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A Bruxelles ha aperto il Belgian Beer World: la nostra visita al nuovo museo della birra

Lo scorso sabato 9 settembre è stato un giorno storico per la città di Bruxelles: nell’edificio della ex Borsa, infatti, è stato inaugurato il Belgian Beer World, un luogo interattivo dedicato alla cultura brassicola belga che, in maniera molto riduttiva, potremmo definire un museo virtuale. L’edificio della Bourse, che lo ospita, è un palazzo molto eclettico in stile neoclassico, costruito fra il 1868 e il 1873 dall’architetto Leon-Pierre Susy. È decorato con numerose sculture realizzate da diversi artisti, fra cui Auguste Rodin. La struttura sorge a pochi metri dal sito in cui si trovava la tomba di Jan Primus, il Duca del Brabante con cui spesso è identificato Gambrinus, il re delle Fiandre che, secondo la leggenda, avrebbe inventato la birra. C’è dunque una divertente coincidenza nella nuova destinazione d’uso del palazzo del Belgian Beer World, che negli scorsi giorni ho avuto il piacere di visitare per conto di Cronache di Birra, grazie a uno stupendo viaggio stampa organizzato dall’Ente del Turismo delle Fiandre.

I lavori di ristrutturazione della Borsa di Bruxelles sono partiti nel 2019, ma poiché l’edificio è un monumento Unesco, hanno richiesto più tempo del previsto. Oltre al Belgian Beer World (situato al secondo piano), i 12.000 metri quadri della struttura ospitano anche il museo “Bruxella 1238”, uno sky bar, un ristorante (Madame Cafè), un business center e lo shop del Belgian Beer World. Per chi di voi è familiare con l’edificio della Borsa, in aggiunta all’ingresso classico dalla scalinata che affaccia su Place de la Bourse, è stato aperto un ingresso sul versante della Grand Place. L’idea è di trasformare la Bourse in un luogo di passaggio e di ritrovo.

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Il Belgian Beer World ha aperto con l’intento di diventare una grande attrazione turistica da 400.000 visitatori all’anno. Il progetto è stato fortemente voluto da Sven Gatz, attuale Ministro della Regione di Bruxelles-Capitale per Finanze, Budget, Servizi Civili e Multilinguismo. Come mi aveva spiegato in un’intervista rilasciata per il mio libro su Bruxelles, il settore della birra (tanto industriale quanto artigianale) ha creduto fortemente in questo progetto investendo più di 5 milioni di euro. Gli altri fondi sono arrivati dalla Regione di Bruxelles-Capitale, dal comune di Bruxelles, dal Governo Federale e dall’Unione Europea.

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Più che un museo si tratta di un grande centro visitatori, dinamico ed interattivo, dedicato alla birra belga sul modello della Guinness Storehouse di Dublino e della Heineken Experience di Amsterdam. I visitatori hanno infatti la possibilità di scoprire la cultura della birra del Belgio al loro ritmo e seguendo i loro gusti e interessi. Parte della scenografia è stata commissionata a giovani artisti locali della Brussels Royal Academy of Fine Arts.

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Il tour dura all’incirca un’ora e mezza e include una parte storica, una parte dedicata agli ingredienti e una alla produzione della birra. Il visitatore viene spinto a cimentarsi in vere e proprie esperienze sensoriali e nella scelta degli ingredienti per produrre una birra. I pannelli informativi sono in inglese, francese e neerlandese ma a breve sarà attivata un’app in altre 10 lingue (fra le quali l’italiano). Il target, più che dagli esperti del settore, è rappresentato da nuovi appassionati di birra o da turisti che vogliono saperne di più della bevanda principe del Belgio. Il tour si conclude nel bellissimo Sky Bar, un rooftop dove è possibile ammirare i tetti del centro storico di Bruxelles dall’alto e farsi un’idea di come era strutturata la vecchia Bruxelles medioevale.

Il Belgian Beer World è aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 18,00. Incluso nel ticket d’ingresso (17 euro, con riduzioni per studenti e over 60) vi è una birra. Nella parte conclusiva del percorso che vi porta allo Sky Bar è presente uno strumento in grado di suggerire una lista di birre che potrebbero piacere al visitatore, elaborata sulla base delle domande poste in precedenza. Il mio consiglio invece è di analizzare attentamente il menu (sia delle birre on tap che in bottiglia) dove potrete scovare prodotti interessanti, e non facilmente reperibili, come una St. Feuillen Blonde alla spina o una Chimay Grande Reserve Barrique in bottiglia. Lo Sky Bar apre per le normali consumazioni alle 19,00, quando chiude il museo.

Il Belgian Beer World è l’attrazione che mancava a Bruxelles, la capitale della birra. Completa in maniera dinamica e interattiva un’offerta che, dal punto di vista di musei dedicati alla birra, conta già strutture piccole ma molto valide quali il Belgian Brewers Museum della Grand Place, il Musée Schaerbeekois de la Bière a Scharbeek e il Musée Bruxellois de la Gueuze di Cantillon. Tuttavia mancava di un luogo rivolto al grande pubblico, una lacuna che ora è stata ampiamente colmata.

Niccolo' Querci
Niccolo' Querci
Bergamasco di nascita. Vive a Bruxelles dal 2011 dove si occupa di fondi europei. Ha ottenuto la qualifica di Beer Sommelier presso la Beer Academy di Londra, ha scritto una guida birraria su Bruxelles ed è membro della British Guild of Beer Writers. Ama girovagare per il Belgio e per l'Europa per scoprire nuovi birrifici e nuove birre. Ha una predilezione per le Saison e una venerazione per la birra trappista Orval.

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