Sabato scorso sono stati svelati i risultati del concorso Birra dell’anno 2012 di Unionbirrai, al quale, come già annunciato, ho preso parte in qualità di giudice insieme ad altri 31 “colleghi”. Con estremo ritardo finalmente pubblico su Cronache di Birra i podi delle 20 categorie del contest, cosa che non ho potuto fare precedentemente perché a corto di una connessione Internet decente (e di tempo, non lo nascondo). Di seguito le medaglie assegnate al concorso, ci sentiamo in giornata per commentarli insieme. E di cose da dire quest’anno ce ne saranno parecchie 🙂 .
Categoria 1: Birre chiare, alta e bassa fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione tedesca (Helles, German & Bohemian Pilsner, Zwickl, Keller, Dortmunder Export, Kolsch)
1° classificato: Sorà lamà – Slurp!
2° classificato: Birrificio Italiano – Tipopils
3° classificato: Statalenove – LevanteCategoria 2: Birre ambrate e scure, alta e bassa fermentazione,basso grado alcolico, di ispirazione tedesca (Vienna, Marzen, Dunkel, Schwarz, Dark Lager, Alt, Sticke)
1° classificato: Rienzbräu – La Nera
2° classificato: Birrone – Scubi
3° classificato: Doppio Malto Brewing Company – RustCategoria 3: Birre ad alto grado alcolico, bassa fermentazione, di ispirazione tedesca (Bock, Heller Bock, Maibock, Doppelbock, Eisbock)
1° classificato: Rienzbräu – Finitor
2° classificato: Birrificio Lambrate – Lambrate
3° classificato: birrificio artigianale sammarinese – Titanbrau RossaCategoria 4: Birre a basso grado alcolico, alta fermentazione, di ispirazione anglosassone (Golden, Bitter, Pale Ale)
1° classificato: Foglie d’Erba – Haraban
2° classificato: Birrifico Vlcavallina – Sunflower
3° classificato: Brewifst – 24KCategoria 5: Birre luppolate, alta fermentazione, di ispirazione angloamericana (IPA, Double IPA)
1° classificato: non assegnato – non assegnato
2° classificato: Badattitude – Dude
3° classificato: Foglie d’Erba – Freewheelin’ I.P.A.Categoria 6: Birre ad alto grado alcolico, alta fermentazione, di ispirazione angloamericana (English/American/Scottish Strong Ale)
1° classificato: Birrificio Emiliano – Pomposa
2° classificato: Birrificio Sant’Andrea – Rossa Del Gallo
3° classificato: Birranova – AbboccataCategoria 7: Birre scure, alta fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione angloamericana (Brown Ale, Mild, Porter, Dry/Sweet Stout, Oatmeal Stout)
1° classificato: La Piazza – Turner
2° classificato: Birrificio del Forte – 2 Cilindri
3° classificato: Birrificio del Ducato – Sally BrownCategoria 8: Birre scure, alta e bassa fermentazione, alto grado alcolico, di ispirazione angloamericana (Robustus/Baltic Porter, Imperial Porter, Russian Imperial Stout)
1° classificato: Piccolo Birrificio Clandestino – Montinera
2° classificato: Birrificio Civale – Imperiosa
3° classificato: Badattitude – TwopennyCategoria 9: Birre ad alto grado alcolico, alta fermentazione, di ispirazione angloamericana (Barley Wine, Old Ale)
1° classificato: Birrificio Baladin – XYAUYU 2008 riserva Teo Musso
2° classificato: Birrificio del Ducato – La Prima Luna
3° classificato: Birrificio Troll – GeishaCategoria 10: Birre con frumento maltato, di ispirazione tedesca (Weizen, Dunkelweizen, Weizenbock)
1° classificato: BiRen – Charlotte
2° classificato: Doppio Malto Brewing Co. – Brass Weiss
3° classificato: Birrificio Italiano – B.I.-WeizenCategoria 11: Birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione belga (Belgian Blonde, Blanche, Wit)
1° classificato: Birrificio Sant’Andrea srl – Fog
2° classificato: Birrificio del Forte – Gassa d’Amante
3° classificato: Birrificio Math – LA 68Categoria 12: Birre chiare, alta fermentazione, alto grado alcolico, di ispirazione belga (Belgian Strong Ale, Triple)
1° classificato: Birrificio Lariano – Tripe’
2° classificato: Birrificio F.lli Trami – 3-Tre
