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Nuove birre da Ritual Lab, Eastside, La Fucina, Hilltop e Tibur Brewing Factory

Nella panoramica di martedì scorso sulle nuove birre italiane vi avevamo anticipato che saremmo tornati presto sul discorso a causa delle tante creazioni inedite annunciate recentemente dai nostri birrifici. Ed eccoci allora di nuovo qui, ad aprire la carrellata odierna come abbiamo fatto due giorni fa, cioè con una collaborazione tra un birrificio italiano e uno straniero. La Goosebumps (5%) è infatti il frutto della partnership tra Ritual Lab e Wizard Brewing (pagina Facebook) e rientra nella corrente delle Gose aromatizzate con frutta. Sulla base delle classiche birre salate di Lipsia è infatti aggiunta una dose importante di melograno, che va chiaramente a caratterizzarne il profilo aromatico. Le birre con questo frutto tipico del periodo non sono certo comuni: in Italia il primo a sperimentare il melograno in una ricetta è stato un birraio campano pioniere del nostro movimento. Sapete dirmi il suo nome e quello della birra?

È proprio insieme a Ritual Lab che il birrificio Eastside (sito web) ha prodotto l’inedita Dream Shake (6,5%), rinnovando un connubio che in passato ci ha già regalato due prodotti di primissimo livello: Mango Split e Sleepless Night (la seconda insieme anche ad altri birrifici romani). In questo caso siamo al cospetto di un’American IPA in stile West Coast, la cui ricetta prevede una percentuale di avena (maltata) a integrare il normale malto d’orzo. Per quanto riguarda la luppolatura, invece, tra le diverse varietà impiegate c’è anche il Sabro in versione cryo, che contribuisce in maniera decisiva a definire il ventaglio aromatico della birra, con note di frutta tropicale in primo piano. Il nome Dream Shake è un omaggio all’omonima “mossa” inventata da Hakeem “The Dream” Olajuwon, uno dei più grandi centri che abbiano mai calcato i parquet dell’NBA.

Contraddicendo ciò che abbiamo scritto in apertura di questo articolo, scopriamo che anche l’ultima creazione a firma La Fucina prevede l’impiego di melograno. Il birrificio molisano ha infatti appena annunciato la sua nuovissima Sour Attack (3,8%), una Berliner Weisse “fruttizzata” che è stata brassata in collaborazione con il birraio gipsy Ken Fisher di Grateful Deaf. Oltre a ripercuotersi nettamente sulla resa aromatica della birra, qui presumibilmente il melograno accentua la delicata acidità di questo tipo di birre. Contemporaneamente La Fucina ha anche svelato i dettagli della versione 2019 della Bloody Xmas (8%), produzione natalizia realizzata insieme al birrificio Cantaloop: quest’anno per la speziatura sono stati utilizzati cardamomo, zenzero, scorza d’arancia, cannella, liquirizia e finocchio. Insomma, siamo entrati nel periodo degli annunci per le festività natalizie, tenetevi pronti…

Dopo la parentesi molisana torniamo nel Lazio per introdurre l’ultima creazione di Conor Gallagher-Deeks, talentuoso birraio di Hilltop. Una delle sue birre più apprezzate è senza dubbio la Gallagher Stout, che ha fornito la base per alcune evoluzioni con lattosio, caffè ed altri ingredienti. L’ultima puntata di questa divagazione “scura” di Hilltop si chiama Stai Tranquillo (7,3%) ed è definita una Extra Milk Stout, fornendo così almeno un paio di indizi sulle sue caratteristiche. Il primo riguarda il tenore alcolico, sicuramente maggiore di quello di una normale Stout; il secondo si riferisce all’impiego di lattosio, che contribuisce a rendere la bevuta morbida. A livello di ingredienti però troviamo anche il ricorso a miele millefiori (con cui viene rifermentata) e fiori di camomilla. Possiamo considerarla agli antipodi di una Breakfast Stout, da bere in pieno relax prima di coricarsi a letto e sognare mandrie di mucche con occhiali da sole.

E concludiamo restando nel Lazio, ma spostandoci nei dintorni di Tivoli (RM), dove il birrificio Tibur Brewing Factory (sito web) ha recentemente lanciato una birra inedita in occasione di Halloween. Tra gli ingredienti compare ovviamente la zucca, ma scordatevi le solite Pumpkin Beer: la Pumpkin Stout (6,3%) – questo il nome della birra – è infatti brassata partendo dalla ricetta di una Milk Stout e prevedendo l’aggiunta di polpa e semi di zucca. È dunque una birra scura, realizzata con lattosio e con l’impiego di due diversi lieviti (uno americano e uno inglese). È stata presentata ufficialmente sul finire di ottobre (ovviamente!) in dieci locali di Roma e rappresenta un’interessante alternativa alle classiche birre alla zucca.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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