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Non solo Brussels Beer Challenge: ecco dove bere ad Anversa

Quest’anno il Brussels Beer Challenge si è tenuto ad Anversa e questo mi ha permesso di approfondire le mie conoscenze sulla città fiamminga. In passato infatti avevo avuto modo di visitarla in due diverse circostanze, ma sempre frettolosamente: la prima volta nel 2004 esclusivamente per passare il pomeriggio al Kulminator; la seconda qualche mese fa e per non più di mezza giornata, in occasione di un viaggio organizzato dall’Ente del Turismo delle Fiandre. Ora invece sono tornato a casa soddisfatto della visita, complice anche il programma ben ideato dall’organizzazione del concorso, che ci ha permesso di visitare diversi luoghi cittadini. Approfitto allora dell’esperienza per una mini-guida sull’Anversa birraria, consapevole che è una meta interessante per chiunque voglia pianificare un viaggio nelle Fiandre.

Nonostante sia la seconda città del Belgio per popolazione, la parte più interessante di Anversa si concentra intorno al centro, aspetto che consente di visitarla agevolmente anche a piedi (se vi piace camminare, s’intende). Il vostro punto di partenza sarà probabilmente la splendida stazione centrale, un edificio impressionante capace di unire architettura retro con modernità ed efficienza. È di gran lunga la più bella stazione ferroviaria che io abbia mai visto e un ottimo biglietto da visita per la città.

Dalla stazione si raggiunge rapidamente la Meir, cioè il corso dello shopping, per poi arrivare in pochi minuti nella parte più vecchia di Anversa, dominata dalla meravigliosa Cattedrale di Nostra Signora (alcuni dipinti di Rubens all’interno). Alle sue spalle si apre la Grote Markt, con il municipio, le pittoresche case delle Corporazioni e la fontana di Silvius Brabo. Giunti a questo punto la sete si farà sentire, ma per fortuna sarete non lontani ad alcuni locali interessanti.

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‘t Antwaerps Bierhuyske

Situata a due passi dalla cattedrale (Hoogstraat 14) questa piccola birreria è stata una delle scoperte migliori del nostro viaggio. Gli spazi sono angusti ma si respira un’ottima atmosfera, soprattutto se avrete l’occasione di sedervi al bancone. Lo slogan dell’Antwaerps Bierhuyske recita “300 birre, 300 storie”, ma sappiamo bene che in Belgio quantità non significa automaticamente qualità. Qui per fortuna le cose sono impostate nel giusto modo e la selezione appare come un valido compromesso tra tradizione e innovazione. Quando vi abbiamo fatto visita alla spina erano presenti De La Senne (Taras Boulba), De Struise (Pannepot), Dochter van de Korenaar, La Chouffe (Chouffe Houblon), oltre a un bag box di Timmermans Oude Kriek. Anche l’offerta in bottiglia segue gli stessi criteri: oltre a produttori abbastanza diffusi in Belgio, erano disponibili anche De Dolle, De Molen, Brewdog e via dicendo. Assolutamente da non mancare dopo un giro nella parte più turistica di Anversa.

Foto: Albert Moreels
Foto: Albert Moreels

De Groote Witte Arend

Più vicino a Groenplaats ha sede lo storico De Groote Witte Arend (Reyndersstraat 18). A livello birrario è meno interessante del precedente indirizzo, ma ha il pregio di sorgere all’interno di un ex convento del XVII secolo, potendo avvalersi di uno splendido chiostro interno. Più che una birreria può essere considerato un ristorante, con un menu che propone diversi piatti alla birra (vi ho mangiato una discreta Carbonade). La lista delle spine è abbastanza trascurabile, mentre qualcosa di più interessante è presente in bottiglia (trappiste, Lambic, De Dolle, Rodenbach, ecc.). Una sosta non imperdibile, ma che può starci se volete passare del tempo in tranquillità in un ambiente pittoresco senza allontanarvi dal centro. Magari mettendo anche qualcosa sotto i denti.

oud arsenaal

Oud Arsenaal

Allontanandosi un po’ e superando la Casa di Rubens ci si imbatte in questa birreria vecchio stampo. L’Oud Arsenaal (Maria Pijpelincxstraat 4) è un’altra delle destinazioni meritevoli di una visita ad Anversa, grazie a un’atmosfera peculiare e alla selezione di birre, non sterminata ma piuttosto intelligente. Gli ambienti sono dominati dal legno e da un’infinità di memorabilia, gli spazi non molti ampi anche considerando lo spazio esterno. Il gestore è di quelli che sembrano scorbutici all’inizio, ma molto cordiali dopo il primo impatto. Insieme ad Alessandra e a Guillermo abbiamo bevuta una Reuss di Kerkom, blend tra Lambic e una versione speciale di Bink Blond. Per la sua posizione, anche l’Oud Arsenaal può essere una tappa strategica durante un giro turistico di Anversa.

kulminator

Kulminator

Il locale da non perdere per tutti gli appassionati di birra artigianale è però il Kulminator, situato in posizione meno centrale (Vleminckveld 32) ma facilmente raggiungibile anche a piedi (20 minuti dalla stazione). È considerato una delle birrerie più importanti al mondo per la sua sconfinata cantina, nella quale riposano bottiglie di diverse annate, alcune precedenti alla data di nascita di molti di voi. In poche parole è una mecca per ogni amante del vintage, grazie a una lista che vanta più di 500 etichette diverse – ma l’impressione è che quelle effettivamente disponibili siano molte di più.

Con un portafoglio sufficientemente corazzato potrete sbizzarrirvi in inenarrabili verticali di trappiste, oppure bere un Lambic fuori produzione e con “appena” qualche decennio sulle spalle. Tuttavia non è necessario accendere un mutuo per andare al Kuminator: una Oerbier di De Dolle del 1987 (non è un refuso) va via a circa 9 euro (non è refuso neanche questo). L’atmosfera simpaticamente incasinata – ci sono scatole e bottiglie ovunque – regala quella marcia in più a questo locale. Ora capite perché più di dieci anni fa mi recai ad Anversa solo per il Kulminator.

© Farmboy / Jan Opdekamp
© Farmboy / Jan Opdekamp

De Koninck

Quella qui presente non è una selezione esauriente e mi sono volontariamente concentrato sulle zone centrali di Anversa. Per cambiare tipologia di destinazione segnalo allora il museo di De Koninck (Mechelsesteenweg 291), non tanto perché la birra è un’istituzione in città – sebbene a me non piaccia – ma perché il nuovo centro visitatori è una delle migliori installazioni didattiche sulla birra che io abbia mai visitato. Ve ne aveva parlato il nostro Jacopo Mazzeo in un recente report sulla Belgian Beer Battle e io non posso che confermare le sue impressioni: se avete del tempo residuo da investire ad Anversa, può rivelarsi un’ottima soluzione. Nella tap room potrete bere le birre della casa, tra cui alcune one shot che De Koninck produce da qualche tempo, sebbene sia un marchio ormai sotto il controllo del colosso Duvel-Moortgat. Interessanti sono l’Imperial Red e la Wild Joe (con brett), nonostante rivelino un certa anima “costruita a tavolino”.

La mia mini-guida termina qui. Avete altre destinazioni da aggiungere oltre a quelle citate?

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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