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Birra dell’anno 2018: risultati e commenti

Dopo la lunga trasferta riminese Cronache di Birra torna regolarmente operativo e lo fa, come di consueto, analizzando i risultati di Birra dell’anno, il più importante concorso birrario italiano. Dell’iniziativa a firma Unionbirrai si è parlato molto negli scorsi giorni e probabilmente già conoscerete i nomi delle birre premiate nelle diverse categorie. Come spiegato la settimana scorsa, si è trattata dell’ennesima edizione da record, con la partecipazione di oltre 1.600 birre a rappresentanza di circa 280 birrifici e valutate da 84 giudici provenienti da tutto il mondo, compreso il sottoscritto. Dai risultati emersi sabato pomeriggio, possiamo affermare che Birra dell’anno 2018 è stato all’insegna delle giovani leve: un aspetto non secondario, che fa ben sperare per il futuro del movimento. Ma andiamo con ordine…

Prima di addentrarci nei commenti è opportuno però riassumere i riconoscimenti delle 41 categorie previste quest’anno. Per snellire la lettura ho preferito escludere le menzioni d’onore, comunque trovate il dettaglio completo sul sito di Unionbirrai.

Categoria 1 – Birre chiare, bassa fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione tedesca e ceca (German e Bohemian Pilsner)
1 VETRA VETRA PILS
2 BIRRIFICIO ARTIGIANALE – BREW GRUFF PILSENER
3 EDFIL EDFIL PILS

Categoria 2 – Birre chiare, bassa fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione europea (European Lager, Helles, Zwickl, Keller, Dortmunder Export)
1 BIRRIFICIO BENACO 70 HELLES
2 BIRRIFICIO BIRRACRUDA HELLES
3 BRÙTON EVA

Categoria 3 – Birre chiare ed ambrate, bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, caratterizzate dall’evidente presenza di luppolo d’aroma e d’amaro di ispirazione americana (Hoppy Lager, Imperial Hoppy Lager)
1 OLDO REGGIA
2 BIRRIFICIO MANERBA SUNSHINE PARTY
3 SORALAMA’ SRL SLURP

Categoria 4 – Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, basso grado alcolico di ispirazione anglosassone (English Golden Ale, English Pale Ale)
1 MC77 BASTOGNE – NEW ENGLAND EDITION
2 FABBRICA DELLA BIRRA PERUGIA GOLDEN ALE
3 FOGLIE D’ERBA HARABAN

Categoria 5 – Birre chiare e ambrate, fermentazione ibrida, basso grado alcolico di ispirazione tedesca o americana (Kolsch, Alt, California Common, Cream Ale)
1 BIRRIFICIO BENACO 70 KOLSCH
2 STABRÄU EPSILON
3 BIRRA MUTTNIK LAIKA

Categoria 6 – Birre ambrate e scure, bassa fermentazione, basso grado alcolico d’ispirazione tedesca (Vienna, Marzen, Monaco, Schwarz, Dark Lager)
1 BIRRIFICIO VAL RENDENA BRENTA BRÄU SPECIAL WINTER ZEIT
2 BIRRIFICIO VAL RENDENA BRENTA BRÄU VIENNA
3 BIRRA ELVO MARZEN

Categoria 7 – Birre chiare, ambrate e scure, bassa fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione tedesca (Bock, Doppelbock, Eisbock, Hellerbock, Mailbock, Strong Lager)
1 DOPPIO MALTO BREWING COMPANY JINGLE BEER
2 STATALENOVE ALMAMATER
3 BIRRIFICIO FAMILIARE MUKKELLER DEVASTATOR

Categoria 8 – Birre ambrate, alta fermentazione, basso e medio grado alcolico, di ispirazione britannica (Mild, British Bitter, Extra Special Bitter, Scottish Ale – Light, Heavy, Export, Irish Red Ale, British Brown Ale)
1 MICROBIRRIFICIO ARTIGIANALE OKOREI TRAMALTI
2 PICCOLO BIRRIFICIO CLANDESTINO SANTA GIULIA
3 BIRRIFICIO BARBAFORTE ABETE

Categoria 9 – Chiare e ambrate, alta fermentazione, basso/medio grado alcolico, luppolate, di ispirazione anglosassone (English IPA)
1 P3 BREWING COMPANY 50 NODI
2 RETORTO BIRRIFICIO ARTIGIANALE KRAKATOA
3 OFELIA AMITABH

Categoria 10 – Chiare, ambrate e scure, alta fermentazione, basso grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Session APA, Session AIPA, Session IPA)
1 CRAK BREWERY MUNDAKA
2 BIRRIFICIO PORTA BRUCIATA SHANTUNG
3 BIRRIFICIO PORTA BRUCIATA DUSKY BAY

