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Nuovi locali birrari a Torino, Trieste, Milano e provincia di Avellino

Parlando di nuovi locali italiani incentrati sulla birra artigianale, una delle più roboanti aperture degli ultimi mesi è sicuramente quella di EDIT a Torino. Definirlo una birreria sarebbe quantomai limitativo e impreciso, perché è più corretto considerarlo un luogo polifunzionale dedicato all’universo gastronomico e basato sui concetti di sperimentazione e condivisione. Situato nella zona simbolo della riqualificazione urbana della città, EDIT si sviluppa su due piani e presenta al suo interno un ristorante da 50 coperti, un bakery cafè, un cocktail bar, spazi per eventi, cucine condivise e altro ancora. Ma l’anima del locale è anche chiaramente birraria, con un pub dotato della bellezza di 19 spine e persino un impianto di produzione interno, usato sia dai birrai “resident” che da gipsy brewer ospitati di volta in volta. Insomma, è un progetto mastodontico che si sviluppa su 2.400 mq e impiega ben 55 addetti e 20 cuochi.

Oltre alle birre della casa, le spine dell’EDIT ospitano i prodotti di Elvo, Lambrate, Extraomnes, Mahr’s, Crak, Argo e altri birrifici italiani e stranieri. Da sottolineare che tra l’ottantina di referenze non alla spina ce ne sono diverse in lattina, contenitore a cui il locale guarda con interesse. Coerentemente con l’idea di condivisione, l’impianto produttivo è aperto a chiunque voglia confrontarsi con l’arte brassicola, chiaramente sotto la supervisione dei birrai presenti. Ulteriori dettagli su EDIT sono disponibili sul relativo sito web.

Risale allo scorso settembre l’apertura di Hops Beerstrò, nuova realtà della città di Trieste (quartiere Cavana) che sembra essere partita davvero col piede giusto. L’impianto è fornito di 12 vie che ospitano a rotazione birre di Baladin, Hammer, Mezzavia, MC77, Ritual Lab, Extraomnes e altri birrifici, anche stranieri. A completare l’offerta “liquida” c’è una selezione di circa 15 etichette in bottiglia e un’interessante proposta di vini. Grande attenzione è rivolta alla parte gastronomica: il nome stesso del locale suggerisce una vocazione non solo birraria. Ed ecco allora che all’Hops Beerstrò è possibile gustare piatti con richiami a culture culinarie lontane (Oriente, Sud America), ma rivisti in chiave italiana. Da sottolineare anche l’organizzazione di eventi a tema, come quello di domani dedicato agli abbinamenti con le birre di Extraomnes e la presenza di Schigi. Per saperne di più vi rimando alla pagina Facebook del luogo.

Ci spostiamo al sud e più precisamente ad Ariano Irpino (AV) per segnalare la recente apertura di 32, nome che sta a indicare sia il numero civico della strada in cui sorge, sia i suoi metri quadri. È dunque un locale molto piccolo, ma non per questo poco interessante: tra le due spine disponibili e l’ampia selezione di bottiglie e lattine, troviamo birrifici come Sti Malti, MC77, Beavertown, Birrificio Italiano, Crak, Mastino, Montegioco, Birrificio della Granda, ecc. Uno spazio è dedicato alle fermentazioni spontanee del Belgio (Lambic e suoi derivati), mentre non manca un’informale offerta gastronomica con taglieri e panini caldi e freddi. Maggiori informazioni sono disponibili su Facebook.

E concludiamo con Milano, dove negli ultimi mesi si sono registrate addirittura tre nuove aperture, di cui la più recente è Shallo, inaugurato un paio di settimane fa a due passi dalla Darsena. Anche qui gli spazi non sono enormi, ma il locale vanta comunque un impianto a muro da 11 vie e un’area esterna dalle sicure potenzialità. L’offerta birraria è chiaramente incentrata su prodotti artigianali, mentre non manca una piccola selezioni di vini e la possibilità di gustare cocktail alla spina. Il posto è privo di offerta food, ma permette ai clienti di consumare in loco le pietanze ordinate altrove. Per saperne di più, seguite la pagina di Shallo su Facebook.

Gli altri due locali hanno invece inaugurato lo scorso settembre. Tap è una birreria aperta nel quartiere Città Studi e che vanta ben 24 spine dove si alternano a rotazione i prodotti di birrifici italiani e stranieri (Hammer, Beer In, Bevog, Lambrate, Lariano, Extraomnes, Hilltop, ecc.). Grande attenzione è rivolta all’aspetto gastronomico, con tapas, taglieri, panini, contorni e altro ancora. Non pochi gli eventi che vengono organizzati regolarmente all’interno del locale. Dettagli sul sito di Tap.

È invece situato a due passi da Viale Famagosta, nel quadrante meridionale della città, il pub Piano B. È una birreria di stampo classico, con una selezione di birre artigianali italiane e straniere a rappresentanza di birrifici come Opperbacco, Retorto, Bevog, La Ribalta, Hammer, Crak, La Pirata, Jungle Juice, Ritual Lab, Casa di Cura, ecc. Il locale propone una piccola ristorazione, occasioni d’intrattenimento ed eventi vari. Maggiori informazioni sono consultabili su Facebook.

EDIT
Via Cigna 96 – Torino

Hops Beerstrò
Via di Cavana 15/a – Trieste

32
Via Tribunali 32 – Ariano Irpino (AV)

Shallo
Via Vigevano 6 – Milano

Tap
Via Enrico Nöe, 4 – Milano

Piano B
Via Moncucco 26 – Milano

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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