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I segreti del perfetto beer nerd nei festival a tema (parte I)

Tra le conseguenze del successo trasversale della birra artigianale c’è l’ascesa di figure particolari, che fino a qualche anno fa non godevano di alcuna considerazione. Prendiamo il nerd birrario: in passato era relegato ai margini della collettività, oggi invece viene elevato a indissolubile punto di riferimento e investito di una credibilità che travalica i confini della sua passione. Basta atteggiarsi a grande conoscitore di birra e padroneggiare qualche termine tecnico per ottenere una reverenza totale: la gente normale penderà dalle vostre labbra, attendendosi non solo un giudizio sulla birra che avete nel bicchiere, ma anche un parere illuminante sull’evoluzione della crisi nordcoreana o sul futuro delle risorse rinnovabili nel mercato delle autovetture. È chiaro dunque che essere riconosciuti come un nerd del settore comporta grandi vantaggi, soprattutto nei festival birrari dove il bacino di potenziali interlocutori è sconfinato. Proprio in quei contesti però la competizione si fa accesa ed emergere dalla massa come nerd supremo della birra non è facile. Ecco allora alcuni consigli su come sbaragliare la concorrenza e distinguersi da tutti gli altri.

La fase di preparazione

Il momento che precede la partecipazione vera e propria al festival è probabilmente la più importante. Possiamo riassumerla in due passaggi fondamentali:

  1. Individuare la giusta manifestazione alla quale partecipare. Qui non esistono regole prestabilite, perché un evento considerato immancabile un anno, può tranquillamente diventare trascurabile quello successivo. Allora vi conviene stalkerare altri nerd della birra e seguire l’evoluzione dell’hype nell’ambiente mese per mese. In aggiunta potete segnarvi gli appuntamenti ai quali parteciperanno i birrifici più in voga al momento: di solito più un produttore produce “pupazzate”, più è ritenuto imperdibile. Scegliete quattro o cinque eventi nell’arco dell’anno e cominciate a seguire ogni aggiornamento.
  2. Preparate dettagliatamente il vostro programma di attacco. Attendete la pubblicazione di tutte le birre presenti al festival, dunque stilate una selezione di quelle che vorrete assaggiare assolutamente. Non limitatevi a un copia e incolla, ma createvi un elenco preciso e ordinato, corredato dai voti che ogni birra ha ottenuto su Untappd e Ratebeer. Se il voto è troppo basso, escludete quella birra. Ricordatevi che dovrete mostrare la lista ai vostri interlocutori durante il festival, quindi inserite un numero elevato di birre (superiore a quello fisicamente tollerabile da un persona, tanto mica le assaggerete tutte) e dei commenti a margine, tipo “Migliore Rye IPA armena” o “Questa venticinque anni fa era straordinaria, voglio riprovarla”.

L’arrivo al festival

Il grande giorno è arrivato. I festival di birra solitamente aprono all’ora di pranzo (se non nel tardo pomeriggio), ma voi avrete impostato la sveglia alle 6,30 del mattino per non dimenticare nulla. Da questo momento in poi ogni passaggio è molto delicato:

  1. Preparate il vostro kit da nerd della birra. Indossate una t-shirt a tema, ma che non sia troppo mainstream: la maglietta di Hill Farmstead o Cantillon è ormai sputtanata, voi avete in serbo quella di uno sconosciuto birrificio siberiano, il cui nome è riportato in caratteri cirillici – probabilmente c’è solo scritto “viva la vodka”, ma tanto nessuno se ne accorgerà. In un borsello abbastanza capiente mettete la vostra lista degli assaggi, un apribottiglie (anche se non ci sono bottiglie alla manifestazione), un bicchiere di vetro (anche se non è possibile introdurre bicchieri) e dei biglietti da visita a forma di luppolo.
  2. Presentatevi al festival circa due ore prima dell’apertura ufficiale. L’attesa non sarà piacevole, ma arrivare così presto vi permetterà di fiondarvi subito presso i birrifici più importanti senza sopportare file infinite. Inoltre aumenterà a dismisura il livello di nerdismo che otterrete agli occhi degli altri partecipanti, se non degli stessi organizzatori.
  3. Occupare il tempo libero pubblicando su tutti i social del mondo il vostro check in presso la manifestazione. Non dimenticate di usare qualche frase originale tipo “Tra poco si comincia!” oppure “Ci siamo!”.

