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Nuove birre da Alder, Muttnik, Liquida, Birrificio Trunasse ed Evoqe

Il birrificio Alder (sito web) ha aperto i battenti meno di un anno fa, ma ha già lanciato sul mercato diverse birre di ottima fattura. Tra le tante novità annunciate in questi mesi mancava però una birra che strizzasse l’occhio alla cultura brassicola del Belgio, “lacuna” ora colmata con la nuovissima Hoppeland (5,5%). Si tratta di una Belgian Blonde che il birraio Marco Valeriani ha voluto interpretare nella maniera più tradizionale possibile: solo malto Pils, lievito ovviamente belga ma soprattutto luppolo di varietà Nugget proveniente esclusivamente da Poperinge, zona delle Fiandre occidentali famosa per la produzione della pianta rampicante – la bandiera del comune sembra quella di Roma, ma con cinque luppoli disposti in circolo sui colori giallo e rosso (davvero!). Non l’abbiamo ancora assaggiata, ma ce l’aspettiamo elegante e facile da bere, con un carattere ben definito.

Recentemente il birrificio Muttnik di Pavia ha annunciato l’inedita Gagarin (4,8%), che, coerentemente con il filo narrativo “spaziale” sviluppato dall’azienda, è dedicata al primo uomo che viaggiò nello spazio. Lo stile di riferimento è quello delle Pils e la birra è stata messa a punto seguendo i concetti di equilibrio, semplicità e immediatezza, dunque aspettiamoci un prodotto piuttosto fedele al modello di riferimento: 100% malto Pils, luppoli Saaz e Kazbek e una lunga maturazione a basse temperature. Birra molto facile da bere, con un bel contrappunto tra le note floreali ed erbacee del luppolo e quelle mielose del malto. Oltre alla Gagarin, Muttnik ha recentemente rivisto la ricetta della ZIB trasformandola in un classica Bitter, contraddistinta da aromi biscottati e legnosi e dal tono terroso dei luppoli. La ZIB è disponibile solo in fusto e richiede una spillatura tramite pompa inglese.

È già tempo di novità per il birrificio Liquida (sito web), il nuovo progetto di Luca Tassinati (ex Altotevere) che vi ho presentato circa venti giorni fa. La gamma di partenza si è infatti subito arricchita di una new entry, battezzata Plöner Pils (5%) e appartenente alla tipologia delle Keller Pils. È la terza birra di questa rassegna a prevedere solo malto Pils nella base fermentescibile (sebbene siano tre varietà diverse), oltre a luppoli assolutamente tradizionali (Saaz e Tettnanger), un ammostamento per decozione e una lagerizzazione di otto settimane. Come avrete capito anche in questo caso siamo al cospetto di un’interpretazione molto rispettosa dello stile di partenza: un dettaglio che ci lascia molto soddisfatti in un momento in cui in altri paesi dominano solo Hazy IPA, birre acide e Imperial Stout con adjuncts. Non nutro pregiudizi verso certe tipologie, sia chiaro, ma sapere che i nostri birrifici sono sensibili alle tradizioni brassicole del passato e non solo alle mode del momento è fonte di grande soddisfazione.

Discorso confermato anche dalla Kokkobello’s (4,5%) del Birrificio Trunasse (sito web) di Centallo (CN), che si ispira alle classiche Bitter inglesi sebbene il nome possa suggerire erroneamente l’impiego di cocco. “Kokko” è invece il modo in cui nonno Francesco – uno dei membri della famiglia del Trunasse – è chiamato dai suoi quattro nipotini: è a lui che è dedicata questa birra, anche come ringraziamento per aver realizzato la quasi totalità dei lavori del biergarten. Ramata, leggera e delicatamente amara, la Kokkobello’s risulta equilibrata e semplice da bere. La birra rientra inoltre nel progetto di restyling dell’immagine del birrificio, che ha deciso di affidarsi alla bottiglia marchiata Unionbirrai e di rivedere totalmente la grafica delle etichette. È solo uno dei tanti progetti che sta portando avanti l’azienda, tra cui la creazione di un sito finalizzato a potenziare i servizi di delivery del Trunasse e a sviluppare un binomio con il barbecue. L’idea è molto interessante, quindi dategli un’occhiata.

Concludiamo la nostra panoramica odierna con la Mr. Magic (5,8%), ultima arrivata dal sempre attivissimo birrificio Evoqe (sito web). Si tratta di una India Pale Ale di stampo moderno, realizzata con i luppoli sperimentali HBC692 e Southern Passion e fermentata con lievito Kveik Voss. Per chi non lo sapesse, questo ceppo di origine norvegese lavora in maniera ottimale a temperature molto alte (35-40° C) senza conferire effetti negativi in termini organolettici; inoltre l’elevata flocculazione permette di ottenere birre piuttosto limpide senza ricorrere a processi di filtrazione o analoghi. Anche per questo motivo che la Mr. Magic è una birra totalmente gluten free, che si caratterizza per note di agrumi e frutta tropicale, un amaro intenso e persistente e una generale freschezza. Se il mondo dei lieviti vi incuriosisce, vale la pena provarla.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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