentemente annunciato la nuova puntata della sua fortunata serie di birre “calcistiche”, realizzate in collaborazione con giocatori in attività e vecchie glorie del passato (compresi giornalisti sportivi). L’ultima novità però è dedicata a un calciatore immaginario, quell’Artistoteles che tutti abbiamo imparato ad amare con la pellicola cult Un allenatore nel pallone. Per l’occasione i ragazzi di Railroad hanno contattato Urs Althaus – l’attore che impersonò la “perla nera” della Longobarda – che si è prestato a riproporre il suo storico personaggio in salsa brassicola. La Aristoteles (4%) è una India Pale Lager molto leggera e rinfrescante, che sarà presentata da giovedì 3 a sabato 5 in tre eventi dedicati, durante i quali Urs Althaus introdurrà anche la sua biografia.

E a proposito di serie fortunate, continua la saga Discovery del birrificio Crak, destinata a esplorare temi e soluzioni particolari. L’ultima incarnazione si chiama Discovery Nove (7,5%) e nasce per spingere la tecnica del dry hopping alla sua massima espressione. Per questo motivo è stata presa la ricetta della Giant Double Step, una delle migliori DDH IPA della casa, e modificata con una doppia luppolatura a freddo con temperature e tempi diversi rispetto al passato. Il risultato, a detta dei ragazzi di Crak, è sorprendente. L’oggetto che compare sull’etichetta della Discovery Nove è uno degli oblò della sala cotte del birrificio, progettata per permettere di utilizzare grandi quantità di luppolo in aroma e che negli ultimi tempi è stata spinta oltre i suoi limiti con le tante personalizzazioni applicate alle ricette.

Concludiamo la panoramica di oggi come avevamo iniziato e cioè con una New England IPA. È a questa tipologia che si ispira infatti la Porn Hop (6,4%), ultima nata dal marchio Contromano (sito web). Le caratteristiche sono esattamente quelle che ci aspetteremmo dall’interpretazione più diffusa dello stile: base fermentescibile composta non solo da malto d’orzo, ma anche da fiocchi di avena; lievito tipico di produzioni del genere (Vermont); massicce dose di luppolo aggiunte in aroma e in dry hopping (varietà Citra e Mosaic); aspetto opalescente e corpo vellutato e morbido. Chiaramente non manca tutto il compendio di aromi tropicali, agrumati e resinosi che caratterizza birre del genere, nonché la chiusura delicatamente amara che amplifica la morbidezza della bevuta.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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