Annunci

Skim Brewery vende inlattinatrice Wild Goose da 550 lattine/ora

Il Birrificio Skim vende lattinatrice Wild Goose modello Gosling...

Birrificio in provincia di Roma vende impianto completo con sala cotte da 6 hl

Birrificio in provincia di Roma propone in vendita impianto...

Vendesi impianto produttivo con sala cottura da 350 litri

Birrificio della provincia di Bologna vende impianto di produzione...

L’Aquila nel cuore: i piatti tipici locali abbinati alle birre artigianali abruzzesi

Nonostante sia stata periodicamente flagellata da indomabili e brutali forze telluriche, per diversi secoli L’Aquila ha rappresentato uno snodo commerciale essenziale nell’economia dell’area. Bella, fiera e fortemente identitaria (anche il dialetto è diverso rispetto a quelli della costa abruzzese), la dinamica città che si ammirava prima del terremoto del 2009 si sta lentamente ritrovando: le enormi gru che campeggiano sul panorama urbano sono testimonianza dell’afflizione collettiva, ma anche della febbrile necessità di riportare in vita il centro storico, simbolo e radice di questa antica città e alveo della vita economica e culturale.

La cucina aquilana di tradizione è ovviamente cucita sulle peculiarità del territorio su cui insiste, severo e montagnoso, e molti degli ingredienti provengono da boschi, orto e allevamento. Come di consueto, ai piatti del nostro menu abbiamo abbinato le artigianali degli Abruzzi (al plurale, una distinzione essenziale), che vanta un panorama tra i più interessanti a livello nazionale – spinto anche dai consumi record di alcuni insospettabili paesini in via di spopolamento.

- Advertisement -

Accanto a due dei migliori birrifici tricolori, Almond ’22 (Loreto Aprutino, PE) e Opperbacco (Notaresco, TE), i cui fondatori-birrai, rispettivamente Jurij Ferri e Luigi Recchiuti, rappresentano riferimenti di competenza, stile e interpretazione del mestiere, la regione vanta uno stuolo di produttori molto validi e geograficamente distribuiti in tutta la regione.

Antipasti: frittata con aglio rosso, fagioli e pomodoro, insalata di patate e farro

- Advertisement -

Si parte con un antipasto “contadino” di tre assaggi: frittata con aglio rosso, tipico, intenso e irresistibile; fagioli e pomodoro, piatto povero, leggero e fresco, che ben rappresenta l’imponente e qualitativa produzione di leguminose della regione – tra cui diversi Presìdi Slow Food; insalata di patate e farro (cereale emblematico, celebrato anche in ambito brassicolo, per il quale citiamo la Farrotta di Almond 22), aromatica e ottima per lo starter.

Per l’abbinamento abbiamo pensato a qualcosa che possa accompagnare senza smanie di protagonismo e che sappia aggiungere vivacità: o la Blanche di Anbra, valido e minuscolo birrificio di Fossa (AQ), o la Cluviae, una splendida Saison con aggiunta di frumento Senatore Cappelli e mela piana, una varietà autoctona, dello storico birrificio Maiella.

- Advertisement -

Primo: spaghetti alla chitarra con zucchine, pomodorini, ricotta e zafferano

La proposta per il primo è rappresentata dagli spaghetti alla chitarra (pasta all’uovo che per essere tirata ha bisogno di un attrezzo simile alle corde dell’omonimo strumento musicale) con zucchine, pomodorini, ricotta di pecora e zafferano: una ricetta semplice ed estiva valorizzata e profumata dall’unicità del minuscolo e preziosissimo pistillo dell’altipiano di Navelli.

Come soluzioni di appaiamento, abbiamo pensato a: Millican Extra, pluripremiata Strong Ale ambrata di Mezzopasso (Popoli, AQ), che consentirà di aggiungere note maltate e pienezza gustativa alla ricchezza aromatica del piatto e di serrare il sorso con le tipiche sensazioni balsamiche; Maxima di Almond ’22, che sfrutterà le sue freschezze (agrumato, erbaceo, balsamico) e la sua morbidezza gustativa per accogliere la ricotta e le suggestioni speziate del piatto; Uva Viva con Trebbiano, strepitoso frutto dell’affascinante progetto Nature di Opperbacco, che grazie ad abbondanza olfattiva (fiori, frutta a pasta bianca, note vinose) e a una piacevole vena acidula, costituirà un fecondo complemento.

