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Nuove birre da Jungle Juice, Alder, WAR, Torre Mozza, Nama Brewing e Mezzopasso

L’attuale interesse del mercato birrario italiano per gli stili old-school trova continue conferme, l’ultima delle quali arriva dal birrificio Jungle Juice (sito web). Il produttore romano ha infatti annunciato recentemente due novità che guardano rispettivamente alle culture brassicole di Germania e Regno Unito. La prima birra si chiama Bitte Warten (5,4%) ed è una Schwarz molto fedele al modello di riferimento, con note di pane tostato e nocciola che trovano una sponda perfetta nella fragrante vena erbacea dei luppoli. Chiude con un amaro delicato che bilancia la dolcezza dei malti, favorendo la bevibilità. La seconda new entry di Jungle Juice si chiama Furry Dance (5%) e appartiene allo stile delle Golden Ale. Anche in questo caso la ricetta gioca sull’equilibrio tra la componente maltata, leggera ma presente con i suoi toni di crosta di pane e fiori bianchi, e il contributo del luppolo. Proprio quest’ultimo ingrediente rivela una piccola discrepanza dalle interpretazioni più classiche della tipologia, perché le varietà utilizzate sono Citra e Smaragd, anche a freddo. Una personalizzazione che però rende il profilo aromatico molto intrigante, regalando una marcia in più alla bevuta.

Va in una direzione completamente diversa l’ultima nata in casa Alder (sito web), birrificio che continua ad alternare con grandissimi risultati tradizionali basse fermentazioni e moderne birre luppolate. La neonata Sled Hill (7,2%) rientra nel secondo gruppo, poiché si inserisce nel filone delle Hazy IPA. La ricetta prevede una base fermentescibile composta da un 20% di avena a integrazione del malto d’orzo e una fermentazione affidata a un ceppo di lievito inglese. Sul fronte della luppolatura, invece, c’è da segnalare l’impiego dele varietà Riwaka, Nelson Sauvin e Mosaic, usati a freddo in diversi momenti. La Sled Hill si presente velata con un colore dorato, mentre in termini aromatici si contraddistingue per note intense di frutta esotica, uva spina e mandarino. In bocca è morbida e succosa e chiude con un amaro contenuto.

Restiamo nell’orbita delle luppolature generose per introdurre la Pesci in faccia (6,8%), la nuova birra annunciata qualche giorno fa dal birrificio WAR (sito web). Si tratta di un’American IPA di stampo moderno, ma che non dovrebbe essere dominata esclusivamente dalla componente tropicale. I luppoli utilizzati sono infatti Galaxy, Mosaic, Amarillo e Citra, quest’ultimo impiegato in formato Cryo. Aspettiamo dunque una birra dall’intenso profilo luppolato, con sentori di agrumi, resina e passion fruit, discretamente secca e facile da bere nonostante un tenore alcolico non indifferente. Se volete sapere se questo identikit è verosimile, dovrete attendere ancora qualche giorno: la Pesci in faccia sarà infatti una delle tante birre in anteprima che i birrifici italiani presenteranno a Rimini in occasione di Beer&Food Attraction.

Dopo due birre più moderne torniamo su tipologie classiche per presentare la Dropkick (5,6%), la nuova Export Stout del birrificio Torre Mozza (sito web), produttore da sempre attento a rispettare i dettami degli stili tradizionali europei. E la Dropkick non è da meno, perché segue il modello delle scure britanniche risultando snella in bocca e secca in chiusura, dunque scorrevole e facile da bere. Ovviamente prevedibile il profilo aromatico, in cui si avvertono note di caffè e liquirizia, nonché una leggera sfumatura di cioccolato. A San Patrizio manca ancora un mese abbondante, ma con la novità di Torre Mozza potrete cominciare a brindare sin da subito. Inutile specificare che da il meglio di sé nel servizio a pompa.

La Bitte Warten segnalata in apertura non è l’unica Schwarz della panoramica odierna, perché a questo antico stile tedesco si ispira anche l’ultima creazione del birrificio Nama Brewing (sito web). L’Autobahn (4,9%) è quindi una bassa fermentazione di colore scuro, derivante dall’utilizzo di una modesta quantità di malti tostati che chiaramente contribuiscono a definire il bouquet aromatico. Anche il resto della ricetta è molto tradizionale, in particolare per l’impiego di luppoli di origine tedesca (Rottenburger e Tettnanger). Birra consigliabile agli amanti delle “nere” della Germania centrale, ma anche a tutti coloro che cercano un prodotto appagante, facile da bere e appartenente a un filone produttivo non così reperibile sul mercato.

E finiamo questo alternarsi tra stili classici e luppolate moderne cona La Raje (8,5%), la birra inedita che il birrificio Mezzopasso (sito web) ha comunicato solo qualche giorno fa. Il produttore abruzzese ha voluto confrontarsi con la tipologia delle Double IPA, interpretate in questo caso in chiave New England. La Raje è dunque una birra muscolare e piena, con una base maltata chiara ma solida e una luppolatura dominante, ottenuta con varietà Motueka e con l’impiego della Phantasm (polvere ricca di precursori tiolici solubili). Gli aromi ricordano in maniera netta la frutta tropicale e la scorza degli agrumi, mentre al palato risulta vellutata e morbida, con un amaro delicato. Se volete assaggiarla tenete presente che è disponibile solo in fusto, quindi dovrete cercarla nei vostri pub di fiducia.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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