Categoria 11 – Chiare e ambrate, alta fermentazione, basso grado alcolico, luppolate, di ispirazione americana (American Pale Ale)
1 BIRRA MUTTNIK BOLIK
2 HAMMER SPRING
3 CROCE DI MALTO BJ – BIRRA JAZZ

Categoria 12 – Chiare e ambrate, alta fermentazione, medio grado alcolico, luppolate, di ispirazione americana (American IPA)
1 HAMMER WAVE RUNNER
2 BIRRIFICIO RURALE LA 101 VOLUME 2
3 HAMMER WORKPIECE – AMERICAN IPA

Categoria 13 – Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Double IPA, Imperial IPA)
1 BIRRIFICIO PORTA BRUCIATA LARKIN STREET
2 MC77 BREAKING HOPS
3 BIRRIFICIO FAMILIARE MUKKELLER HATTORI HANZO

Categoria 14 – Birre chiare, alta fermentazione, basso e medio grado alcolico, con uso di frumento ed altri cereali, luppolate di ispirazione angloamericana (White IPA)
1 FABBRICA DELLA BIRRA PERUGIA LA DECENNALE
2 BIBIBIR WHITE SHOCK
3 P3 BREWING COMPANY RIFF

Categoria 15 – Birre ambrate e scure, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Red IPA, Brown IPA, Black IPA)
1 STIMALTI STA SCIROCCATA
2 FOGLIE D’ERBA SURLY
3 BALLARAK GLITCH

Categoria 16 – Birre chare, ambrate e scure, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Speciality IPA; Rye IPA, Belgian IPA, AIPA e APA fermentate a bassa)
1 BIRRIFICIO BADALÀ ÉPICÉ IPA
2 RITUAL LAB MANGO SPLIT
3 MUTTNIK STRELKA

Categoria 17 – Chiare e ambrate, alta fermentazione, massicciamente luppolate in aroma, di ispirazione statunitense (New England IPA)
1 CRAK BREWERY NEIPA DDH AMARILLO
2 MC77 VELVET SUIT
3 CRAK BREWERY NEIPA DDH MOSAIC

Categoria 18 – Strong Ale di ispirazione angloamericana (English Strong Ale, American Strong Ale, Scottish Ale export)
1 BIRRIFICIO CITTAVECCHIA FORMIDABLE
2 BIRRIFICIO ARTIGIANALE ALBA DOGMA
3 BIRRIFICIO ARGO MILVA

Categoria 19 – Birre scure, alta fermentazione, basso grado alcolico, d’ispirazione anglosassone (Porter, Stout)
1 FIORENERO LAB TOMMY’S PORTER
2 OTUS AMBRANERA
3 ECB – ETERNAL CITY BREWING MORA
3 OLDO BART

Categoria 20 – Birre scure, alta fermentazione, basso grado alcolico di ispirazione americana (American Porter, American Stout)
1 BIRRIFICIO DEI CASTELLI CALIX NIGER
2 HAMMER BULK
3 BIRRIFICIO BADALÀ STORTER

Categoria 21 – Scure, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana (American Porter, American Stout)
1 Birrificio calibro 22 Babbo natale è morto
2 ‘A magara Mìerula
3 Birrificio mediterraneo D’ imma

Categoria 22 – Alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana (Barley Wine, Olde Ale, American Barley Wine)
1 CRAK BREWERY CANTINA BV05
2 BIRRIFICIO BALADIN XYAUYU’
3 BIRRIFICIO BALADIN TERRE

Categoria 23– Birre chiare, ambrate e scure, alta fermentazion con lievito Weizen, uso di frumento maltato, da basso ad alto grado alcolico di
ispirazione tedesca (Weizen, Dunkelweizen, Weizenbock)
1 BIRRIFICIO LA FENICE ACCIDIA
2 BIRRIFICIO BEER IN PERU PISTUN
3 CROCE DI MALTO TRITICUM

Categoria 24 – Birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, con uso di frumento non maltato, di ispirazione belga (Blanche, Witbier)
1 ANBRA – ANONIMA BRASSERIA AQUILANA LA BLANCHE
2 BIRRIFICIO BENACO 70 BLANCHE
3 REBEERS BIANCA MADELEINE

Categoria 25 – Birre chiare, alta fermentazione, basso gradazione alcolica, di ispirazione belga (Belgian Blond, Belgian Pale Ale)
1 MALTI E BASSI BREW FAMILY A KILLER BEER
2 BIRRIFICIO SARAGIOLINO VALE
3 BIRRIFICIO BALADIN POP

Categoria 26 – Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, di ispirazione belga (Saison, Biere de Garde, Farmhouse
Ale)
1 BIRRIFICIO AMERINO NORTHUP
2 BIRRIFICIO DELL’ASPIDE BELLE SAISON
3 BIRRIFICIO FARNESE GREEN DEW

