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Fuori da Norimberga: tour di Bayreuth, birrificio Maisel e festa della birra di Erlangen

Come raccontato lunedì nella prima parte del report di viaggio, Norimberga è una città strategica per qualsiasi appassionato di birra. Non solo perché rappresenta il punto di partenza per un viaggio in Franconia – grazie a Eurowings da qualche giorno è raggiungibile direttamente in aereo da Roma – ma anche perché possiede alcuni luoghi birrari assolutamente degni di nota, una tradizione peculiare come quella delle Rotbier e fitti collegamenti con i suoi sobborghi, dove non mancano birrifici e altre interessanti destinazioni birrarie. È dunque facile partire da Norimberga per poi addentrarsi nelle meraviglie brassicole delle zone circostanti, come ci è capitato di fare nel nostro recente viaggio. Nei giorni passati in Germania, infatti, non ci siamo trattenuti solo nella più grande città della regione, ma abbiamo visitato altri due importanti centri: Bayreuth ed Erlangen. Per l’opportunità ringraziamo ancora l’Aeroporto Albrecht Dürer, l’Ente del Turismo di Norimberga, Eurowings e Manuele Colonna, a cui aggiungiamo in questo caso l’Ente del Turismo di Bayreuth, il birrificio Maisel e l’hotel Luise.

Bayreuth

La città di Bayreuth è situata a una settantina di chilometri a nord-est di Norimberga ed è raggiungibile con il treno regionale in meno di un’ora. Famosa per il suo spettacolare teatro dell’opera, perla barocca inserita dall’UNESCO tra i patrimoni dell’umanità, è il capoluogo dell’Alta Franconia (Oberfranken). Inutile specificare che è una città a forte trazione brassicola, in cui spicca per dimensioni e reperibilità il birrificio Maisel, su cui torneremo più avanti. Bayreuth è ricca di cultura e per molti anni vi risiedette il grande compositore Richard Wagner, a cui è dedicato un festival che si tiene in città ogni anno.

Abbiamo raggiunto Bayreuth da Norimberga giusto in tempo per pranzare presso il ristorante Wolffenzacher (sito web), classica Gaststätte della Franconia contraddistinta da arredi molto suggestivi. Abbiamo accompagnato le ottime pietanze (tra cui uno squisito Sauerbraten) con Helles e Dunkel locali, quindi abbiamo cominciato un tour guidato alla scoperta delle attrazioni della città. Durante la nostra passeggiata abbiamo fatto sosta presso il birrificio Manns (sito web), dove abbiamo provato l’immancabile accoppiata Helles e Dunkel (molto gradevoli) e una Weizenbock davvero molto ben fatta. Una menzione particolare la merita però il luogo, una locanda verace e suggestiva, che, nonostante la sua essenzialità, gode di un’atmosfera genuina e coinvolgente.

La nostra visita a Bayreuth ha coinciso con l’inizio della Volkfest, la tradizionale festa della città. Apertasi nel pomeriggio con una sfilata in abiti tradizionali preceduta da un carro con birra servita a caduta dalle botti, la festa si è svolta in un grande parco appena fuori Bayreuth, allestito come un vero e proprio luna park. Dopo aver passato qualche ora alla festa – un grazie alla nostra guida Killian! – abbiamo fatto ritorno in albergo, non prima di un’ultima sosta birraria, decisamente particolare. Nel centro di Bayreuth si trova Bottles (sito web), un locale di stampo moderno che può essere considerato un pub senza spine. La scelta dei proprietari, infatti, è di concentrarsi esclusivamente sulle birre in bottiglia, con una selezione che spazia dalla Franconia al resto d’Europa (Italia compresa). Qui ho bevuto un’interessante Rotbier del birrificio Mager.

Il birrificio Maisel

L’impegnativa giornata a Bayreuth ha avuto una lunga parentesi presso il birrificio Maisel (sito web), vero riferimento birrario della città. Fondato nel 1887 dai fratelli Eberhardt e Hans Maisel, l’azienda registrò sin da subito una crescita vertiginosa, grazie soprattutto alle sue birre di frumento. Nonostante oggi abbia una produzione che raggiunge quasi i 500.000 ettolitri annui, Maisel è un birrificio ancora a conduzione familiare, controllato dalla quarta generazione dell’omonima dinastia. Oggi le redini sono saldamente nelle mani di Jeff Maisel, che in anni recenti ha cominciato un percorso creativo moderno e ambizioso, culminato nel progetto Maisel & Friends.