L’ingresso al festival

Nel momento in cui i cancelli si apriranno, voi aspiranti nerd della birra avrete pochi secondi per eseguire una serie di azioni in successione. Mi raccomando, il tempismo è fondamentale:

  1. Recatevi al banco dell’organizzazione e richiedete la lista delle birre. Domandate loro perché ne hanno una sola divisa per birrificio e non diverse organizzate per tenore alcolico, ingredienti, stile, colore, IBU, FG e anno di lancio. Chiaramente accompagnerete il disappunto mostrando che il vostro elenco segue esattamente tutti quei criteri.
  2. Trenta secondi dopo recatevi al banco dei gettoni. Non fate domande, non perdete tempo: acquistate 100 gettoni e passate oltre. Se per un attimo il vostro cervello cercherà di capire quanto avete appena speso, annientate immediatamente quel pensiero perché potrebbe rivelarsi molto invalidante.
  3. Dopo essere passati alla consegna dei bicchieri – il vostro vi è stato requisito all’ingresso, com’era stato spiegato dagli organizzatori sul sito del festival – e aver sciacquato quello che avete ritirato, finalmente potrete cominciare i vostri assaggi.

Gli assaggi e le pubbliche relazioni

Ci siamo, ecco la fase più importante, quella per cui vi siete preparati per mesi e che vi permetterà di alzare il vostro livello di nerdismo. L’importante non sarà assaggiare le birre, ma affermare di averlo fatto.

  1. Il primo birrificio da puntare è la guest star dell’evento, quello per il quale migliaia di nerd sono lì insieme a voi. Nonostante la velocità con il quale vi siete mossi, la fila davanti al birrificio sarà già impressionante e quindi non vi rimarrà che attendere il vostro turno, con malcelata tranquillità. Il problema peggiore sarà la possibilità di incrociare altri competitor in quel momento: il nerd della birra non aspetta in fila, il nerd della birra anticipa i tempi. Tenendo la testa bassa dopo mezz’ora abbondante arriverete al banco spine – inutile sottolineare che nel frattempo avreste potuto assaggiare decine di birre altrove – e chiederete quella tanto agognata Barrel Aged Sour Grapefruit IPA Islay Edition.
  2. Una volta che avrete la birra nel bicchiere, non pensate minimamente di berla: annusatela, assaggiatene un millilitro e poi girate per il festival con la birra nel bicchiere, facendoti belli con tutti quelli che incontrerete perché non più disponibile – il birrificio ne ha portato furbescamente un solo fusto. Alcuni interlocutori vi guarderanno con ammirazione, altri – probabilmente nerd come voi – vi chiederanno di assaggiarla per verificare che si tratta esattamente di quella birra. È ovvio quindi che voi non la berrete mai, ma acquisterete un vantaggio decisivo nella scalata alla posizione di nerd supremo.
  3. Passerete gran parte del tempo a chiacchierare con le persone, non certo a bere. È forse l’attività più importante e il segreto per emergere non è snocciolare nozioni tecniche, ma lamentarvi. Proprio così: lamentatevi di tutto, senza alcuna pietà. Della temperatura di servizio delle birre, dell’odore dell’acqua di risciacquo dei bicchieri, dell’acustica che non vi permette di scambiare due parole con i birrai (loro intanto ringraziano il cielo), dell’offerta gastronomica non facilmente abbinabile alle birre presenti, della lentezza della connessione wifi gratuita, della disposizione dei birrifici che non segue le linee di campo dello spettro magnetico della Terra. Più vi lamenterete, più sarete rispettati e temuti. Chiaramente un capitolo a parte lo merita il giudizio sulle birre, che possono essere stroncate in tanti modi diversi: da un semplice “acqua sporca” a un più tecnico (sì fa per dire) “ossidata”, passando per il sempreverde “era meglio due anni fa”.
  4. Investirete il vostro tempo restante suddividendolo così: 10% assaggi, 45% chiacchierate, 30% attese in fila, 15% check in su Untappd. A fine giornata tornerete a casa con una settantina di gettoni inutilizzati, una ventina di auguri di morte e un piccolo passo in più verso la conquista del ruolo di nerd dominante della birra artigianale.

Se avete altri segreti o suggerimenti, sono i benvenuti.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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