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Dove bere birra artigianale ad Atene: un tour birrario nella capitale greca

Visitare Atene non è mai banale. Si tratta di una metropoli cosmopolita e centro economico, finanziario, industriale e culturale della Grecia. È una delle città più antiche del mondo, considerata la culla della civiltà occidentale e nota per la nascita della democrazia, per essere stata la sede dell’Accademia di Platone e del Liceo di Aristotele e per aver dato i natali a Socrate, Pericle, Sofocle e molti altri filosofi e personaggi importanti dell’antichità. È una città molto caotica e con molte disparità sociali. Nonostante la situazione finanziaria sia migliorata rispetto ai tempi della crisi economica che ha duramente colpito il paese fra il 2009 e il 2015, i segni delle difficoltà sono ancora ben evidenti con interi palazzi abbandonati anche nel centro città. Atene è immensa e il modo migliore per ammirarla è raggiungere l’acropoli, dove si gode di una splendida vista sulla città, dal Pireo fino ai sobborghi dell’interno.

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Dal punto di vista birrario una città così grande, dinamica e con una vivace scena notturna non poteva essere immune alla diffusione delle birre artigianali. E infatti l’offerta è piuttosto ricca nonostante le birre più bevute rimangano di gran lunga quelle di grandi marchi industriali quali Mythos e Fix (che è stato il primo birrificio del paese, fondato nel 1864). La capitale greca conta ben 6 birrifici artigianali: Noctua Brewery (il primo birrificio ad aprire in città nel 2016, nella zona del Pireo), Paragon Brewery, Athineo, Blame The Sun, Slowdown Brewing e Strange Brew, mentre sono numerosi i locali che servono birra artigianale. Strange Brew a parte, i birrifici ateniesi sono dislocati al di fuori del centro cittadino, quindi per ragioni di tempo mi sono concentrato sui locali.

Il primo locale, il Tap 27 (pagina Facebook), l’ho trovato praticamente per caso, di ritorno da una cena nel quartiere di Pangrati. È una piccolissima tap room di proprietà della gipsy brewery ateniese Mustaki Nomad Brewing (pagina Facebook), che offre una buona selezione di birre da microbirrifici greci con qualche prodotto straniero. Qui ho assaggiato la Tsigana, Session IPA della casa, e la Marmita Lab, Double IPA di Kavala’s Microbrewery (microbirrificio dell’omonima città di Kavala).

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Rimanendo in tema di tap room, meritevole di menzione è quella di Strange Brew. È situata nel quartiere di Koukaki, a dieci minuti a piedi dal Museo Nazionale di Arte Contemporanea, candidandosi dunque a luogo ideale dove dissetarsi dopo aver ammirato sculture e quadri. Il locale è molto semplice, con un ambiente minimalista; relativamente alle birre disponibili è possibile trovare tipologie focalizzate principalmente sulle luppolate e una qualità leggermente superiore alla media della città. Qui ho bevuto l’interessante Jasmine IPA e la Mandy Black, una Export Stout.

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Tra I bar ateniesi dedicati alle birre artigianali più consigliati in rete c’è il Barley Cargo (pagina Facebook). È un locale molto bello situato sulla popolare Kolokotroni Street. La carta presenta una scelta di 350 birre da tutto il mondo, di cui all’incirca un terzo greche o ateniesi. Purtroppo non tutte sono realmente disponibili. Facendo un po’ di ricerche in rete mi ero lasciato incuriosire dai prodotti del birrificio Kykao, specializzato in Sour e Barley Wine. Non trovandole nella “Mecca” dei locali di birre artigianali di Atene, ho virato sulla Sunday’s Honey, una stucchevole Honey Ale della Septem Microbrewery della località di Avlona, e sulla modesta Voreia Stout della Siris Microbrewery, con sede nella località di Serres.

Ho avuto più fortuna al Brew Str (pagina Facebook), un locale nascosto fra i palazzi, a due passi dalla centralissima piazza Syntagma. Il locale consiste in una piccola stanza costipata di scaffali pieni di bottiglie, un minuscolo impianto alla spina e una piccola terrazza con sedie di plastica. Di fatto è più un beer shop che un vero e proprio locale. La scelta è vasta e contempla tanto prodotti locali, quanto birrifici europei e britannici più in voga. Qui trovo finalmente delle birre di Kykao e mi gusto una notevolissima Herbal Saison.

Nel cuore del quartiere di Psyri, vero centro pulsante della vita notturna ateniese, segnalo la presenza di Tapfield (pagina Facebook). È un bar contraddistinto dalla bellezza di 23 spine e un ambiente piuttosto caotico, soprattutto la sera. Qui ho assaggiato la Alea Pale Ale di Alea Brewing (Metamorfosi, sobborgo di Atene) e la Dark Crops (Tarapsa, Peloponneso), West Coast IPA dell’omonimo birrificio.

Più tranquillo invece Tales of Ales (sito web), situato in una via secondaria fra Psyri e la conosciutissima piazza Monastiraki. Il locale vanta un’ottima scelta di birre e un personale molto preparato sui prodotti disponibili (un mix fra produzioni greche e straniere, soprattutto belghe). Qui ho assaggiato la Kids on the Black Hole, una NEIPA brassata in collaborazione fra Noctua e Alea Brewing e la Oak Aged Barley Wine di Kykao.

La scena birraria greca è sicuramente in crescita. Ho osservato appassionati entusiasti e visitato locali molto belli e con una buonissima selezione. In generale, c’è tanta voglia di emulare locali stranieri più quotati. A questi elementi positivi fa però da contraltare un livello qualitativo piuttosto basso fatta eccezione per i prodotti di Kykao, e dei prezzi veramente elevati (fino a 6-7 euro per 0,25) che inevitabilmente rendono la birra artigianale locale un prodotto ancora più di nicchia, accessibile solo a una determinata clientela.

Niccolo' Querci
Niccolo' Querci
Bergamasco di nascita. Vive a Bruxelles dal 2011 dove si occupa di fondi europei. Ha ottenuto la qualifica di Beer Sommelier presso la Beer Academy di Londra, ha scritto una guida birraria su Bruxelles ed è membro della British Guild of Beer Writers. Ama girovagare per il Belgio e per l'Europa per scoprire nuovi birrifici e nuove birre. Ha una predilezione per le Saison e una venerazione per la birra trappista Orval.

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1 commento

  1. Il Barley cargo lo sconsiglio proprio, nella carta hanno la Peroni a 5€, e i prezzi delle birre sono altissimi, più alti di Milano, per niente in linea con i prezzi Ateniesi, inoltre le birre che abbiamo preso non erano per niente in forma

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