Nonostante le brutte nuove provenienti da nostro governo, per fortuna possiamo registrare anche notizie positive per la birra artigianale italiana. In particolare la buona novella arriva da Monaco di Baviera, dove si è tenuta la premiazione dello European Beer Star 2013, uno dei più importanti contest internazionali del settore. Ebbene i nostri birrifici si sono distinti in modo eccezionale, riuscendo a conquistare la bellezza di 13 medaglie, di cui 7 d’oro. Lo scorso anno mi augurai che i produttori italiani potessero migliorare il bottino del 2012 e specialmente quello del 2011. Beh, i risultati sono andati ben oltre le più rosee previsioni, polverizzando il record di due anni fa (3 ori e 10 medaglie totali). Su tutti si è distinto il solito Birrificio del Ducato – fresco reduce da Fermentazioni – che però stavolta è in buona compagnia. Vediamo i risultati nel dettaglio…
Partiamo allora dalle medaglie d’oro. Il metallo più prezioso è andato a Via Emilia (nelle Kellerpils) e Wedding Rauch (nelle affumicate) del Ducato, Collesi Nera (nelle Dubbel) di Tenute Collesi, Bitterland (nelle Bitter) di Doppio Malto, Golden Ale (nella categoria omonima) di Birra Perugia, Batzen Dunkel (nelle Kellerdunkel) di Batzen Brau. A parte le già citate conferme per il Ducato, bisogna segnalare l’ottimo risultato di Collesi (per lui anche un oro un mese fa all’International Beer Challenge) e l’affermazione della Bitterland di Doppiomalto, una delle Bitter più premiate in Italia. Ma soprattutto occorre sottolineare l’exploit di Birra Perugia e Batzen Brau: sono entrambi birrifici giovanissimi – nati rispettivamente nel 2013 e nel 2012 – che confermano quanto si è alzato il livello qualitativo in Italia anche per chi parte da zero. Agli ori andrebbe aggiunto anche quello della Peroni Rossa tra le Amber Lager, ma chiaramente a noi interessa poco.
Per quanto riguarda gli altri piazzamenti “tricolore” abbiamo 3 argenti e 3 bronzi. La seconda piazza di categoria è stata ottenuta da San Gabriel con la Vintage (Belgian Sour Ale) e da Manerba con la Luppululà (Kellerpils) e la Rebuffone (Ale con cereali alternativi). I bronzi invece sono stati conquistati dal Ducato con la Chimera (Belgian Strong Ale) e la Verdi Imperial Stout (birre aromatizzate) e da La Gastaldia con la Melita (birre al miele). Da notare che nella categoria delle Kellerpils l’Italia ha praticamente dominato, conquistando oro e argento. Un risultato che vale tantissimo, tanto più perché ottenuto in Germania in uno stile classico tedesco.
Spulciando il resto dei risultati (qui il pdf) si nota un prevedibile dominio tedesco, specialmente negli stili di casa – con la piacevole eccezione appena menzionata. La seconda nazione più premiata sono gli Stati Uniti, mentre l’Italia si mantiene terza nel medagliere (almeno considerando gli ori) precedendo superpotenze come il Belgio o il Regno Unito (quest’ultimo ancora deludente). La Scandinavia è praticamente assente se non si escludono un oro e un argento della Danimarca, mentre colpisce l’ascesa dell’Australia con due ori.
Tanti i nomi di birrifici (più o meno) artigianali noti che troviamo nelle classifiche. Ne cito qualcuno per la cronaca: Goose Island, De Halve Maan, Boston Beer, Oud Beersel, Flying Dog, Harviestoun, Bamberg, Firestone Walker, Sierra Nevada, Camden Town, Founders, Deschutes, Hornbeer, Ballast Point, Riegele, Mahrs, Left Hand, Oskar Blues, Dogfish Head, Palm, Green Flash, Duvel Moortgat. Infine anche quest’anno sono stati assegnati i premi del pubblico, andati nell’ordine a Pale 31 di Firestone Walker, Greif-Weizen Dunkel di Greif e Mullerbrau Festbier di Mullerbrau.
Che dire, l’edizione 2013 dell’EBS ci permette di ripartire con rinnovato entusiasmo, dopo che i risultati dello scorso anno ci avevano un po’ deluso. Anche se i concorsi internazionali vanno presi per quello che sono, sembrerebbe che l’Italia sia, tra i paesi brassicoli emergenti, quello più solido, capace si mantenersi in crescita al netto delle mode e delle attenzioni del momento. Questa lenta ascesa, capitanata dai “padri” del movimento, è ora sostenuta anche dalle nuove leve, che si affacciano nel settore con una qualità produttiva già eccellente. Tutto ci fa sperare bene per il futuro, almeno finché produrre birra in Italia resterà un’attività economicamente sostenibile.
Veramente un gran bel risultato!!!! 🙂 Approposito di futuro… spero vivamente che i nostri “cari” parlamentari non rendano inutili i “nostri” sforzi a portare un po di cultura brassicola nel bel paese!
Dico “nostri” perché é da 3 anni che produco/bevo birra in casa ed ora é diventata la mia passione! Dopo aver abbandonato il mio lavoro in Italia sono partito per il Belgio per poter carpire tutti i segreti possibili grazie alla possibilità che mi é stata data da una piccola brasserie, con la speranza di riportagli a casa un giorno, giorno che per ora vedo molto lontano!
Complimenti Andrea continua cosÅ continua a tenerci ben informati sulle novità relative alla nostra cara bevanda! 🙂
Grazie e scusa per averti intasato il sito con questo mega post! 😉
Figurati, commento davvero molto gradito. Grazie per i complimenti 🙂
Sono Contento per Birra Perugia, le ho assaggiate e recensite, bei prodotti!
Red and amber lager….birra peroni???!
La Peroni Rossa come la definiresti?
La dunkel di Batzen l’ho provata alla spina da Eataly quache mese fa e mi era piaciuta davvero tanto. Pensavo fosse al 100% tedesca per quanto fosse perfettamente in stile
[…] sono i 3 cardini su cui molti birrai italiani si stanno distinguendo ben oltre i confini italici (QUI e QUI un report sugli ultimi riconoscimenti internazionali ottenuti). E poi i birrai sono […]
Grandi i ragazzi di FABBRICA DELLA BIRRA PERUGIA! Daje freghiii (dialetto perugino, ndr)