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Nuove birre da Alder + Hammer, Rebel’s, Extraomnes, Lambrate e altri

L’ultima panoramica sulle nuove birre italiane prima della pausa estiva si apre con una collaborazione che non lascerà indifferenti tutti gli appassionati. Giovedì scorso infatti il birrificio Alder (sito web) ha presentato in un evento ad hoc la Blindo Glass (6,4%), creata in partnership con Hammer (sito web). Se non andiamo errati è la prima volta che Marco Valeriani ritrova il suo vecchio birrificio con cui trovò la definitiva consacrazione a livello nazionale e internazionale, ora guidato in termini produttivi da Matteo Palmisano. I due hanno messo a punto una classica West Coast IPA, luppolata con varietà Strata, Mosaic e Citra e con un pizzico di Galaxy in dry hopping. La potenza aromatica dei luppoli è sostenuta dal grist, leggero ma di sostanza, costituito da malti Pils, Golden Promise e un tocco di Cara. La Blindo Glass è regolarmente disponibile in fusto e in lattine dall’appagante formato da 44 cl.

Nell’articolo di ieri vi abbiamo raccontato delle tante novità del birrificio Rebel’s, che ovviamente passano anche per il continuo susseguirsi di one shot e creazioni inedite. L’ultima è stata presentata a metà luglio e si chiama Tropical Bomb Fruit Edition (8%): inutile specificare che è una versione speciale della celebre Double IPA della casa, esaltata dall’aggiunta di frutta sulla falsariga di quanto accade con le Grapefruit IPA e produzioni analoghe. In questo caso la ricetta prevede il ricorso a purea di guava, ananas e frutto della passione, che amplificano la portata “tropicale” della birra, di per sé già enfatizzata nella versione base. Se volete gustarvi qualcosa di “importante”, ma che sia facile da bere e adatto alla stagione in corso, allora fiondatevi pure sull’ultima creazione di Rebel’s. Fate però attenzione al tenore alcolico, splendidamente celato ma comunque non trascurabile.

A proposito di birre “pericolose”, che nascondono bene la propria potenza almeno finché non ci si alza dal tavolo, non possiamo non segnalare la new entry del birrificio Extraomnes (sito web), battezzata Hybris (8%). Il nome dice tutto e anche per questo motivo il produttore finora è stato decisamente parco di informazioni. Come si fa nei peggiori momenti di calciomercato, non rimane allora che cercare qualche indizio social nella foto pubblicata dal birrificio, in cui la Hybris appare servita in un bicchiere di Estathé. Che sia un richiamo alle caratteristiche organolettiche della birra? Oppure un modo per sottolineare che sarà la perfetta bevanda dell’estate 2022? O ancora che il tenore alcolico è così nascosto da poter essere bevuta a grandi sorsate, in bicchieri che ricordano più quelli da Blanche che da Double IPA? Per risolvere l’enigma non rimane che assaggiarla.

Si possono augurare buone vacanze con una birra? È ciò che ha fatto il Birrificio Lambrate (sito web), che qualche giorno fa ha annunciato l’ultima produzione prima della pausa estiva. Creata in collaborazione con il birrificio spagnolo Naparbier (sito web), la Falena (4,7%) è un’Italian Pilsner perfetta per la stagione. La ricetta segue in maniera fedele l’interpretazione “italiana” dello stile più rivoluzionario della storia: la base fermentescibile è costituita da solo malto Pils, mentre la luppolatura è ottenuta con varietà continentali Tettnanger e Perle, usati come da copione anche a freddo. Facilissima da bere ma anche contraddistinta da un carattere deciso, la Falena è disponibile in fusto e in lattina da 44 cl.

Si chiama invece Helichrysum (4,5%) l’ultima nata in casa Altotevere (sito web): si tratta di una Saison che, come il nome suggerisce, è aromatizzata con l’impiego di elicriso, proveniente delle coltivazioni biologiche di Ca’ dell’Odola Organic, azienda agricola che opera in Alta Valle del Tevere. L’elicriso è stato impiegato con due diversi metodi di infusione e selezionato attentamente per dare preferenza alla cima dei fiori (più profumati e ricchi di oli essenziali) rispetto ai gambi. Al naso il tipico carattere da Saison è arricchito dall’apportodei fiori di elicriso, le cui note balsamiche e di liquirizia si fondono a quelle derivanti dal metabolismo del lievito (pepe, coriandolo, agrumi). Molto facile da bere grazie al corpo esile e al finale secco in perfetto stile, birra mostra un’interessante evoluzione nel bicchiere.

Concludiamo la carrellata odierna con due novità provenienti dal birrificio Qubeer (sito web) di Montello (BG), entrambe battezzate con lo stile di ispirazione. La Session IPA (4,2%) si posiziona a cavallo tra le culture brassicole di Inghilterra e Stati Uniti: nel grist il protagonista è il malto Maris Otter, accompagnato dal Pilsner, mentre la luppolatura è ottenuta con la varietà australiana Enigma e quelle americane Citra e Columbus. Anche la Porter gioca sull’equilibrio tra tradizione e modernità, soprattutto in termini di luppoli: la ricetta prevede non solo un canonico Bramling Cross, ma anche un più insolito Mosaic. Per il resto è una Porter molto in stile, con note tostate e di torrefatto. Per questa creazione il birraio Stefano Bisogno ha idealmente fuso tre birre alle quali è molto legato: la prima nasce nel nord dell’Inghilterra ed è tradizionalmente fermentata in vasche aperte, la seconda è originaria delle Midlands e la terza era prodotta da un birrificio moderno del sud. Ora non vi resta che indovinare quali birre sono.

Come accennato in apertura questa è l’ultima panoramica prima della pausa estiva, salvo sorprese dell’ultima ora. I birrifici italiani continueranno a sfornare novità anche nelle prossime settimane: non ne scriveremo, ma le inseriremo comunque su Beer Zone, come facciamo regolarmente.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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