Alla base di Maisel & Friends (sito web) c’è l’idea di riunire in un unico concept persone e professionalità differenti, mantenendo la passione per la birra birra al centro della visione generale. In questo progetto, pionieristico per gli standard della Baviera, Jeff è stato influenzato dai suoi viaggi tra i birrifici craft statunitensi, tanto che Maisel & Friends presenta diversi caratteri tipici della birra artigianale internazionale. Grazie ad alcuni amici, Jeff ha così costruito un nuovo polo produttivo destinato a realizzare birre più moderne rispetto alla linea standard, come basse fermentazioni generosamente luppolate, IPA di stampo americano, birre passate in botte ed edizioni limitate. Nel 2016 ha aperto l’attiguo ristorante Liebesbier, un locale di una bellezza disarmante con un impianto da 21 spine che ospitan anche produzioni di birrifici stranieri – al momento della nostra visita era disponibile, tra le altre, la Pizzapils di Crak. La cucina è di alto livello e propone anche piatti “fusion” accanto a quelli più tradizionali: noi abbiamo cenato con un ottimo Ramen alla birra con trota salmonata.

Nel 2022 Maisel ha aperto il suo hotel, riqualificando un edificio situato di fronte al birrificio. Qui il concetto di collaborazione si è tradotto nel coinvolgimento di architetti e di quasi 70 artisti di strada di fama mondiale, che hanno decorato con i loro murales gli esterni e gli interni (comprese le 67 stanze). L’albergo lascia a bocca aperta anche per le soluzioni tecnologiche, raggiungendo livelli di comfort e servizi di primissimo livello. Questa attenzione ai particolari si avverte comunque in qualsiasi espressione di Maisel & Friends, fino all’impostazione 2.0 degli uffici. Nella sua complessità il progetto è davvero impressionante – c’è anche una torrefazione con il marchio autonomo Crazy Sheep, una distilleria, una sala conferenze, un beershop, una sala degustazioni, ambienti per eventi e uno studio televisivo – e merita una visita, da concludere magari con un soggiorno presso l’hotel del birrificio.

Erlangen e la sua festa della birra

Da Bayreuth ci siamo spostati a Erlangen, città universitaria situata a un quarto d’ora di treno da Norimberga. Dopo il check-in presso l’hotel Luise, ci siamo diretti verso la sua attrazione principale: il Bergkirchweih, la celebre festa della birra che si tiene ogni sotto la collina del castello, dove sono presenti le grotte naturali usate in passato per fermentare e maturare la birra. La festa ha una lunga tradizione ed è persino più antica dell’Oktoberfest, ma gode di un’atmosfera molto meno caotica. Benché conti ogni anno circa un milione di visitatori, rimane sempre molto vivibile e divertente, anche grazie al contesto naturalistico in cui si svolge. Non mancano le classiche attrazioni da luna park delle feste popolari tedesche – giostre, ruota panoramica, ecc. – e le Keller situate a ridosso delle grotte sono decisamente affascinanti. C’è musica dal vivo, dj set e decine di stand gastronomici. Insomma, una festa della birra in tutto e per tutto, alla quale bisognerebbe partecipare almeno una volta nella vita.

I birrifici presenti al Bergkirchweih sono diversi. Molti marchi appartengono ai grandi birrifici di Norimberga e dintorni (Tucher su tutti), ma è possibile anche assaggiare birre interessanti, aspetto non trascurabile e scontato in contesti del genere. Così abbiamo trovato molto gradevoli i prodotti dei birrifici Steinbach (sito web) ed Entla’s Keller (sito web), entrambi di Erlangen. Il primo ha un’impostazione classica; il secondo, il cui impianto è situato proprio all’interno delle grotte naturali, un approccio più moderno. Inutile specificare che, a parte casi eccezionali, al Bergkirchweih si va avanti a suon di Maß, il classico boccale di ceramica da un litro, che viene venduto al prezzo di 12 euro e mezzo.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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