3° classificato: Birrificio Endorama – CalibanCategoria 13: Birre scure, alta fermentazione, alto grado alcolico, di ispirazione belga (Belgian dark Ale)
1° classificato: Croce di Malto – Magnus
2° classificato: Rubiu – Moresca
3° classificato: Birrificio F.lli Trami – GrostèCategoria 14: Birre con spezie e/o cereali, alta e bassa fermentazione
1° classificato: Vecchia Orsa – Saison
2° classificato: Birrificio Baladin – Zucca
3° classificato: La Petrognola – BiancaCategoria 15: Birre affumicate, alta e bassa fermentazione
1° classificato: Statalenove – Preda
2° classificato: Birrificio del Ducato – Wedding Rauch
3° classificato: Piccolo Opificio Brassicolo del Carrobiolo – Fermentum (Fermentum 1111 Invernale rifermentata)Categoria 16: Birre affinate in legno, alta e bassa fermentazione
1° classificato: La Gastaldia – Pietra
2° classificato: Birra del Borgo – Sedicigradi
3° classificato: Birrificio Baladin – TerreCategoria 17: Birre alla frutta, alta e bassa fermentazione
1° classificato: Birrificio Italiano – Scires
2° classificato: Birrificio Italiano – Cassissona
3° classificato: Via Priula di San Pellegrino Terme – Rosa!Categoria 18: Birre alla castagna, alta e bassa fermentazione
1° classificato: Birrificio San Michele – Norma
2° classificato: Birrificio artigianale La Fabbrica – Castagna
3° classificato: La Birra di Meni – PitrucCategoria 19: Birre acide
1° classificato: Birrificio Menaresta – Birra Madre
2° classificato: Birrificio Italiano – BRQ SC#3
3° classificato: Birrificio del Ducato – La Luna RossaCategoria 20: Birre al miele
1° classificato: Mostodolce – Martellina
2° classificato: Birrificio Lungo Sorso – FatAle
3° classificato: La Birra di Meni – NardonsBirrificio dell’anno: Birrificio Italiano
A più tardi.
Ciao. la birra di Menaresta si chiama BIRRA MADRE, non Birra Dea Madre.
Marco
Grazie, i tanti errata corrige mi hanno confuso 🙂
Sì, ne so qualcosa…:-)
quindi 2 Medaglie d’oro valgono meno di, ad esempio, 1O 2A 1B? Riezenbrau se si parla di medaglie doveva vincere, anche perche’ immagino abbia presentato molte meno birre di BI. Molto poco olimpico.
Mi fa piacere abbiano vinto o si siano piazzati dei birrifici che solitamente fanno birre non indimenticabili, si vede stanno migliorando.
Se non erro, per la definizione di Birrificio dell’anno contano anche le menzioni di 4° e 5° posizione.
Ciao, come mai il primo posto nelle IPA non è stato assegnato?
Ne parlerò nel post che seguirà a breve
Già , come mai? E’ interessante competere per tre piazzamenti (e pagare di conseguenza) e vederne assegnati solo due, tra l’altro i minori. Forse l’importante non è vincere, ma partecipare? Poichè non viene pubblicata la semplice partecipazione di un birrificio alla categoria, nè vengono restituite le schede degustative, nè vengono menzionate le altre birre in concorso o una classifica “a punti” , direi che i ritorni per un Birrificio siano nulli.
vi offro cosa ha risposto a questa domanda Flavio Boero
http://www.mondobirra.org/articolo3675.htm
Grazie Marco sei inesauribile!
Rivedere le categorie non basta, la nuova scheda degustativa deve riportare la presenza o meno di scintilla birraria e la quantità di emozione percepita.
La Sunflower, veramente ottima tra l’altro e da bere a secchi, è dichiarata da ratebeer come American Pale Ale, di stile “anglosassone” ha poco.
Messe come puro riferimento, le categorie hanno poco senso. Al GBBF squalificano se sei fuori categoria, ma lì ci sono categorie più sensate forse.
sulla Sunflower e similari…
a parte che ratebeer non e’ la bibbia ;-), anzitutto c’e’ da considerare che le categorie oltre a richiamare (in modo elastico) alcuni stili di “ispirazione”, avevano anche dei parametri di Plato, Alc, EBC e IBU, per cui una birra come la Sunflower (e non solo) probabilmente combaciava meglio con la categoria dove e’ stata iscritta.
