Come ormai saprete, lunedì comincerà l’ottava edizione della Settimana della Birra Artigianale. Sin dalle sue prime incarnazioni, la grande celebrazione nazionale della nostra bevanda è stata sfruttata da tanti birrifici italiani per lanciare nuove birre. Il fenomeno è cresciuto a tal punto che qualche anno fa ebbi l’idea di riunire le più interessanti creazioni inedite in un singolo evento, battezzato Ballo delle Debuttanti, e che quest’anno andrà in scena da Eataly Roma all’interno della Festa delle Birre Artigianali. La consueta panoramica sulle nuove creazioni dei nostri birrifici oggi si concentra quindi sulle 17 (esatto, diciassette!) debuttanti che si presenteranno al pubblico a partire da domani, venerdì 9 marzo.
Ecco dunque le birre inedite che potrete assaggiare in questo imperdibile appuntamento, elencate in rigoroso ordine alfabetico.
AncestrAle – Alta Quota
Il birrificio della provincia di Rieti partecipa per la prima volta al Ballo delle Debuttanti con l’AncestrAle (4,7%), una birra “amica del clima” perché prodotta con il pane “vecchio” del forno di Eataly, come al tempo dei Sumeri. I malti sono protagonisti al naso e al retrolfatto, con toni di cereali, miele, caramello, crosta di pane, fiori e frutta matura. Dolce e morbida al palato, con un corpo esile e una buona secchezza. La creazione di Alta Quota è stata realizzata in collaborazione con Eataly e Slow Food e rientra nel progetto Menu for change.
Avevodettobasta – La Fucina
Il birrificio molisano La Fucina torna al Ballo delle Debuttanti con l’Avevodettobasta (4,5%), un’alta fermentazione brassata con aggiunta di Brettanomyces bruxellensis che subisce una maturazione in botte. In questa fase vengono aggiunte percoche, varietà di pesce a polpa gialla e bianca tipica di alcune regioni del Meridione. La birra è delicatamente acida al gusto ed estremamente fruttata: una debuttante decisamente fuori dagli schemi.
Casanova in viaggio in Baviera – Birrone
Ospite fisso del Ballo delle Debuttanti è il birrificio Birrone, che torna con una birra il cui nome è tutto un programma: Casanova in viaggio in Baviera (5,8%). Ma la spiegazione è più facile di quanto si creda: è una Schwarz, scura a bassa fermentazione di stampo tedesco, in cui i classici toni torrefatti sono esaltati da un’infusione di caffè Casanova della torrefazione artigianale Qaua di Vicenza.
Coton – Foglie d’Erba
Aspettate un attimo: Foglie d’Erba era presente al Ballo delle Debuttanti dello scorso anno con la stessa identica birra! In realtà solo il nome è lo stesso, perché questa Coton (5,5%) è una Saison leggera, secca e molto facile da bere. È prodotta con una piccolissima aggiunta di zafferano iraniano di primissima qualità, che ne accresce la profondità aromatica.
D.J.C. Pils – Birrificio del Doge
Il Birrificio del Doge è da sempre molto fedele ai dettami della bassa fermentazione e tale propensione è confermata dalla D.J.C. Pils (4,8%), acronimo di Doge Judge Certification Pils. È una birra dal color biondo fieno, perlage fino con schiuma densa e persistente. L’aroma floreale dei luppoli nobili tedeschi è accompagnato al gusto da leggere note maltate e mielate. Se amate lo stile delle Pilsner, sapete dove dirigervi.
Dark Crown – Manerba
La Dark Crown (7%) del Birrificio Manerba è una birra di struttura complessa, in cui protagonisti sono il malto e il lievito. Il primo si esprime con note tostate e di caramello, ma anche con suggestioni di caffè e liquirizia. Il secondo regala aromi fruttati perfettamente armonizzati col resto. Una Strong Ale di colore scuro, perfetta per la stagione in corso.
Don – Birra Perugia
Birra Perugia definisce la sua Don (5%) una Teutonic Pale Ale, riassumendo in questa espressione la doppia anima della sua creatura, che incarna una concezione moderna di birra rifiutando nel frattempo qualsiasi adesione alle mode. È decisa e molto fresca grazie all’utilizzo di luppoli tedeschi di nuova generazione, mentre gli aromi si muovono tra prorompenti note erbacee e controbilanciamenti fruttati.
Dunkel Weiss – Turbacci
Il birrificio di Mentana Turbacci partecipa per la prima volta la Ballo delle Debuttanti con la sua inedita Dunkel Weiss (5%), evoluzione della Weiss della casa. È quindi una birra di frumento di stampo tedesco, ma di colore ambrato scuro. Si distingue per un dirompente profumo di banana, con sfumature di chiodi di garofano e pera. Dal corpo deciso, al gusto ritorna intensa la banana, accompagnata da note di caramello e di nocciola.
