Cimec

Nuove birre da Lambrate, Barley, Civale e altri

C’è un lunedì dal sapore agrodolce che cade ogni anno qualche giorno prima del Natale. È il lunedì successivo a Birre sotto l’albero, che i partecipanti alla manifestazione romana solitamente vivono con un misto di stanchezza, soddisfazione e mal di testa, ma soprattutto nostalgia per tre giorni che rimarranno nella mente per mesi. Anche questa volta l’evento ha mantenuto tutte le premesse, avvalendosi di una serie di appuntamenti collaterali che ne hanno arricchito i contenuti. Come la presentazione della nuova creazione del Birrificio Lambrate, avvenuta sabato pomeriggio e spillata direttamente dalla botte: è con lei che apriamo l’ultima panoramica dell’anno sulle novità dei birrifici italiani. La birra si chiama Altbier Bastard ed è un omaggio all’antica tipologia di Dusseldorf, che lo ricorda per le note maltate e per l’evidente bevibilità. Rispetto al modello di riferimento mostra un amaro più deciso, ma non certo fuori luogo. Un ottimo modo di spezzare le bevute natalizie dello scorso weekend.

Da uno stile storico passiamo a uno di recente ufficializzazione (sebbene al momento solo “candidato” a diventarlo) e soprattutto di stampo completamente italiano. Avrete capito che sto parlando delle Italian Grape Ale, famiglia nelle quali rientra l’ultima creatura di quel birrificio Barley che anni fa inaugurò la tipologia con la sua BB10. Il produttore sardo ha recentemente annunciato sui suoi canali social l’arrivo della BB5 (5,5%), una birra a base Saison aromatizzata con l’aggiunta di uva Nuragus. Il risultato è un prodotto molto secco, che esprime tutta l’esuberanza dell’ingrediente speciale grazie a note di agrumi, mela e fiori banchi. Dovrebbe essere disponibile proprio in questi giorni: un bel regalo di Natale da parte di Nicola Perra, che con questa sua linea speciale ci ha regalato perle brassicole in successione.

Restiamo in tema di Italian Grape Ale con la novità che il Birrificio Hordeum di Novara ha deciso di lanciare per le festività. Si chiama Higa (7,5%) ed è nata dalla collaborazione con la Cantina di Enrico Crola che ha fornito le uve Nebbiolo con cui è impreziosita la ricetta di questa birra. Prodotta in edizione limitata (solo 2.500 bottiglie numerate), è definita l’espressione dell’eccellenza agricola tipica del territorio piemontese dell’area MAB del parco del Ticino e Lago Maggiore. Da segnalare che l’orzo distico utilizzato è coltivato dallo stesso birrificio a Cameri (NO): Hordeum è infatti un dei pochi birrifici agricoli del Piemonte.

Nell’ultima panoramica sui nuovi birrifici italiani abbiamo parlato del laziale Tibur Brewing Factory, che ha debuttato alcuni mesi fa con una gamma composta di cinque birre. Nel frattempo se ne è aggiunta un’altra, prodotta appositamente per la stagione invernale e battezzata semplicemente Porter. Tuttavia per contenuto alcolico (6,8%) e caratteristiche organolettiche si avvicina di più al sottostile delle Robust Porter: aspettatevi dunque i classici toni torrefatti e caramellati e un corpo piuttosto avvolgente, ben sorretto da un amaro deciso nel finale. La ricetta prevede un’aromatizzazione con fave di cacao (che contribuiscono alla componente amara oltre che aromatica) e vaniglia fermentata con lievito secco M1 (utilizzato per alcuni whisky). Un prodotto interessante, che immaginiamo perfetto da bere in questi giorni.

Viriamo su tutt’altro genere con la Bianca Avvelenata (4,7%), new entry del birrificio abruzzese Donkey Beer. Come il nome suggerisce, siamo al cospetto di una birra ispirata alle Witbier del Belgio, ma che azzarda una via assolutamente originale grazie all’aggiunta di mele. Il naso è chiaramente caratterizzato dal frutto, ma in bocca la sua presenza è molto più nascosta evitando così di appesantire la bevuta. Qui la mela si rivela soprattutto in noti acidule, che si aggiungono a quelle date dai fiocchi di frumento e che regalano freschezza e facilità di bevuta.

E concludiamo con la versione speciale per il Natale 2017 della Imperiosa del birrificio Civale. La Imperiosa Coffee Barrel Edition 2017 nasce in collaborazione con la pasticceria Gocce di Cioccolato di Torino e prevede l’aggiunta di estratto a caldo di una particolare selezione di caffè monorigine brasiliano, selezionato dal torrefattore Maurizio Galiano. Il caffè è un blend perfettamente diviso di Brasile dulce cerrado fine cup e Brasile Sul de Minas, che ovviamente domina il ventaglio aromatico della birra, accompagnando le sue peculiari note vinose derivanti dai 18 mesi di affinamento in botte di rovere di Chardonnay.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

Leggi anche

Nuove birre da Birrificio della Granda + Birrificio Italiano, Bondai + Alder, Opperbacco, Linfa e altri

Tra le tante birre collaborative di questa prima parte del 2024, se ne segnalano due …

Nuove birre da Wild Raccoon, Hammer, Chianti Brew Fighters, La Diana, Podere 676 e Dank Brewing

A inizio febbraio presentammo il neonato birrificio Wild Raccoon in un pezzo sui nuovi produttori …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *