Uno degli oggetti più iconici della cultura birraria mondiale è senza dubbio l’handpump, la pompa con cui tradizionalmente si serve la birra nei pub britannici. Si tratta di un metodo di spillatura piuttosto antico e precedente ai sistemi moderni, che impiegano anidride carbonica (o altri gas) per “spingere” la birra dal fusto fino al bicchiere in maniera (semi) automatica. L’handpump invece funziona senza l’ausilio di gas e richiede una partecipazione più attiva da parte del publican, che deve letteralmente “pompare” il liquido nel boccale – è anche il motivo per cui le classiche birre inglesi sono spesso meno carbonate rispetto allo standard. La presenza di una o più handpump in un pub, che sia britannico o meno, è da sempre il segnale di una certa attenzione del locale per le tradizioni birrarie, la qualità dei suoi prodotti e l’accuratezza del servizio. Ora però secondo il CAMRA, l’associazione del Regno Unito che tutela il patrimonio brassicolo nazionale, l’industria è destinata a smantellare anche questa semplice certezza.
Nel mirino del CAMRA è finita Carlsberg Marston’s Brewing Company (CMBC), colosso nato nel 2020 dalla fusione tra lo storico marchio Marston’s e la filiale britannica di Carlsberg. A inizio marzo CMBC ha annunciato il lancio di un nuovo concept definito Fresh Ale: birre inequivocabilmente industriali, ma realizzate con l’obiettivo di “rinvigorire l’illustre tradizione della cultura birraria britannica e dei pub”. Le Fresh Ale sono prodotte sulla falsariga delle Real Ale, perché prevedono una rifermentazione controllata in birrificio prima del confezionamento in fusti da 30 litri. Il loro vantaggio primario è rappresentato dalla shelf life, che a differenza delle normali birre in cask può arrivare anche oltre le due settimane dalla data di apertura del fusto. Sono dunque una sorta di “fake” Real Ale, che peraltro prevedono la spillatura a pompa per camuffarsi totalmente da birra in cask. Finora CMBC ha rilasciato tre edizioni Fresh Ale delle sue birre: Wainwright Gold, Wainwright Amber e Hobgoblin IPA.
CMBC giustifica la nascita della linea Fresh Ale come soluzione alla crisi dei classici pub britannici, aggiungendo al tutto alcuni richiami ecologici nella migliore tradizione del green washing:
Le Cask Ale rimangono un segno distintivo della cultura britannica dei pub, con oltre un terzo dei bevitori che le considerano ciò che rende speciale un locale birrario. Tuttavia, le classiche Ale e le birre in cask stanno affrontando dure sfide. A causa del calo dei consumi fuori casa, unito ai problemi pratici posti dalla breve durata di conservazione delle birre in cask, solo il 24% dei pub genera un fatturato sufficiente per vendere più di una birra in questo formato. Negli ultimi quattro anni, oltre 7.000 handpump sono state eliminate dal commercio e dopo la pandemia quasi 6.000 rivenditori di cask hanno chiuso.
La Fresh Ale di CMBC affronta queste sfide, offrendo una soluzione valida per i pub che vogliono diversificare la loro offerta di birra, aggiungendo più prodotti di qualità alle loro spine per aiutare a riaccendere la passione dei bevitori per la birra e per portare nuovi fan alla categoria. Progettata per garantire coerenza e freschezza prolungata, la Fresh Ale offre ai locali nuove opportunità di servire la birra, preservando al contempo l’amato rituale del servizio a pompa che ha reso famosa la birra britannica.
Questa innovazione non solo riduce gli sprechi e aumenta la redditività, ma semplifica anche la logistica e la manutenzione, evitando la necessità di pulizia e condizionamento ad hoc. I primi test nei pub del Regno Unito hanno mostrato risultati promettenti, con i clienti che concordano sul fatto che sia le Cask Ale che le Fresh Ale condividono il gusto tradizionale della birra britannica.
La novità ovviamente non è andata giù al CAMRA, che per contrastare la situazione ha deciso addirittura di lanciare una campagna specifica, battezzata Handpump hijack (“Dirottamento delle handpump”). Secondo l’associazione, infatti, CMBC da una parte sta ingannando i consumatori con un prodotto che scimmiotta le Cask Ale, dall’altro sta creando un danno alle vere Real Ale poiché le Fresh Ale, richiedendo la spillatura a pompa, finiscono per sottrarre vie alle produzioni dei piccoli birrifici tradizionali. Inoltre il CAMRA sottolinea che la CMBC, mentre afferma di voler rilanciare la cultura dei pub e delle birre in cask, sta al contempo chiudendo i birrifici controllati dal gruppo e rimuovendo le handpump dai locali che possiede in Regno Unito.
In aggiunta il CAMRA sottolinea le differenze tra le Fresh Ale di CMBC e le autentiche Real Ale:
Uno dei fattori che rende unica la birra in cask è che solitamente lascia il birrificio come prodotto non ancora finito. La parte conclusiva della maturazione avviene direttamente nel pub, rendendo fondamentali le capacità e l’esperienza dello staff e del publican. Al contrario moltissime birre, comprese le Lager, alcune birre in fusto e le “Fresh Ale”, sono pronte da bere quando lasciano il birrificio. Queste birre hanno una durata di conservazione più lunga e possono essere più facili da gestire.
I birrifici spesso producono entrambi i tipi di birra e il CAMRA ritiene che dovrebbero essere commercializzati di conseguenza, in modo che i consumatori sappiano cosa stanno acquistando. La Fresh Ale di CMBC non è una birra in cask e dirottare una handpump per venderla come se lo fosse è ingiusto e fuorviante per i clienti dei pub.
Sebbene la scelta di CMBC valga come una sorta di accreditamento per la birra in cask, i timori del CAMRA, ancorché connotati da una forte componente “ideologica”, sono comprensibili e presumibilmente fondati. La prima azione che l’associazione ha compiuto nell’ambito della campagna Handpump hijack è stata di scrivere alle istituzioni competenti chiedendo di verificare se sono state violate le norme di tutela dei consumatori in termini di pubblicità ingannevole e concorrenza sleale. Il CAMRA chiede ai consumatori di giocare un ruolo attivo, segnalando i pub che servono Fresh Ale, inviando le foto dei relativi bolli spina e rivolgendo domande all’associazione stessa. In pratica l’associazione sta proponendo, in maniera molto sottile, di boicottare le Fresh Ale di CMBC.
Le Fresh Ale di Carlsberg Marston’s Brewing Company sono destinate ad avere successo? E in tal caso la campagna del CAMRA riuscirà a preservare i caratteri più autentici delle birre in cask? Ma soprattutto – ed è un punto su cui come sempre si divideranno gli appassionati – non può essere che le Fresh Ale siano davvero la soluzione per rilanciare la birra in cask, (ri)convertendo consumatori e publican a una delle più antiche consuetudini birrarie del Regno Unito?