La prima panoramica del 2022 sulle nuove birre italiane si apre guardando al 2021. Restano infatti da segnalare alcune creazioni annunciate nel corso di dicembre e che non abbiamo ancora avuto occasione di smarcare. Dunque la prima “non” novitĂ del nuovo anno è la Unconventional Gose (5,5%) di Cask Irpinia (sito web), con cui il marchio campano inaugura la sua linea Fast Barrel. Come il nome suggerisce, si tratta di birre che subiscono un affinamento in legno piĂ¹ veloce del solito, permettendo dunque di superare uno dei limiti delle cantine brassicole: consentire una piĂ¹ ridotta permanenza del prodotto nelle botti, così da proporre novitĂ con maggiore frequenza. Non ci sono molte informazioni su questa Gose, ma presumibilmente l’aspetto “non convenzionale” della ricetta è nell’assenza di frumento (non compare tra gli ingredienti) piĂ¹ che nel passaggio in legno. Per il resto c’è tutto ciĂ² che contraddistingue questo antico stile: coriandolo, sale e una contaminazione di microrganismi selvaggi.
A proposito di linee parallele, a metĂ dicembre il Birrificio Pasturana (sito web) ha annunciato la new entry del progetto Filo Spinato, dedicato a produzioni sperimentali e inconsuete, dove tecniche e materie prime vengono continuamente testate. La birra si chiama New School IPA (7,5%) e prende ispirazione dalle American IPA tipiche della East Coast degli Stati Uniti. La base presenta una percentuale di avena in aggiunta al malto d’orzo (Extra Pale, Vienna e Chit), mentre la luppolatura è ottenuta con un mix di Ekuanot e del Cryo Pop di Yakima Chief. Il risultato è una IPA di concezione moderna, chiara, morbida e non particolarmente amara, dove l’elevato tenore alcolico è bilanciato da una facilitĂ di bevuta estrema. La New School IPA è disponibile esclusivamente in fusto.
Una delle piĂ¹ felici realtĂ dell’ultimo bienno brassicolo è senza dubbio il giovane birrificio Milvus, che prima di chiudere il 2022 ha annunciato una nuova birra. La Lesser Kestrel (6,3%) segue piuttosto fedelmente il modello delle Saison del Belgio, elevando a protagonista il lievito grazie al suo contributo aromatico (speziato e fenolico) e alla secchezza finale. La birra è realizzata in collaborazione con il progetto Life Falkon, co-finanziato dal programma Life dell’Unione Europea e volto a tutelare il Falco Grillaio, un piccolo rapace diurno una volta ben diffuso in Italia e oggi relegato a pochi esemplari nella Murgia materana. Per questa ragione la Lesser Kestrel è una birra che sta molto a cuore ai ragazzi di Milvus: non solo perchĂ© il loro birrificio ha sede in Basilicata, ma soprattutto perchĂ© tutta l’identitĂ aziendale gira intorno agli uccelli.
Restando in tema di Belgio, una decina di giorni fa il marchigiano birrificio Babylon ha annunciato la sua nuova Saint Michel (7,1%). Il riferimento stilistico è quello della cultura brassicola dei monasteri trappisti e in particolare delle Dubbel, le cui peculiaritĂ sono riproposte in maniera alquanto fedele. La Saint Michel si presenta di colore ambrato carico tendente al rubino ed è realizzata con i quattro ingredienti base piĂ¹ il tradizionale zucchero candito. Al naso si percepiscono toni biscottati e caramellati e note di datteri, frutti rossi, ciliegie sotto spirito e frutta secca. Al palato l’evidente dolcezza è bilanciata da un leggero amaro finale, mentre al retrolfatto sono percepibili suggestioni tostate e ancora di frutta sotto spirito.
Per finire in bellezza concludiamo con una veloce rassegna di altre recenti novitĂ . Tre sono quelle del Birrificio 17 (sito web) di Castello di Godego (TV): Vale (5%) è una Vienna Lager dedicata alla neonata figlia del birraio; S-Monkey (4,5%) è una Rauchbier in cui l’affumicato gioca ovviamente un ruolo di primo piano; Barba (8%) è una Tripel pensata appositamente per le festivitĂ invernali. Dopo aver acquistato il proprio impianto produttivo e aver abbandonato la status di beer firm, il Birrificio degli Arimanni (sito web) di Borgo Valsugana (TN) ha lanciato la Guisa (4,7%), una Christmas Ale poco alcolica e aromatizzata con vaniglia, cannella e scorze d’arancia. Infine il marchio Lario Beer (sito web) ha da poco annunciato la Spider (7,6%) una Double IPA luppolata con varietĂ Topaz, Cascade e Willamette e realizzata da un certo Beppe Vento.
A questo punto non resta che voltare pagina e darsi appuntamento tra circa una settimana, con la seconda panoramica del 2022, ma la prima dedicata alle birre inedite del nuovo anno.
[…] botte prima di essere pronti. Per ovviare a questo “problema” il campano Cask Irpinia ha inaugurato a fine 2021 la sua linea Fast Barrel, che come il nome suggerisce prevede affinamenti molto veloci, che raramente superano il mese. La […]