Eterea – Birra dell’Eremo
Nuova apparizione di Birra dell’Eremo al Ballo delle Debuttanti, al quale quest’anno iscrive la sua nuovissima Eterea (5,2%). È una bassa fermentazione molto particolare, perché prodotta con tè nero Earl Grey Blue Flower. Al naso si staglia netto il bouquet di fiori (fiordaliso) con sfumature di bergamotto. In bocca attacca con un leggero cereale, quindi emerge la nota di tè che le dona una lunga secchezza erbacea.
Jesöø – Jungle Juice
Tanti i birrifici capitolini al Ballo dell Debuttanti 2018, come il giovanissimo Jungle Juice che si presenta con la sua Jesöø (6,7%). È un’India Pale Ale decisamente strutturata, con una base prevalente di malti chiari, mouthfeel morbido e un variegato impiego di luppoli in cottura e dry hopping (Simcoe, Denali, Chinook, Summit). È stata creata in collaborazione con il locale Twenty di Roma.
Kriek – Svevo
Dopo le percoche è il momento delle ciliege, frutto che caratterizza la ricetta e l’aroma dell’inedita Kriek (4,8%) del birrificio pugliese Svevo. L’ingrediente speciale è aggiunto in maturazione (20 kg di ciliege ogni 100 litri di birra), e lasciato in macerazione per 3 mesi. Il gusto è dominato dalla nette sfumature di frutta e da note acidule di tipo lattico, con un fresca punta di acetico in lontananza.
Mandrakata – Eternal City Brewing
Strizza decisamente l’occhio alla cultura brassicola tedesca la Mandrakata (6%) del romano Eternal City Brewing, che si ispira allo stile delle Weizen. Ne interpreta però il modello classico in chiave moderna, grazie alla luppolatura con varietà Sorachi Ace che aggiunge toni di pesca e cocco alle consuete note di banana matura e chiodi di garofano. Un modo interessante di ridefinire uno stile senza stravolgerlo.
Moka Ink – Rebel’s
Restiamo a Roma con la debuttante del birrificio Rebel’s, battezzata Moka Ink (6%). L’idea alla base della ricetta è di creare una birra scura morbida, dove le note di cacao conferite dai malti speciali si fondono con gli aromi unici del caffè, impiegato in infusione a freddo prima del confezionamento. Il generoso uso di avena le dona un corpo pieno e avvolgente che contribuisce a esaltarne le caratteristiche.
Personal Jesus – Eastside
Eastside, in collaborazione con il Birrificio Italiano, fa debuttare la sua interpretazione dello stile American Wheat Wine, tipico Barley Wine di frumento di stampo americano. La Personal Jesus è stata prodotta con il 58% di malto di frumento e luppolata con varietà Chinook, Lemondrop e Centennial. Molto interessante da verificare sul campo, anche per apprezzare la capacità di nascondere il suo elevato contenuto alcolico (10%).
Pokoto Pokoto – Losa
New entry al Ballo delle Debuttanti anche per il birrificio Losa, che porta una classica Blanche di stampo belga prodotta con una percentuale di frumento non maltato e aromatizzata con coriandolo e scorze di arancia amara e dolce. Profumata e speziata, è facile da bere ed estremamente dissetante. Il nome, Pokoto Pokoto (5,5%) non suonerà inedito a tutti gli amanti dei film polizieschi cult prodotti tra gli anni ’70 e ’80.
T.S.O. Horizon e Alloro – La Casa di Cura
Da sempre il birrificio abruzzese La Casa di Cura ha in gamma la T.S.O. (7%), una IPA monospezia e monoluppolo che cambia spesso ricetta, variando i suoi due ingredienti principali. Al Ballo delle Debuttanti di quest’anno sarà presente con un’incarnazione della T.S.O. realizzata con luppolo americano Horizon e aromatizzata con le foglie di una pianta tipicamente mediterranea, il Laurus Nobilis (alloro).
Winter Night – Dieci Nove
Diciassettesima e ultima debuttante di quest’anno è la Winter Night (6,7%) del birrificio umbro Dieci Nove. Si tratta di una tipica Stout che però è realizzata con l’aggiunta di fave di cacao e foglie di tabacco. Le prime conferiscono un tocco di cioccolato misto a una leggera acidità, le seconde (qualità Virginia biologico umbro) un leggero sentore torbato e affumicato.
E ora, dopo questa lunga presentazione, non resta che assaggiare tutte (se ce la fate!) le 17 debuttanti. Il mio consiglio è di farlo già domani (si comincia alle 18,00) per assicurarvi di non perderne neppure una, ma comunque le birre saranno disponibili per tutto il weekend del festival di Eataly, salvo fine fusti. Ci vediamo lì.
Ne ho assaggiate alcune, menzione d’onore per la Mandrakata e soprattutto per la Moka Ink. Veramente una tornata di alto livello.
Grazie Enrico, concordo su quelle birre come due tra le migliori della rassegna