Categoria 27 – Birre chiare, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione belga (Belgian Golden Strong Ale, Tripel)
1 BIRRIFICIO DEL FORTE LA MANCINA
2 BIRRIFICIO OXIANA VELVET
3 BIRRIFICIO SAGRIN T.MALEFICA

Categoria 28 – Birre scure, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione belga (Belgian Dark Strong Ale, Dubbel, Quadrupel)
1 BIRRIFICIO FAMILIARE MUKKELLER MUKKAMANNARA
2 BIRRIFICIO ARTIGIANALE ALBA MARTE
3 BIRRIFICIO DELLA GRANDA ABBAZIALE

Categoria 29 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di spezie
1 TARI’ MALVAROSA
2 CRAK BREWERY DARK CHILI POND
3 ANBRA – ANONIMA BRASSERIA AQUILANA D’ORO ROSSO

Categoria 30 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di caffè e/o cacao
1 BIRRIFICIO UN TERZO KING ENRI III°
2 B94 SANTORONZO
3 CARROBIOLO COFFEE BRETT

Categoria 31 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di cereali speciali (compresi grani
antichi)
1 BIRRIFICIO BIRRANOVA ARSA
2 HORDEUM – BIRRIFICIO AGRICOLO DI NOVARA VENUS
3 BIRRIFICIO AMERINO EDWIGE

Categoria 32 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico affumicate e torbate
1 BRÙTON MOMUS
2 B-FOUR BEER DARK HEAVEN
3 RETORTO BIRRIFICIO ARTIGIANALE DAUGHTER OF AUTUMN

Categoria 33 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico affinate in legno
1 CROCE DI MALTO VECCHIA RAMLIN
2 BIRRIFICIO BALADIN XYAUYU’ BARREL
3 BIRRIFICIO EL ISSOR ELATAN 15 – RRIK

Categoria 34 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso frutta
1 BIRRIFICIO VIA PRIULA ROSA!
2 BIRRIFICIO LARIANO MAREN
3 TERRANTIGA PRESSIUS

Categoria 35 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di castagne
1 BIRRIFICIO ALEGHE BIRRA ALEGHE LA BRUSATÀ
2 OLDO CASTAEPURA
3 LA PETROGNOLA MARRON

Categoria 36 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di miele
1 LA BIRRA DI MENI NARDÒNS
2 BIRRIFICIO ARTIGIANALE FORTEBRACCIO BIRRA ALLE CASTAGNE
3 BIRRIFICIO AGRICOLO LA DIANA ESTER

Categoria 37 – Birre chiare, ambrate e scure, fermentazione alta, bassa o spontanea anche con uso di Brettanomyces, da basso ad alto grado
alcolico, caratterizzate dalle note acide (Sour Ale)
1 BIRRIFICIO BIONOC’ ALBICOPPE
2 CA’ DEL BRADO PIÈ VELOCE BRUX CASCADE
3 BIRRIFICIO BIONOC’ FORESTA NERA

Categoria 38 – Birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico salate e/o lattiche di ispirazione tedesca (Berliner, Gose)
1 LA BUTTIGA GOSLAR 1826
2 BATZEN BRAÜ GOSE XY
3 BIRRIFICIO CIVALE BELLE GOSE

Categoria 39 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di uva, mosto, vinacce, vino cotto di
uve bianche (White Italian Grape Ale)
1 BIRRIFICIO LA FENICE BREWINE RISERVA 2016
2 BIRRIFICIO LA FENICE BREWINE
3 BATZEN BRAÜ JULITTA IGA

Categoria 40 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di uva, mosto, vinacce, vino cotto di
uve rosse (Red Italian Grape Ale)
1 BIRRIFICIO BEER IN BRAMABIRRA
2 CARROBIOLO MO’SCANZATI AZZO
3 CRAK BREWERY IGA TAP CRAK

Categoria 41 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico di ispirazione libera e non rientranti in
nessuna delle precedenti  Categoria (Extraordinary Ale / Extraordinary Lager)
1 BIRRIFICIO BIRRANOVA GRAN BAY
2 FOGLIE D’ERBA NADAL 2017
3 BIRRIFICIO LAMBRATE HAZELNUT PORTER

Birrificio dell’anno 2018
Crak Brewery

Sulla base dei piazzamenti ottenuti nelle varie categorie, il premio generale di Birrificio dell’anno è dunque andato a Crak Brewery, uno dei migliori esponenti della new wave brassicola italiana. Il successo è arrivato grazie a tre ori, un argento e un bronzo, sebbene alla fine i riconoscimenti ottenuti (tra menzioni d’onore e medaglie non calcolate) sono stati ben sette. Ci si sarebbe aspettato un dominio totale nella categorie luppolate, ma in realtà Crak ha costruito il suo trionfo anche grazie a stili di tutt’altro genere: da segnalare il primo posto nei Barley Wine, l’argento nelle speziate e il bronzo nelle Red IGA. Un premio quindi decisamente meritato, che testimonia la grande crescita di questo produttore nato solo tre anni fa dalle ceneri della beer firm Olmo. In questo breve tempo ho notato come Crak abbia migliorato la qualità dei suoi prodotti in maniera esponenziale, raggiungendo livelli davvero eccellenti. Il tutto grazie a uno studio continuo delle tendenze del mercato, approfondito con attenzione anche in sala cottura.

