Ci sono birre collaborative destinate a diventare pietre miliari e altre che vengono dimenticate nell’arco di una settimana. A inizio 2018 una certo interesse si sviluppĆ² intorno alla Red Shadow, nata dall’incontro tra i birrifici Crak e Hammer. Oggi i due produttori del nord Italia ci riprovano con la Suya Garden (5,3%), una Pale Ale riccamente luppolata – immancabile l’ormai inflazionato double dry hopping – con varietĆ Mosaic, Citra, Simcoe e Vic Secret. Il lievito utilizzato ĆØ ancora una volta il Vermont, mentre il mix di malti ĆØ ottenuto con Golden Promise, Cara e avena. A differenza della Red Shadow, questa birra sarĆ realizzata nell’impianto di Hammer: ĆØ lƬ che sarĆ presentata sabato 21 luglio, prima di renderla disponibile alla spina e in bottiglia.
Quella brassata con Crak non ĆØ perĆ² l’unica novitĆ annunciata dal produttore lombardo, poichĆ© giusto qualche giorno fa ĆØ stata svelata la terza incarnazione della linea “didattica” dedicata ai luppoli. Come sempre la ricetta di partenza ĆØ la medesima: stessi malti, stesso lievito (Vermont), stessa gradazione alcolica (7%). A cambiare sono ovviamente i luppoli, che in questa new entry rispondono ai nomi di Citra e Cascade: scelta che apprezzeranno tutti gli amanti delle classiche varietĆ americane.Ā Ć disponibile esclusivamente inĀ fusto.
Chi sulle collaborazioni ha costruito una solida base ĆØ il Pork’n’Roll, locale capitolino che non ha certo bisogno di presentazioni. Fin dalla sua apertura Valentino Roccia ha instaurato proficui rapporti con alcuni dei migliori birrifici italiani (e non solo), costruendo una gamma di birre della casa di livello altissimo. L’ultima nata si chiama Roccia Nera ed ĆØ realizzata addirittura a sei mani, poichĆ© i birrifici coinvolti sono ben due: l’italiano e pluripremiato Elvo e il tedesco Elch Brau, rientrante tra gli esponenti della cultura brassicola della Franconia. La birra ĆØ una Dunkel ed ĆØ stata presentata la scorsa settimana, quindi dovrebbe essere ancora disponibile alle spine (anzi alla botte) del Pork’n’Roll.
Restiamo a Roma e continuiamo a parlare di collaborazioni, perchĆ© venerdƬ scorso all’Artisan di San Lorenzo ha debuttato la nuova creazione di Ritual Lab, creata insieme al birrificio North Brewing di Leeds. La birra si chiama Mango Strawberry (4,1%) e il nome dice giĆ molto, perchĆ© la ricetta prevede l’aggiunta di fragole e mango in egual misura. La base potrebbe essere considerata una Berliner Weisse, grazie a un 30% di frumento e a una leggera aciditĆ finale (di tipo lattico) che la rende molto facile da bere. Insomma, siamo al cospetto di una Catharina Sour a tutti gli effetti.
Dalla Capitale ci spostiamo in zona Milano, dove sabato scorso la beer firmĀ Muttnik ha sia festeggiato il suo secondo anno di vita, sia il primo compleanno del relativo locale di Sesto San Giovanni, il MIR. Per l’occasione il birraio Lorenzo Beghelli ha voluto lanciare una nuova birra, battezzata Albina (6%).Ā Ć una White IPA che prevede una percentuale di avena decorticata oltre ai consueti frumento e malto d’orzo, ma anche un’aromatizzazione con scorze d’arancia siciliana.Ā Ć una creazione decisamente estiva, nel quale emerge l’intensitĆ del bouquet e la forza rinfrescante, amplificata dalla capacitĆ di mantenere totalmente nascosto il contenuto alcolico. Ancora una volta il nome della birra ĆØ quello di un cane (quasi) spaziale: Albina contese alla piĆ¹ famosa Laika il ruolo di ospite dello Sputtnik, perdendo la sfida proprio sul filo di lana.
E concludiamo la nostra rassegna con il birrificio Rurale, che negli scorsi giorni ha annunciato la sua Italian Pale Ale (6%). In parole povere si tratta della celebre Terzo Miglio rivista in chiave italica, grazie all’impiego di generose quantitĆ di luppoli Cascade e Bravo coltivati sul suolo nazionale da Italian Hops Company. Una variazione sul tema molto intrigante, che sarĆ interessante confrontare con la sorella maggiore: il luogo migliore sarĆ ovviamente Marano sul Panaro, dove il prossimo fine settimana si terrĆ la consueta Wild Hopfest.
Rurale #1