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Il birrificio Orso Verde cambia nome: benvenuta Birra OV

Se siete assidui frequentatori degli annunci di Cronache di Birra, non vi sarà sfuggito quello recente riguardante il birrificio Orso Verde. Lo storico marchio di Busto Arsizio (VA) cede infatti la sua intera sede produttiva (comprensiva di impianto) per trasferirsi in un vicino stabile più ampio e funzionale. E questa è solo una delle tante novità che stanno caratterizzando gli ultimi mesi di vita del produttore lombardo: la più roboante e clamorosa è relativa al cambio di nome. Da ora in poi, infatti, il birrificio non si chiamerà più Orso Verde ma Birra OV, con il mantenimento quindi delle sole iniziali come fosse un acronimo. Parallelamente cambia anche il logo: possiamo – finalmente aggiungerei – dire addio al tenere orsetto intento a bere un bicchiere di birra e accogliere un nuovo orso bicromatico, dall’atteggiamento orgoglioso e impavido. La tagline diventa “Indomita dal 2004”.

Su Malto Gradimento il product manager e socio del birrificio, Andrea Corti, ha spiegato il motivo del drastico cambiamento:

Passare al marchio OV significa guardare a nuovi orizzonti, aprirsi anche a un mercato estero dove il brand OV può essere più diretto. Si tratta di un passo ulteriore che completa i tanti cambiamenti effettuati di recente – alcuni sono ancora in corso e li vedrete con il passare delle settimane – che culmineranno anche con l’apertura della nuova sede produttiva, la quale avverrà a inizio 2021, sperando che il Covid-19 non rallenti troppo i lavori.

Una delle cose che però devono essere ben chiare a tutti è che il nostro birrificio rimarrà orgogliosamente artigianale: ci tengo a dirlo, perché quando avvengono questi cambiamenti c’è sempre chi insinua dubbi o pensa ad acquisizioni. Noi, come soci, crediamo in Orso Verde – e ora in OV – e abbiamo investito in prima persona. La strategia non cambia, come non è cambiata la composizione della società e come non cambia la qualità della birra che trovate in fusto, in bottiglia o in lattina. Stiamo lavorando sulla gamma, ma il prodotto è quello inventato da Cesare (Gualdoni, ndR) con i suoi collaboratori, birre per le quali vale la pena investire.

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