Nello specifico, inoltre, in UK gia’ da un po’ di anni le piu’ diffuse fra le “session” ale – soprattutto come varieta’ di “titoli” – sono ormai le golden ale (previste per l’appunto nella categoria di cui stiamo parlando). E fra queste, una buona parte, se non la maggior parte, fa uso di luppoli USA o anche esotici. Rooster ad esempio lo fa da 15 anni…
(tra parentesi, le birrerie inglesi usavano anche luppoli USA gia’ nell’800…)
ma soprattutto, perché un APA di stile anglosassone ha poco?!? da quando gli americani non sono anglosassoni?!?
http://it.wikipedia.org/wiki/Paesi_anglosassoni
Non avevo letto la risposta riguardo la categoria “IPA” prima di commentare nell’altro articolo. Beh, lascia davvero perplessi…
3 podi per i bergamaschi, non posso che essere contento, soprattutto per la Sunflower di Valcavallina, una session beer eccezionale!!
Continuo a convincermi sempre di più che il metodo Polli/ADB sia di granlunga la migliore formula di concorso che abbiamo in Italia.
@marco tripisciano: Ma che risposta è?
A questo punto ha piu’ logica dare degli ex aequo piuttosto che lasciare il primo posto vacante…
Le risposte non le fornisco io, le raccolgo 🙂
Condivido quanto dice Schigi.
Inoltre secondo me le birre dovrebbero essere ignote anche ai tasters, mi spiego:
Qualcuno (un emissario del presidente di giuria) va in giro e compra le birre anonimamente.
il panel non dovrebbe sapere quali birre sono iscritte al concorso (e quali no).
“Ecco 25 Luppolate d’ispirazione angloamericana” (LOL).
Solamente alla fine, a scrutinio finito, i taster (e possibilmente anche il pubblico altrimenti cosa parliamo di trasparenza, parliamo di business e stellette da mettere in bella mostra) scoprono chi e cosa era iscritto.
Forse non ho capito la tua spiegazione, ma i giudici non sapevano chi fosse iscritto al concorso e chi no.
Tu non sapevi che Toccalmatto non c’era?
Certo che sì, ma non certo perché UB abbia comunicato ai giudici la lista dei partecipanti.
Secondo me avrebbe senso che lo facesse, almeno a posteriori.
Questa è un’altra considerazione, con la quale posso anche essere d’accordo.
Ecco qui: http://www.unionbirrai.it/index.php?option=com_content&view=article&id=227:la-lista-dei-partecipanti-a-birra-dellanno-2012&catid=37:news
Io sono d’accordo con Schigi riguardo Polli e ADB…..
Qui i birrifici portano le “cotte migliori” in previsione di una competizione, e non tutti i birrifici si candidano….
Secondo me, come fanno quelli di ADB che prendono birre in commercio senza dire niente ai birrai, le valutano, e fanno una classifica sempre divisa in categorie, rende molto piu’ veritiera una competizione…..
Secondo me Birra dell’Anno non rispecchia quello che è al momento il movimento birraio italiano, e soprattutti quali sono i maggiori esponenti….
Fatemi capire..mi rivolgo a te Andrea…praticamente, allo stato attuale, ignori la lista esatta dei birrifici partecipanti?!?
Beh sì… perché, esiste un elenco pubblico?
Questo lo ignoro 🙂 come ignoravo che i giudici rimanessero all’ oscuro dei birrifici partecipanti anche dopo i risultati. C’ è un motivo specifico dietro questa formula o è un dettaglio come un altro?
È un’ulteriore precauzione che si prende affinché i giudici non siano influenzati in alcun modo.
Ma parliamo dell’exploit della Gastaldia Pietra che batte Sedicigradi e Terre: nessuno è curioso di assaggiarla?
Andrea sai dirci qualcosa su questo birrificio che sembra molto interessante?
Non lo conosco bene, ma come giudice mi è capitata la categoria della Pietra ed era davvero una bella birra
[…] I risultati sono stati già ormai commentati da tutti e quindi evito. Fa strano però sapere di birrifici straordinari che non solo non abbiano raccolto medaglie, ma nemmeno siano finiti tra i primi cinque in nessuna categoria. Purtroppo il concorso non è ancora una macchina perfetta: lo stato di una birra può dipendere da mille varianti (temperatura di servizio e bicchiere sono uguali per tutte, e possono penalizzare di più una e avvantaggiare un’altra) e nonostante tutto una piccola, piccola influenza del fattore “C” può sempre esserci. […]