La Lesse è un fiume che dalle Ardenne confluisce nella più celebre Meuse. La Val de Lesse, seppur poco conosciuta, è uno dei luoghi più incantevoli del Belgio. Distante poco più di un’ora di macchina da Bruxelles, si trova nel bel mezzo delle Ardenne, stretta fra le province di Namur e del Lussemburgo, e offre pascoli verdeggianti, piccoli villaggi e qualche castello. La località più celebre è senza dubbio Rochefort, sede di uno dei sei produttori trappisti del Belgio. L’Abbazia di Notre Dame de St. Remy non è visitabile dal pubblico, così come il birrificio. Vale comunque la pena andare per ammirare la chiesa, farsi una passeggiata nei sentieri che circondano il monastero e soprattutto comprare in loco le birre trappiste, a prezzi molto inferiori rispetto alla media dello stesso Belgio.
Per entrare nel piccolo shop occorre tirare la cordicella di una campanella all’ingresso per poi essere ricevuti dal custode. Purtroppo si può solo acquistare e non esiste la possibilità di degustare le birre in loco. Per rifarmi mi sono quindi recato nel centro di Rochefort dove al bistrot Gourmandise (sito web) ho ordinato la trilogia Rochefort abbinata a squisiti formaggi locali. A mio modesto parere la Rochefort 10 rimane sempre una delle migliori birre in circolazione, non solo in Belgio.
Da Rochefort mi sono spostato in una delle sue frazioni, Eprave, piccolo villaggio caratterizzato da un bellissimo vecchio mulino. Qui ha sede la Brasserie de la Lesse, un birrificio cooperativa – formula non molto diffusa in genere – nato nel 2011 nel sito dove sorgeva l’ormai scomparsa Brasserie Razette. La Brasserie de la Lesse è una realtà con finalità sociali costituita da circa 400 soci: utilizza solo ingredienti del territorio per produrre una gamma di sette birre. Conoscevo solo l’Hiveresse, una birra di Natale non troppo alcoolica (8%) e piuttosto speziata. Gradevoli scoperte la Chinette (una Blonde da 6%) e l’Esprit (una Tripel da 8%), mentre devo ancora assaggiare le loro Blanche (Marie Blanche, 5%) e Amber Ale (Cambrèe, 6,5%). Sono aperti solo durante la settimana, quindi meglio chiamare prima di presentarsi nel weekend.
Dopo una sosta all’interessantissimo castello di Lavaux-Sainte-Anne, a cui è stata dedicata la birra Sainte Anne (una ambrata brassata al Birrificio Brunehaut), mi sono diretto verso Ambly, villaggio situato a una quindicina di minuti da Rochefort e amministrativamente frazione del comune di Nassogne. Qui ho fatto tappa alla Brasserie Saint Monon (sito web), dislocata in un vecchio casolare e caratterizzata da impianti a vista, una bella taverna e un giardino. Il nome Monon è in onore dell’omonimo monaco scozzese che nel 600 d.C. venne ad evangelizzare Nassogne.
Qui ho degustato la Saison de Mai e la Saint-Monon au miel. La Saison de Mai è una delle Saison che bevo più volentieri con clima primaverile: si tratta di una Saison dalla gradazione atipica (8,3%) aromatizzata con la pianta dell’asperula. La Saint-Monon au miel (8,0%) è una Tripel al miele piuttosto corposa. Il birrificio produce anche un’ambrata (6,5%), una Brune (7,5%), la Mix Hop (Blonde con 5 luppoli, 6,5%) e la Belle Famenne (Blanche, 5,9%), più varie birre per altri birrifici della zona fra cui segnalo l’interessante Cuvèe Ermesinde, una ambrata al miele prodotta per Arelbières, beerfirm di Arlon.
Torno a Bruxelles soddisfatto di questo minitour e con il bagagliaio carico di prodotti interessanti. In Belgio è assolutamente consigliato uscire dai circuiti birrai tradizionali ed abbinare grandi classici come una visita in loco a Rochefort e realtà emergenti che offrono birre non mainstream, in luoghi bucolici e poco frequentati.