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Nuove birre da Birrone, Milvus, Lieviteria, South Soul e Dank + Basei

Negli scorsi giorni sicuramente avrete avuto modo di brindare con buona birra artigianale, ma le occasioni per continuare a farlo continueranno anche nelle prossime ore. Se cercate qualche novità italiana studiata appositamente per le festività e più in generale per la stagione invernale, sappiate che recentemente il birrificio Birrone (sito web) di Isola Vicentina (VC) ha annunciato la sua Winter Warmer 2324 (7%). La ricetta prevede l’impiego di un ingrediente speciale, ma non pensiate subito alle classiche spezie del periodo: piuttosto la peculiarità della birra è nell’uso di mais Marano coltivato nei campi del birrificio in collaborazione con il Consorzio Mais Marano – un ingrediente che il produttore vicentino utilizza ampiamente per alcune sue creazioni. La 2324 è ovviamente l’ultima new entry del Birrone in questo 2023, un anno che è stato piuttosto importante per l’azienda veneta.

È una Winter Warmer – espressione che tradizionalmente indica le birre invernali della cultura brassicola britannica – anche l’ultima novità del birrificio Milvus (sito web). Il nome è semplicemente Winter Warmer (8%) e come da copione prevede l’impiego di alcuni ingredienti aggiuntivi, nello specifico miele lucano dell’azienda Essenze Burgentine, anice stellato e scorze d’arancia dolce. Come suggerisce il nome della tipologia, è una birra calda e ricca, piena e intensa, che in termini aromatici ricorda i profumi del Natale e dell’inverno. È disponibile sia in fusto che in bottiglia da 33 cl (immancabile la tipica grafica di Milvus dedicata all’ornitologia) e l’abbinamento proposto è con il panettone della casa: accostamento scontato ma di grandissimo gusto!

Il birrificio italiano che negli ultimi anni si è concentrato maggiormente su stili desueti e quasi sconosciuti è il pugliese Lieviteria (sito web). Per il suo sesto anniversario ha spinto al massimo questo concetto, creando una propria interpretazione di Graf, moderna bevanda alcolica realizzata con una fermentazione ibrida tra mosto di birra e succo di mela. La Salford (5,7%) è dunque l’anello di congiunzione tra la birra e il sidro: 50% di mosto ottenuto da malti Pils e Monaco e 50% di succo di mela Golden proveniente dall’azienda Melabacio. Il blend è stato poi fermentato utilizzando due ceppi di lievito distinti e appartenenti a ognuno dei due mondi, rispettivamente Belgian Saison e lievito da sidro della casa. Per la luppolatura è stata impiegata la varietà Styrian Golding in quantità contenute. Il risultato è una birra sui generis, con aromi sidrosi delicati, di frutta a polpa gialla, uva spina e miele millefiori, arricchiti da sfumature che ricordano la buccia di mela e la susina gialla, mentre nel finale si affaccia una rinfrescante spinta acidula.

Concludiamo con due birre luppolate, che non mancano mai anche in un periodo del genere. La prima è la Antis (4,5%), annunciata un paio di settimane fa dal birrificio South Soul (sito web). Trae a modello il sottostile delle Session IPA, anche se la gradazione alcolica non è poi così ridotta. La luppolatura è ovviamente protagonista assoluto, con il ricorso a tre varietà di grande impatto aromatico: Talus, Simcoe e Sabro. La resa gioca sulla fusione tra le note resinose e tropicali, con quest’ultime che tendono principalmente all’ananas e al cocco. Inutile sottolineare la facilità di bevuta, per una birra che rappresenta un’ottima alternativa alle opulente birre natalizie di questi giorni.

La seconda luppolata di questa ultima panoramica del 2023 è la Parrotz (8%), primogenita della serie di collaborazioni del marchio Dank Brewing (sito web). Creata grazie alla partnership con il birrificio Basei (sito web), la Parrotz è una Double IPA luppolata con varietà Idaho 7, Calypso, Magnum e Cryo Pop, alcune usate anche a freddo per un doppio dry hopping che esalta l’esplosività del profilo aromatico. Il grist è piuttosto “semplice” e leggero (malti inglesi e tedeschi), mentre il bouquet si contraddistingue per richiami a pesca, fragola, guava, arancia e ribes. La birra risulta molto facile da bere nonostante il tenore alcolico non certo irrilevante, che però regala un effetto warming perfetto per le fredde giornate invernali.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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