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Aggiornamenti sulle nuove norme (presenti e future)

In mancanza di notizie interessanti dal mondo strettamente birrario, mi sembra prezioso fare il punto per quanto riguarda il previsto futuro abbassamento del limite alcolemico a 0,2 mg e la delibera del comune di Roma che vieta la vendita di alcol da asporto dopo le 21,00 in tutto il centro storico e zone adiacenti.

Per quanto riguarda la prima questione, la fonte principale a cui faccio riferimento è il newsgroup it.hobby.birra, dove si cerca di riportare in modo costante tutti gli aggiornamenti grazie all’opera di sensibilizzazione partita da Stefano Ricci e da altri appassionati. Alla mail iniziale da inviare a tutti i parlamentari con competenza in materia, sono arrivate alcune risposte da parte degli interessati, segno che in Italia per fortuna ancora non è completamente negata la comunicazione tra istituzioni e cittadini.

Dalle mail di risposta è emerso che di fronte alla proposta di legge ci sono diverse perplessità e posizioni anche fortemente discordanti. Purtroppo c’è anche chi invece sta già pensando a una soluzione più drastica, portando il limite all’incredibile valore di 0,0 (zero virgola zero). Una posizione netta e chiara contro la proposta di legge è stata presa da Andrea Sarubbi, che ne ha parlato espressamente sul proprio blog. Al quale ha risposto l’on. Moffa (PdL), rilanciando l’idea dello zero assoluto, ma che sarebbe limitato solo ai giovani tra i 18 e i 24 anni.

Più ferma sulle posizioni di partenza è l’opinione dell’on. Valducci (PdL), mentre fondamentalmente contraria all’abbassamento del limite è la risposta dell’on. Montagnoli (Lega Nord), che tra l’altro si esprime a nome di tutto il partito.

Sembrerebbe dunque che i giochi siano tutt’altro che decisi, ma personalmente resta un certo pessimismo sull’evoluzione della questione. Parallelamente sono apparsi alcuni dati che sembrerebbero evidenziare l’inutilità della proposta di legge. Il primo cita una statistica piuttosto datata (se non erro risale agli anni ’60), sebbene su di essa si siano basate tutte le legislazioni in materia: in pratica la percentuale di rischio di incidente salirebbe in maniera notevole solo con tassi alcolemici piuttosto elevati (1 mg), mentre sotto lo 0,40 risulterebbe addirittura più bassa che nella fascia 0,00 – 0,09.

Il secondo dato invece proviene dalla Croazia, dove, dopo 40 mesi, il governo avrebbe deciso di abolire la norma sullo “zero assoluto” per chi si mette alla guida: una legge che in tutto questo tempo non avrebbe portato alcun beneficio, ma solo fatto adirare i gestori di locali e i produttori di bevande alcoliche. La nuova disciplina prevederebbe ancora il divieto assoluto di assumere alcol per i giovani sotto i 24 anni e i conducenti professionisti, mentre per tutti gli altri si tornerebbe al limite di 0,5, proprio quello che in Italia stiamo cercando in tutti i modi di abbassare.

Da una norma futura a una attuale: l’ordinanza con cui il sindaco Alemanno ha vietato la vendita di bevande alcoliche da asporto dopo le 21,00 è ormai entrata in vigore da qualche settimana a Roma. Trastevere e altri quartieri di sera appaiono trasformati: da zone di vita notturna ad aree presidiate da camionette e volanti della polizia, con l’assurda aggiunta di poliziotti in borghese (sì, in borghese) che girano per le vie del rione aspettando il giusto pretesto per comminare una bella multa al locale di turno.

Non ho molte parole al riguardo, se non che spero che questa delibera non continui dopo i tre mesi di sperimentazione previsti in partenza. Già ho spiegato i motivi a suo tempo.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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