Se ancora ce ne fosse bisogno, Birra dell’anno 2018 ha quindi confermato ancora una volta come la scrupolosa applicazione e l’aggiornamento continuo siano due elementi ormai imprescindibili per il mercato italiano. E per fortuna aggiungerei: è finito il tempo dei progetti campati per aria o di quelli pianificati alla giornata. E da questo punto di vista molti giovani birrifici italiani stanno dimostrando una predisposizione decisiva, che sta pagando dividendi importanti. Prendiamo l’oro di Vetra nella difficile categoria delle Pils, le tre medaglie (su quattro birre iscritte!) di Muttnik, la performance di Hammer negli stili di stampo americano (1 oro, 2 argenti, 1 bronzo) o ancora il dominio della linea Asso di Coppe di Bionoc e di Ca’ del Brado nella categoria delle acide (rispettivamente oro e bronzo e argento e doppia menzione). Tutti progetti giovani, con alle spalle birrai o assemblatori che si sono specializzati nei loro campi grazie a uno studio molto approfondito.

Chiaramente sia l’affermazione di Crak che i piazzamenti dei nomi appena elencati sono anche il frutto dell’evoluzione del mercato, che si rispecchia nello schema dei riconoscimenti di Birra dell’anno. Anno dopo anno è però innegabile osservare la fatica che stanno compiendo i produttori consolidati, una volta abituati a raccattare premi a ripetizione, nel tenere testa all’ondata di nuove leve. Così Baladin ha dovuto abdicare il suo titolo dello scorso anno, riuscendo a portare a casa alcuni riconoscimenti importanti (2 argenti e 2 bronzi) ma incapaci di farlo competere fino in fondo per la vittoria finale. Lo stesso affanno si è notato per altri nomi storici del movimento, come ad esempio il Birrificio Lambrate (solo un bronzo) e il Birrificio Italiano (zero riconoscimenti, ammesso che abbia partecipato).

Tante invece le conferme di questa edizione, a conferma che gli assaggi alla cieca non sono poi uno strumento tanto aleatorio – con buona pace di chi non riesce proprio a capire il funzionamento del concorso. Vale la pena citare la conferma dell’oro della 50 Nodi di P3 Brewing nella non facile categoria delle English IPA e quella della Brusatà di Aleghe tra le Chestnut, la continuità dimostrata da Porta Bruciata con 3 medaglie dopo l’exploit del 2017, la presenza costante di tanti nomi (Foglie d’Erba, Birranova, Birra Perugia, Croce di Malto) e di birre capaci di bissare il podio dello scorso anno.

Tra i risultati in evidenza meritano menzione i birrifici Benaco 70 e La Fenice, entrambi capaci di piazzare due ori e un argento. Molto bene anche MC77 (un oro e due argenti), Oldo (una medaglia per metallo), Beer In (oro e argento), Brùton, Badalà e Anbra (un oro e un bronzo ciascuno). Visto l’andamento dell’ultimo anno, sono particolarmente soddisfatto della performance di Mukkeller, capace di tornare da Rimini con un bottino di un oro, due bronzi e una menzione d’onore. Un po’ deludenti invece i risultati per Elvo (solo un bronzo nelle Marzen) dopo la recente vittoria a Birraio dell’anno: date le profonde differenze tra i due concorsi, simili discrepanze sono ampiamente comprensibili.

In definitiva ho accolto i risultati di Birra dell’anno 2018 con molta soddisfazione, anche perché, come spiegato, sono il sintomo evidente di un’evoluzione in atto nel nostro settore in cui diversi giovani solidi progetti si stanno mettendo in luce. Essere stato uno degli 84 giudici ha rappresentato come sempre un’esperienza straordinaria, tanto sul fronte formativo e professionale quanto su quello umano. Gli assaggi compiuti nei due giorni dedicati alle valutazioni mi hanno stuzzicato qualche riflessione, che però rimando ai prossimi giorni. Intanto non rimane che ribadire i complimenti a Crak per la vittoria e soprattutto all’intero staff di Unionbirrai che ancora una volta si è prodigato al massimo per mettere in piedi un’iniziativa straordinaria. In attesa della prossima edizione, che probabilmente segnerà nuovi record.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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