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Lo strano caso del “gemellaggio” tra le birre ufficiali di Napoli e Juventus (e cosa c’entra Bobo Vieri)

Quando lo scorso maggio il Napoli vinse il suo terzo storico scudetto, diversi birrifici campani ne approfittarono per lanciare delle birre celebrative. Ricordiamo ad esempio la Assafà Natavota (5,2%) di Kbirr, edizione limitata della Natavota (cioè la Lager base dell’azienda), oppure la versione in lattina della Munaciello (8%), la Tripel di Piccolo Birrificio Napoletano. In tutti questi casi si trattò di prodotti non ufficiali, dunque non direttamente legati alla squadra partenopea. È invece notizia di questi giorni il lancio di Napoli Beer, ossia la birra prodotta su licenza proprio per la Società Sportiva Calcio Napoli, presentata con il claim “La birra dei campioni d’Italia 2022/2023”. Il tempismo non è stato certo dei migliori, ma l’aspetto più interessante è l’azienda produttrice della Napoli Beer, che si sta ritagliando una posizione sempre più preminente per creazioni di questo tipo.

Per scoprire il nome della società che si è occupata di produrre la birra del Napoli basta leggere il comunicato ufficiale rilasciato per l’occasione:

Grazie all’accordo di licenza tra SSC Napoli e El Original S.r.l., società che opera nella creazione e distribuzione di prodotti nel settore del beverage, nasce la SSC Napoli Beer, birra ufficiale del Calcio Napoli. Il prodotto è pensato e ideato per accompagnare tutti i momenti di convivialità dei tifosi azzurri e continuare a celebrare la vittoria dello storico terzo Scudetto vinto nella stagione appena conclusa. Una grande novità per tutti i tifosi.

Una livrea azzurra, il nuovo logo tricolore della SSC Napoli e lo scudetto celebrativo ideato per il terzo titolo degli azzurri campioni d’Italia, sono gli elementi distintivi della prima lattina della SSC NAPOLI BEER volta a diventare un elemento iconico anche da custodire come ricordo di questo successo. Il prodotto sarà una birra Lager da 4,9% di gradazione alcolica.

El Original è un’azienda di Milano specializzata nel settore beverage. La birra sembra occupare un posto di rilievo nella sua attività, tanto da ricevere molta visibilità sul relativo sito web: Napoli Beer vanta una posizione prioritaria rispetto alla vodka e al vino. Prima di passare alle altre bevande, però si scopre che El Original è produttore anche di un’altra birra calcistica, cioè quella ufficiale della Juventus. Un “conflitto d’interessi” che presumibilmente non renderà felici i tifosi delle due compagini, ma che mostra una certa capacità di El Original nel convincere le squadre di Serie A – e che squadre! – ad affidarsi ai propri servizi per la produzione di birre ufficiali.

Il deus ex machina di El Original si chiama Driss El Faria, imprenditore poco più che trentenne di origine marocchine, nato a Vigevano (PV). Dopo una laurea e un master conseguiti alla Bocconi, si è lanciato nel mondo del beverage cominciando dal vino e dal prosecco. La sua prima esperienza nel settore birrario è arrivata nientemeno che con Bombeer, la birra di Bobo Vieri che fu lanciata sul mercato nel 2020 proprio in società con l’ex attaccante della Nazionale. Dopo poco più di un anno El Faria uscì da Bombeer, ma giustamente non perse interesse per il mondo del calcio. Così lo scorso marzo è arrivato l’accordo con la Juventus FC e ora quello con il SSC Napoli. Due colpacci che giustificano l’importanza della birra nel portfolio di El Original.

Dove sono prodotte effettivamente le birre della Juventus e del Napoli? Non siamo riusciti a trovare questa informazione, ma sappiamo che Bombeer è realizzata presso Birra Castello (sito web), un birrificio di impostazione industriale. Non è escluso che l’interlocutore sia lo stesso anche per El Original, ma di certo non si tratta di un produttore artigianale. Insomma sembrano lontani i tempi in cui i microbirrifici italiani firmavano le birre ufficiali delle squadre di calcio, come successo con L’Olmaia (Fiorentina), Turan (Roma), Dada (Reggiana), Kamun (Genoa) o Almond ’22 (Pescara). Oltre alla Juventus e al Napoli, va citata anche la SS Lazio, che lo scorso luglio ha annunciato un accordo proprio con Bombeer – nel frattempo il successo della birra di Bobo Vieri aveva attirato le attenzioni della ‘ndrangheta.

Lo spazio che si stanno ritagliando in questo segmento realtà come El Original e Bombeer rappresenta l’ennesimo indizio che la birra artigianale sta perdendo interesse? Probabile, ma potrebbe essere anche il segnale della crescente importanza della birra come strumento di marketing, per cui le società sportive preferiscono affidarsi a realtà più grandi rispetto a birrifici artigianali.  A ogni modo, tra difficoltà nel garantire numeri soddisfacenti e incapacità di competere in termini di pubbliche relazioni, la birra artigianale italiana sembra aver mancato un altro sbocco economico molto attraente.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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