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Nuove birre da Lambrate, Carrobiolo, Cittavecchia e un paio di collaborazioni

Dopo aver dato il via, insieme ad altri pionieri, al movimento della birra artigianale in Italia, dopo aver creato un forte legame con la comunità meneghina e dopo essere diventato uno dei produttori più strutturati sul territorio nazionale, oggi il Birrificio Lambrate (sito web) è sicuramente tra le aziende più prolifiche nel comparto birrario italiano, almeno in termini di collaborazioni e nuove birre. Alle tante novità annunciate negli ultimi tempi vanno infatti aggiunte due creazioni inedite, la prima delle quali sarà presentata domani mercoledì 17 luglio. Parliamo della Sour Drop (5%), una rivisitazione in chiave acida dello stile IPA, nella quale l’acidità lattica si fonde con gli aromi della luppolatura ottenuta con varietà Citra (Cryo) e Amarillo, utilizzate anche per un doppio dry hopping. Un interessante incontro tra due filosofie produttive diverse, che sarà disponibile esclusivamente in lattina da 33 cl.

La seconda novità invece è stata annunciata a metà giugno e si chiama Semm Chi (5%). In questo caso siamo al cospetto di una “semplice” Pilsner, piuttosto leggera e facile da bere, che vuole proporsi come “la birra di Milano” per antonomasia. Sarà infatti reperibile solo in alcuni locali della città appositamente selezionati e disponibile in bottiglia da 33 cl. Per saperne di più potete consultare il sito del Lambrate.

Non abbiamo bisogno di allontanarci troppo dal capoluogo lombardo per occuparci delle tre nuove creazioni del birrificio Carrobiolo, strettamente imparentate tra loro. La base di partenza è infatti comune: una rivisitazione della Gaballus (3,4%), la Berliner Weisse della casa brassata con un 10% di malto Sauer e quantità identiche di malto Pils e frumento maltato. La birra prevede una prima fermentazione lattica con Lactobacillus plantarum e poi l’aggiunta di un ceppo di Saccharomyces cerevisiae per concludere la fase di produzione alcolica. Ebbene, da questa ricetta sono state create tre varianti, rifermentate rispettivamente con il succo di lamponi, passion fruit e anguria. Ne sono scaturite altrettante birre che esaltano ancor di la componente acidula, arricchendola ovviamente con peculiari sfumature fruttate. Sono disponibili a rotazione in questi giorni presso il brewpub di Monza e nei locali che trattano regolarmente i prodotti di Carrobiolo.

Restiamo nell’ambito delle birre acide con frutta per introdurre la Nopalita (4%), una creazione pensata appositamente per l’estate e nata dalla collaborazione tra i birrifici Almond ’22 (sito web) e Yblon (sito web) e il pub catanese Mosaik. Anche in questo caso siamo al cospetto di una birra con una percentuale di frumento maltato, acidificata sottoponendo parte del mosto a sour wort. Qui la ricetta prevede l’impiego di un 12% di succo di fico d’india, ingrediente che ovviamente va a influenzare profondamente il profilo aromatico della Nopalita e a esaltarne il potere dissetante. È una birra fresca e facilissima da bere, dolce e acidula, equilibrata ma di carattere. Inutile specificare che la trovate alle spine del Mosaik.

Nasce da una collaborazione anche la Santi e Madonne (7%), New England IPA realizzata a quattro mani dai birrifici Bellazzi (sito web) e Blond Brothers (sito web). Non è assolutamente “hazy”, poiché all’aspetto appare di colore tendenzialmente limpido, anche grazie alla maturazione effettuata a basse temperature. Il lievito utilizzato è l’ormai classico Vermont, mentre la luppolatura, che prevede anche un double dry hopping, è ottenuta con varietà Mosaic e Idaho 7, entrambe impiegate sia in pellet che in polvere. L’amaro è deciso ma non invadente, al palato è decisamente morbida, mentre il profilo aromatico è dominato da toni tropicali, riconducibili in particolare al frutto della passione. La Santi e Madonne è stata presentata ufficialmente lo scorso weekend in contemporanea presso diversi locali italiani.

E concludiamo con le tantissime novità provenienti dal birrificio Cittavecchia (sito web). Lo storico produttore triestino, infatti, ha recentemente cambiato la veste grafica delle sue birre e inserito alcune novità in gamma, il tutto nell’ottica di un rilancio d’immagine dell’azienda. Tra le creazioni inedite disponibili segnaliamo la Helles Giant Cave, la Weizen White Shark, la Saison Goriot e la Belgian Strong Ale Formidable, nonché la versione estiva della Stout Karnera, prodotta in una variante con l’aggiunta di amarene. Infine merita una menzione a parte la Andre, English IPA solidale e “inclusiva” realizzata insieme ai ragazzi autistici e disabili dell’associazione I Bambini delle Fate. Parte del ricavato della Andre sarà destinato al supporto dei progetti che l’associazione realizza in tutta Italia.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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