Secondo: agnello cac’ e ove

Passiamo al secondo, l’agnello cac’ e ove: uno stufato con uova aggiunte e fatte rapprendere, gustoso, agevole nella realizzazione ed emblema della cultura contadina locale.

Per l’abbinamento andiamo su Tripel maltate, corpulente, sostenute dall’alcol e che siano in grado di aggiungere armonici valori gusto-olfattivi: optiamo per quelle de La Casa di Cura (Crognaleto, TE) e de La Fortezza (Santa Reparata, TE), rispettivamente la Tripel e la Cougar. Per gli amanti delle scure, un’alternativa stuzzicante è la Baltic Cherry di Almond ’22, Baltic Porter con malti e tostature in evidenza, il contributo aromatico del succo di amarena e la ripulente pennellata acidula.

Dessert: bocconotti al mosto

Si potrebbe scegliere di chiudere il pasto con i formaggi, visto che la regione vanta numerosi allevatori-casari di indimenticabili prodotti a latte crudo, ma abbiamo preferito i tradizionali bocconotti al mosto, dei gustosi dolcetti tradizionali con ripieno di cacao, mandorle e mosto (di vino): per accompagnarli abbiamo bisogno di un’imponente forza maltata e di morbida accoglienza che ritroveremo nella sempre straordinaria 10 e Lode di Opperbacco e nella complessa Barreled Barley Wine de La Fortezza, che trascorre diversi mesi in botti scolme e dona tostature, spezie e frutta surmatura.

Bonus per il dopo pasto

Se, terminato il pasto, avete ancora necessità di riflettere e ricomporre percezioni, emozioni e digestioni potete affidarvi alla Vedo Quadruplo di Bibibir (Castellalto, TE), una Quadrupel ricca, profonda e dalla sorprendente secchezza oppure alla prodigiosa Bucefalo di Natale di Maiella, vocata all’intimità e al centellino.

Roberto Muzi
Roberto Muzi
Docente, degustatore e consulente di settore. Classe 1980, appassionato di fermentazioni e di tutto ciò che riguardo quello straordinario micromondo abitato da lieviti e batteri, è responsabile regionale per la Guida alle birre d’Italia di Slow Food Editore e giurato in alcuni concorsi nazionali. Ama leggere e bere birra mentre segue il calcio: una semplice scusa, sciocca e inossidabile, per foraggiare il consumo pro-capite italiano.

Ultimi articoli

La notevole campagna di comunicazione per il lancio della nuova birra trappista

All'interno del settore birrario internazionale la nicchia della birra...

Nuove birre da Jungle Juice, MC77, Bandiga, Claterna, De Lab + Mudita e Birrificio di Como

Gli echi di Eurhop si avvertono ancora nella panoramica...

Come nasce una nuova varietà di luppolo: dagli USA arriva il Krush

La rivoluzione mondiale della birra artigianale è un fenomeno...

Newsletter

Al bancone è la nostra newsletter quindicinale con notizie, iniziative ed eventi sulla birra artigianale.

Seguici

28,421FansMi piace
14,314FollowerSegui
6,310FollowerSegui
273IscrittiIscriviti

D.O.B. (Di Origine Birraria): un menu con le DOP italiane abbinate alla birra artigianale

Qualche mese fa abbiamo introdotto lo scherzoso concetto delle Denominazioni di Origine Birraria, ossia abbinamenti tra la nostra amata bevanda e i prodotti coperti...

D.O.B. (Di Origine Birraria): un menu con le IGP italiane abbinate alla birra artigianale

Si sente spesso parlare di cibi a denominazione di origine come prodotti riconosciuti e tradizionali. Affermazione innegabile, partendo dal presupposto che tali certificazioni identificano...

Le mille declinazioni del panino e come abbinarle alla birra artigianale

Quanti film, proverbi, quanti modi di dire legati al pane. Un cibo storicamente essenziale per le popolazioni meno abbienti e che ha una vera...

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui